- Zio Paperone e lo spettro dell'Agonia Bianca
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Zio Paperone e lo spettro dell’Agonia Bianca è una storia di Marco Nucci e Giorgio Cavazzano, pubblicata sul numero 3492 di Topolino nell'ottobre 2022. È la terza storia della serie Lord Hatequack Presenta: L'ora del terrore
Trama[]
Con le consuete formule «… una nuova storia! Forse accaduta davvero, forse inventata… Ma di certo spaventosa!» e «La mezzanotte è scoccata… Benvenuti all'ora del terrore!», Lord Mortimer Hatequack introduce un’altra vicenda paurosa, recuperando il protagonista della storia pilota della serie, Zio Paperone.

A tutti è noto il passato nel Klondike dello zione e la sua ammirazione per Doretta Doremì ma -dice Hatequack- in quei luoghi desolati Paperone conobbe anche la paura.
Il giovane Paperone si insedia al Fosso o Valle dell'Agonia Bianca, in una capanna di tronchi da lui costruita, e comincia a raccogliere pepite, picconando tutto il giorno e conducendo un'esistenza da eremita. Porta regolarmente il suo oro alla banca di Dawson e lì vede spesso Doretta, che ricambia gli sguardi del rustico pioniere.

Una sera un uomo con un somarello si avvicina alla capanna, chiedendo un piatto di zuppa; si chiama Waits ed è affamato. Paperone, poco a suo agio con l'ospitalità, non vede l'ora che lo sconosciuto se ne vada, ma questi si trattiene a lungo e racconta per giunta dello spettro che abita il bosco vicino: è il fantasma dell'esploratore Will Toccotetro, che si sente padrone del bosco e perseguita chi vi si avventura di notte. Le persone sfiorate dal tocco del fantasma perdono infatti immediatamente i loro beni preziosi. Paperone ride di questa superstizione e continua imperterrito la sua vita da minatore.

In una delle sue sortite alla banca, rivolge la parola a Doretta e le propone per il sabato successivo una passeggiata sul crinale da cui si vede uno splendido panorama; seppure stupita, la dama accetta. Quella notte stessa infuria nel Fosso dell'Agonia Bianca un terribile acquazzone e un fulmine sfonda il tetto della capanna. Paperone deve andare a cercare della legna per ripararlo e si addentra nel bosco, non senza una qualche inquietudine per il racconto di Waits. Sente strani rumori che progressivamente si fanno più forti e cupi e all'improvviso compare un'ombra terrificante, dagli occhi gialli e dalle mani ad artiglio.

Paperone fugge più veloce che può ma, proprio al limitare della foresta, quello spaventoso essere lo sfiora.
Il pioniere torna preoccupato alla capanna e si rincuora nel vedere tutto l' oro ancora al suo posto. Il giorno dopo si reca a Dawson e anche alla banca nulla sembra mancare, ma Paperone non è sollevato: un presentimento, per quanto indefinito, non lo abbandona. Arriva il giorno dell'appuntamento con Doretta e Paperone, ripulito e felice, passa a prenderla al saloon, ma la donna non c'è: è partita -spiega il cameriere- per un tour musicale nel sud in tutta fretta la sera stessa dell'invito di Paperone, la sera del temporale...
Paperone torna avvilito e triste alla capanna e cancella dal calendario il nome di Doretta. Dunque non l'oro, ma la bella cantante doveva essere la fortuna dello zione ed è sparita dopo il malefico tocco del fantasma. Ancora incredulo, Paperone si rassegna, ma porterà sempre con sé la foto della Stella del Polo.
Di certo – conclude Hatequack- non fu lo spettro a separare i due, ma il vecchio cilindro ripensa spesso a quell'evento, «… quando scende la sera e l'ora del terrore si avvicina!» E nell'ultima vignetta il terribile spettro di Toccotetro aleggia sul deposito, mentre dalla finestrella Paperone ricorda i giorni passati.
Analisi e riferimenti[]
Riprendendo un tema già presente nell'episodio pilota Zio Paperone e la maledizione delle maledizioni, la storia immagina lo scettico papero che si confronta con una manifestazione del surreale e, suo malgrado, deve attribuirgli credibilità. Ma non è solo il rapporto di Paperone con l'irrazionale ad essere narrato: il passato nel Klondike e, soprattutto, la sua altalenante vicenda con Doretta propongono un nuovo capitolo della vita da pioniere dello zione, vita che sembra infinita per i tanti episodi di cui progressivamente si arricchisce. Che sia vero o inventato, come dice Hatequack, l'incontro con Toccoterro, le sue conseguenze sono dolorose e Paperone vede svanire un appuntamento che avrebbe potuto cambiare la sua esistenza. Avrebbe...

Per quanto riguarda i disegni, la sequenza dello spettro che insegue Paperone è impressionante, antitetica alla solare e radiosa Doretta nel pieno del suo fascino. Da notare un particolare che potrebbe passare inosservato: Paperone non porta stivali o scarpe, ma le pezze da piedi con cui quasi sempre lo rappresenta Don Rosa nelle storie dello Yukon.
Pubblicazioni italiane[]
- Topolino 3492 (2022)
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