- Zio Paperone e la disfida dei dollari
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- "A me piace tuffarmi nel denaro, come un pesce baleno, e scavarci gallerie, come una talpa, e gettarlo in aria e farmelo ricadere sulla testa, come una doccia!"
- ―Paperon de' Paperoni, all'apertura della storia
- "(Il denaro) L'ho accumulato dimostrandomi il più duro dei duri e il più furbo dei furbi! Ed è tutto denaro pulito"
- "Forse tu non lo vuoi capire, Zio Paperone, ma i tuoi bilioni sono una scocciatura! E tu sei solo un povero vecchio! Addio!"
- ―Paperino rivolto a Paperone, sul finale della storia
Zio Paperone e la disfida dei dollari (in originale Only A Poor Old Man, letteralmente Solo un povero vecchio) è una storia a fumetti Disney scritta e disegnata dal maestro dell'Oregon, Carl Barks, pubblicata per la prima volta su Uncle Scrooge n. 1 nel marzo del 1952. In Italia appare sul numero 317 degli Albi d'oro[1] del 4 giugno 1952.
Una delle migliori storie di Barks, se non il suo capolavoro[2], è la prima storia in cui Zio Paperone assume il ruolo di protagonista, fino ad allora presente solo con un ruolo di comprimario. Il fumetto è un grande esempio di come Barks sia consapevole di attribuire agli animali antropomorfi disneyani personalità complesse e passioni del tutto umane[3]. Per questo motivo, al posto di chiamare Paperone come solo un povero vecchio papero, lo definisce un uomo.
La storia sarà la principale fonte di ispirazione di Don Rosa per scrivere la sua Saga di Paperon de' Paperoni, infatti all'interno di questa compaiono diverse immagini che raccontano una parte del passato di Paperone, dalla prima citazione del Klondike alle ricerche di tesori nell'Oceano Pacifico.
Per la sua grande popolarità, è attualmente in quarta posizione nella classifica delle migliori 100 storie Disney secondo il sito INDUCKS. Negli anni precedenti ha occupato più volte le prima posizione.
Trama[]
La storia ha inizio con Paperone che nuota nel denaro del suo deposito, pronunciando la famosa frase "A me piace tuffarmi nel denaro, come un pesce baleno, e scavarci gallerie, come una talpa, e gettarlo in aria e farmelo ricadere sulla testa, come una doccia!". È guardato da suo nipote Paperino e discutono sui fatti positivi di avere così tanti soldi. Il suo racconto però viene continuamente interrotto e i nervi del vecchio papero sembrano cedere: non solo tarme e altri animali potrebbero danneggiare il suo denaro ma, guardando fuori dalla finestra, vede che i Bassotti hanno comprato un terreno accanto al suo. Paperone capisce che intendono costruirci sopra un palazzo in modo tale da drenare segretamente il denaro fuori dal deposito e sviene.
Qui, Quo, Qua, arrivati al deposito, chiedono allo zio Paperone come mai è così attaccato ai suoi soldi, e lui spiega che non sono solo soldi: la sua fortuna è il risultato di una lunga vita di duro lavoro e di astuzia. Ogni moneta è un ricordo di un'avventura.
- "Anche voi amereste il vostro denaro se l'aveste sudato come l'ho sudato io, ragazzi! Pensando un po' più intensamente di altri... Saltando un po' più in fretta!"
- ―Paperone
Dopo essersi calmato, Paperone pensa ad un piano: con l'aiuto dei suoi nipoti, installa uno scivolo che gli consente di svuotare lentamente il deposito. Osservano i camion che usano i Bassotti, che finiscono per scaricare i materiali extra del cantiere in un lago fuori Paperopoli. Paperone compra il lago, poi svuota un po' alla volta il deposito, facendo finire i soldi nei camion dei criminali, per poi essere svuotati nel lago. Quando i Bassotti finiscono l'edificio, iniziano ad attuare il piano della rapina ma, con molta sorpresa, trovano un deposito vuoto.
Tuttavia, Paperone non è tranquillo. Preoccupandosi che il fango sul fondo del lago possa rovinare le banconote, tira fuori un po' di soldi alla volta per metterli dentro barattoli di vetro, prima di essere di nuovo rimessi in acqua. Un trucco imparato dal papero quando esplorava un galeone spagnolo affondato, che aveva ancora i documenti intatti in una bottiglia di vetro.
Ancora con i soldi in fondo all'acqua, Paperone inizia a sentire la mancanza della sua nuotata quotidiana nelle monete. Per rimediare, decide di creare un'isola temporanea di denaro. Ma mentre si concede un "bagnetto", un bassotto lo osserva, per caso, da lontano.
