- Zio Paperone e le meraviglie di Zobeide
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Zio Paperone e le meraviglie di Zobeide è una storia di Pietro Zemelo e Alessia Martusciello, pubblicata nel numero 3117 di Topolino.
Trama[]
Qui, Quo e Qua vedono Zio Paperone parlare con un una persona, il professor Emilione che guiderà una spedizione (a cui il papero non prenderà parte stavolta) verso Zobeide, una misteriosa città cinese visitata e dimenticata da Marco Polo. Il professore ne ha scoperto l'esistenza da una pagina mancante de "Il Milione" e già immagina il guadagno poichè la città viene descritta piena di ricchezze. Ma qualche tempo la spedizione è sparita nel nulla e Paperone si lamenta con Battista e Paperino. Decide quindi di partire di persona costringendo il nipote a seguirlo mentre invece ritiene che per i nipotini sia troppo pericoloso. Qui, Quo e Qua però non sono daccordo e salgono di nascosto sull'elicottero uscendo allo scoperto solo una volta scesi sulle montagne cinesi.
I paperi girano inutilmente un mezzo a rocce e sabbia in cerca di tracce della spedizione senza successo. Giunta la sera si accompano desiderando di riuscire a trovare Zobeide. L'indomani, Qui, Quo e Qua scoprono una fessura tra le rocce che non avevano notato e, percorrendola, i paperi arrivano finalmente a Zobeide. Sono molto sorpresi di trovare abitanti e culture tutte diverse con uno strano miscuglio di oggetti antichi e moderni. Cercano informazioni per raggiungere il centro della città, ma nessuno ne sa niente e tutti sembrano in preda a delle amnesie. Paperone ritrova un uomo della sua spedizione, ma questi non ricorda niente. Trova anche il professor Emilione in una casa nelle stesse condizioni. E, cosa più assurda, da una caffettiera esce un genio che dice di chiamarsi Eugenio e di aver perso la sua lampada.
Eugenio porta i paperi a fare un giro su un tappeto volante spiegando che Zobeide è coperta da nuvole speciali che lasciano passare solo la luce del sole proteggendola da sguardi indiscreti. Ma la caratteristica principale della città è che ogni desiderio espresso viene esaudito; però non è lui a farlo e non capisce da dove ha origine tutto. Paperone sperimenta subito la cosa desiderando lingotti d'oro che li fanno precipitare al suolo. Subito dopo comincia a comportarsi in maniera aggressiva non riconoscendo più i nipoti ed attccandoli scambiandoli per ladri. In fuga da Paperone, Eugenio spiega che il prezzo di tanti desideri è la perdita dei ricordi e Paperino vede che anche i nipotini stanno cominciando a subire gli effetti non avendo saputo resistere. Paperino ricorda che tutti sembrano aver dimenticato il centro della città e, immaginando che le cose siano collegate, Eugenio consiglia di esprimere contemporaneamente il desiderio di andarci.
Il piano funziona ed i 4 si ritrovano in una stanza dove Eugenio ritrova la sua lampada ed anche i suoi ricordi. Racconta che, tempo fa, il suo ultimo padrone (che era molto altruista) usò un desiderio per creare la città di Zobeide sperando che le persone sarebbero state felici. Ma dovette constatare che i desideri rendevano solo le persone più avide. Così, mentre era fuori dalla città, desiderò che il mondo si scordasse di Zobeide e della lampada. Sia lui che Eugenio finirono vittima del desiderio. Così chi scopriva Zobeide se ne dimenticava appena uscito. Eugenio spiega che la lampada gli serve per limitare i desideri e gli effetti collaterali. Restituisce così i ricordi a tutti i cittadini tra cui Emilione e Paperone che si scusa coi nipoti. A Paperone sta bene dimenticarsi della città non volendo ottenere ricchezze senza fatica e preferendo la famiglia. Insieme al gruppo della spedizione, salutano Eugenio per poi ripercorrere il passaggio. Ma sia Qui, Quo e Qua che i loro zii (all'insaputa di Emiliano e degli altri uomini) hanno desiderato, prima di uscire, di non dimenticarsi della loro avventura e si guardano indietro ripensando alla città delle meraviglie con aria sognante.
Pubblicazioni italiane[]
- Topolino 3117 (2015)
- Disney Big 153 (2020)