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  • Zio Paperone e le monete di Creso
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Zio Paperone e le monete di Creso è una storia di Carlo Panaro e Roberta Migheli, pubblicata sul numero 2924 di Topolino.

Trama[]

Paperone è casa di Pico poichè il professore ha trovato su un cartiglio l'ubicazione di un antico tesoro di monete d'oro appartenuto al famoso e ricco re della Lidia (moderna Anatolia), Creso. Pico ha scoperto che durante il viaggio di ritorno dalla vicina Frigia con pochi uomini, Creso rischiò di trovarsi in balia di briganti e, per paura di perdere il denaro che portava con sé, lo nascose nella foresta vicino piazzando anche una trappola. Creso non ritornò più a prendere le monete che quindi devono essere ancora lì e Pico chiede l'aiuto di Paperone per scovarle lasciando a lui il tesoro ed allo studioso l'onore della scoperta. La loro conversazione viene udita dai Bassotti appostati e Nonno Bassotto escogita un piano.

Il giorno dopo, Paperone e Pico sono in Anatolia con Paperino alla guida della loro jeep. Lo zaino con le cibarie cade in uno stretto crepaccio, ma Pico trova delle bacche che sembrano commestibili. Dopodiché devono attraversare un fiume e costruiscono così una zattera su cui caricare anche la jeep. Una forte corrente improvvisa sembra trascinarli via, ma per fortuna una roccia li fa deviare verso la riva. Scesa la notte, si accampano ignari di essere pedinati dai Bassotti che hanno piazzato un segnalatore sulla jeep. I paperi arrivano così al luogo indicato dal cartiglio e Paperino fa sbattere la jeep contro un albero facendo arrabbiare lo zio che controlla lo stato della macchina mentre Pico ha un mancamento. Ripresi, Paperone trova una piramide di pietra e lì vicino una buca sul cui fondo c'è il tesoro. La buca però è piena di spade conficcate che impediscono il passaggio. Ragionando, Paperone capisce che Creso doveva avere un'entrata segreta e la trova nella piramide di pietra che Paperino percorre raggiungendo la cassa con le monete.

A questo punto appaiono i Bassotti con il Nonno che spiega che è stato comodo far trovare il tesoro ai paperi. Ma qualcun altro ne reclama la proprietà: Pico che in realtà è Amelia sotto mentite spoglie. E' la strega infatti che ha trovato il cartiglio e pianifica di usare le monete di Creso al posto della Numero Uno. Purtroppo le piante selvatiche di aglio della zona le impedivano di prendersele da sole e così ha deciso di sfruttare Paperone. Amelia ed i Bassotti cominciano a lottare per il tesoro, ma i due paperi ne approfittano per far cadere loro addosso la piramide di pietra. Paperone infatti stava già pianificando come sistemarli dopo aver capito di essere seguito dai Bassotti (quando ha trovato il segnalatore mentre controllava la jeep dopo l'incidente) e che Pico era Amelia (da diversi indizi come il definire "strani uccelletti" quelli che mangiavano bacche, la zattera che ha urtato per magia contro l'unica roccia che poteva salvarli ed il mancamento di "Pico" vicino a delle piantine d'aglio).

Il giorno dopo, al Deposito, Paperone fa controllare le monete al vero Pico che conferma il loro valore. Anche Paperino vorrebbe una ricompensa, ma invece di una moneta d'oro Paperone gli dà solo un dollaro per via del danno alla jeep.

Curiosità[]

Cresopap

Il Creso rappresentato in questa storia è una sorta di Paperone ante litteram che, seduto nella portantina tra le sue "amatissime monetucce", le coccola e le fa risuonare beato.


Pubblicazioni italiane[]

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