Rendendosi conto che i bassotti hanno scoperto il luogo dei suoi soldi, Paperone chiama immediatamente i suoi nipoti per aiutarlo a proteggere il lago. I Bassotti comprano il terreno a fondo valle, la stessa del lago, facendo intuire che il loro piano è quello di distruggere la diga, facendo sì che l'acqua e il denaro finiscano sopra la loro proprietà. Paperone, Paperino e i nipotini si ritrovano quindi a difendersi dai vari attacchi dei Bassotti alla diga. Prima di tutto usano una lente d'ingrandimento gigante, sospesa da un pallone meteorologico, per focalizzare la luce del sole sulla diga, sperando di bruciarla. Paperino però riesce a distruggere la lente colpendola con un colpo di cannone.
Successivamente infilano una bomba nell'esofago di un salmone e lo mandano a nuotare verso la diga. Fortunatamente Quo stava pescando e riesce ad intercettare il pesce prima che esploda. Paperone consiglia di intercettare tutti gli altri pesci controcorrente e di infilare poi una rete. Il terzo piano dei Bassotti consiste invece nell'uso di cormorani addestrati che trasportano bombe di napalm, ma anche questo piano fallisce. La quarta idea è quella di creare le nuvole, causando un temporale e sperando che un fulmine venga attirato dal metallo del lago, facendola esplodere. Non riuscendo nell'intento, organizzano il quinto e ultimo attacco: un allevamento di super-termiti. Un bassotto inganna Paperone, facendogli credere che siano insetti anti-termiti, ma sfortunatamente iniziano a masticare il legno della diga, facendola cedere e mandando il denaro sul terreno dei bassotti.
Paperone, con la sorpresa di Paperino, decide di ammettere la sconfitta e chiama i Bassotti per congratularsi con loro. Mentre i Bassotti cantano e festeggiano, vedono Paperone mentre osserva nostalgicamente i suoi soldi, confessando che ciò che gli mancherà più di tutto è il fatto di nuotarci dentro. I Bassotti rimangono affascinati da quest'affermazione, soprattutto quando Paperone dimostra un suo tuffo nel denaro. Decidono quindi di provare anche loro, finendo però col battere la testa sulle dure monete e perdendo i sensi. A detta di Paperone, rimarranno incoscienti per mesi, giusto il tempo necessario a recuperare tutto il patrimonio.
Paperone paga lo stipendio dovuto ai suoi nipoti e, mentre se ne vanno, Paperino fa un'osservazione allo zio, dicendo che possedere tutti quei soldi non vale la pena, per tutto il lavoro che serve per salvaguardarlo e difenderlo. Paperone però risponde che:
- "Nessuno che possa fare ogni tanto quel che gli piace è un povero vecchio!"
- ―Paperone
E torna a nuotare allegramente tra i suoi soldi.
Storia[]
Carl Barks è nato nel 1901 nella città di Merrill, una piccola comunità di contadini nell'Oregon del sud. A differenza di altri autori di fumetti nati nello stesso periodo, l'infanzia di Barks fu costellata di riferimenti al vecchio West e all'esperienza diretta delle piccole città rurali del Nord America. Non è quindi un caso che quando iniziò a scrivere una storia d'origine per Paperone (per la prima rivista dedicata al ricco papero), la sua immaginazione lo trasportò alle leggende della sua infanzia, agli uomini che hanno attraversato il paese in cerca di oro, terra e potere.[4]
Nel trasformare Paperone da catalizzatore per le avventure di Paperino e i nipotini a personaggio completamente sviluppato, Barks si rifà alle sue origini e ai valori dei pionieri, dal duro lavoro allo spirito per la realizzazione personale. Nel 1951, quando Carl Barks scrisse e disegnò Zio Paperone e la disfida dei dollari, la storia di come Paperone fece la sua fortuna, la perse e se la riprese (tutto in 32 pagine), stava attraversando uno dei periodi più bui della sua vita adulta.[4]
All'età di 50 anni era di nuovo in bancarotta, avendo investito tutto nel suo divorzio con la moglie di allora, e stava combattendo per avere un posto sicuro alla Western Publishing. Ne la disfida dei dollari, Barks, lavora attraverso i suoi dubbi personali e le sue paure scrivendo una storia sulla come la perseveranza e l'ingenuità di un ragazzo di frontiera autodidatta è tutto ciò che serve per combattere le forze schieratesi contro di lui, all'alba della sua mezza età.[4]
Analisi[]
Zio Paperone e la disfida dei dollari è un ottimo esempio di come Carl Barks sia perfettamente consapevole di attribuire agli animali antropomorfi disneyani personalità complesse e passioni del tutto umane. In una celebre intervista l'autore affermò:
- "[...] Arrivai a definire Paperone come solo un povero vecchio uomo, non lo chiamai solo un vecchio papero. Credo di aver sempre pensato ai paperi come a esseri umani, a uomini nei panni di paperi. I loro problemi erano gli stessi degli uomini"
- ―Carl Barks
Per l'ultimo motivo citato, la storia si può definire una svolta epocale. È il primo autore a spostare l'attenzione principale da Paperino a Zio Paperone, in una storia ambientata a Paperopoli. Per la prima volta, insomma, il vero protagonista di un'avventura a fumetti è Paperon de' Paperoni. Per ora le storie in cui appare lo Zione sono solo esperimenti isolati, suggeriti all'editore della Western Printing, che però ricevono sempre dei feedback positivi ogni qualvolta compaia Paperone. Fino a quel momento però la ricchezza del papero non era mai stata approfondita e i lettori iniziavano a capire che dietro si nascondesse una vita vissuta, piena di avventure e incontri singolari. Barks quindi, mentre si accinge a realizzare Zio Paperone e la disfida dei dollari, si rende conto che Paperone si trova sulla rampa di lancio per diventare il protagonista assoluto di innumerevoli storie.[3]
Personalità[]
Proprio per il motivo che Paperone sarebbe diventato uno dei protagonisti di Paperopoli, trasforma il carattere del ricco papero, passando da un'acidità abbastanza intuibile ad una personalità più simpatica, ironica e benevola. Nelle prime apparizioni di Paperone, Barks, ci presenta lo Zione come un personaggio cupo, acido e talvolta antagonistico.[5][6] Nelle storie successive invece ci viene presentato con i suoi cedimenti, le sue debolezze, vittima di capricci ma anche con un cuore tenero, nascosto sotto un'apparente strato di freddezza.
