- Zio Paperone e la redazione pullulante
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Zio Paperone e la redazione pullulante è una storia di Alberto Savini e Nicola Tosolini, pubblicata per la prima volta sul numero 2775 di Topolino.
Trama[]
Al Papersera, Paperino e Paperoga si aspettano i festeggiamenti di Zio Paperone che è riuscito finalmente a trovare un inserzionista a cui vendere pagine pubblicitarie per milioni. Ma c'è un problema; l'inserzionista (un europeo di nome Palanken) è a Paperopoli ed insiste per venire alla sede del Papersera per visitare la redazione. E la "redazione" sono solo Paperino e Paperoga, cosa che potrebbe deluderlo. Si decide che Paperino e Paperoga dovranno travestirsi più volte fingendo la presenza di altri collaboratori. Mentre Paperino viene convinto con la solita lista, Paperoga pensa di farcela studiando gli spettacoli di Arthur Bracchetto. Mandati a prendere vestiti di seconda mano dai magazzini P.d.P., i due si preparano.
Il giorno dopo, Paperino e Paperoga sono vestiti da portieri in attesa e Palanken atterra col suo elicottero sul tetto del Papersera. I due paperi devono così già affrontare il problema di parcheggiare rapidamente l'elicottero per non perdere tempo. Lo guidano a terra e, dopo averlo legato ad un palo in un giardino, si fiondano giusto in tempo alla reception nell'atrio vestendo i panni due centralinisti. Prossima tappa è il seminterrato dove ci sono le rotative (automatizzate) ed indossano i panni di due addetti alla qualità. Si risale poi alla mensa aziendale (dove Paperone spiega che ognuno si porta il pranzo da far scaldare) vestendo i panni di cuoco e cameriere.
Arriva il momento di visitare la redazione. Paperino e Paperoga cominciano a inventarsi le più varie identità degli addetti ai vari campo da trattare (dalla cronaca allo sport) riuscendo ad ingannare con successo Palanken. Questi vuole conoscere il caporedattore e Paperino ne interpreta il ruolo. Palenken però si accorge di aver dimenticato da qualche parte gli occhiali e decide di fare la strada a ritroso rischiando di mandare all'aria il piano dei paperi. Paperino e Paperoga non hanno il tempo di cambiarsi e devono improvvisare per non farsi vedere in faccia e mandare l'inserzionista in altri uffici. Palenken si ricorda finalmente di averli lasciati nel seminterrato. Paperino e Paperoga riescono ad evitare di farsi vedere anche stavolta e vanno a riprendere l'elicottero mentre viene firmato il contratto.
Dopo un battibecco con un vigile, i due riescono a riportare l'elicottero sul tetto giusto in tempo per l'arrivo di Palenken a cui si presentano come i custodi. Palenken si complimenta con Paperone per il suo giornale e, prima di partire, chiede di conoscere il nome del capo-redattore che dovrà contattare per la campagna pubblicitaria. Paperoga fa allora il nome di Paperino. Andato, Zio Paperone è sorpreso che tutto sia andato bene ma Paperino gli ricorda che per un giorno dovrà dargli una paga da caporedattore.
Curiosità[]
- Si tratta di una delle poche storie che mostra in maniera dettagliata com'è strutturata la sede del Papersera (sebbene il riferimento sia limitato alle storie italiane).
- Paperoga fa riferimento ad Arthur Bracchetto, versione papera del trasformista italiano Arturo Brachetti. Il personaggio era apparso in prima persona in precedenza nella storia Paperinik e il fuggiasco del Gran Varietà.
Pubblicazioni italiane[]
- Topolino 2775 (2009)
- Topostorie Disney 14 - Prima Pagina (2015)
- I Classici di Walt Disney (seconda serie) 497 (2018)