Rapporto con il denaro[]
All'inizio della storia vediamo Paperone che si tuffa con gusto nei suoi soldi, dentro il suo enorme deposito. I primi bagni di Paperone risalgono alla storia Paperino e il feticcio (agosto 1949), in cui si vede lo Zione leggere il giornale immerso in una vasca da bagno piena di soldi. I richiami più ovvi dei tuffi e delle nuotate, cominciano invece dalla storia Paperino esattore (gennaio 1951). Il ricco papero, alla guida di un trattore con il quale valica montagne di monete all'interno di un deposito (non ancora quello odierno), accoglieva Paperino suscitandogli reazioni di disgusto per via delle sue esibizioni sportive fra le monete.[3]
Il secondo "tuffo" nei soldi, ci viene mostrato in Paperino e la pioggia d'oro (marzo 1951). In questo caso il denaro di Paperone si trova in un capannone di campagna, ma esattamente come ne La disfida dei dollari, il papero vi si tuffa dentro come "un pesce baleno", vi scava gallerie come una talpa e si fa la doccia sotto una pioggia di monete. Gli atteggiamenti giocosi di Paperone rimpiazzano ora il carattere scorbutico delle prime apparizioni, rendendo la figura del personaggio più simpatica e positiva. Da questa storia le infinite ricchezze di Paperone diventano palesi, che non sono solo ricchezze materiali, bensì un'insieme di oggetti da conservare perché gli evocano sentimenti e memorie di una vita passata.[3]
Influenze su Don Rosa[]
Per approfondire, vedi la voce Saga di Paperon de' Paperoni. |
Questa storia fu di grande aiuto a Don Rosa quando dovette realizzare la sua Saga di Paperon de' Paperoni, ispirata alle avventure di Paperone raccontate da Carl Barks. È la prima volta in cui viene citato il passato del ricco papero come cercatore d'oro nel Klondike (nell'anno 1898), raffigurato in una vignetta poi ripresa da Rosa per la storia Zio Paperone e l'ultima slitta per Dawson.
La vignetta ma, sopratutto, la storia Zio Paperone e la Stella del Polo servirono come riferimento alla realizzazione dell'ottavo capitolo, L'argonauta del Fosso dell'Agonia Bianca su cui si basano anche i successivi appendici (Cuori dello Yukon e La prigioniera del fosso dell'agonia bianca).
Viene anche raffigurato il periodo in cui Paperone fece il cercatore di rame in Montana, nel 1892. Questo fatto viene ripreso da Rosa per il quarto capitolo Il re di Copper Hill. Infine, vengono citati ancora due fatti del passato dello Zione, tutti e due inseriti nel undicesimo capitolo Il cuore dell'impero. Il primo ci dice che Paperone recuperava tesori nel Mare delle Antille, mentre il secondo che commerciava perle in Asia e conosce il linguaggio dei cormorani.
Pubblicazioni in Italia[]
La storia è stata pubblicata numerose volte in Italia, di seguito una lista delle riviste su cui è apparsa.
- Albi d'oro 52317 - Paperino e la disfida dei dollari (1952)
- Albi della Rosa - Albi di Topolino n. 106 - Paperino e la disfida dei dollari (18/11/1956)
- Oscar Mondadori n. 170 - Vita e dollari di Paperon de' Paperoni (8/1968)
- Cartonatoni Disney 2A - Io, Paperino (10/1971)
- Super Almanacco Paperino n. 9 (4/1979)
- Complete Carl Barks 11 (1980)
- Club Giovani 12 - Io Paperino - Volume 2 (1984)
- Albi Paperino Carl Barks n. 14A (5/1985)
- Zio Paperone n. 1 (12/1987)
- Zio Paperone n. 71 (7/1995)
- Il meglio di... 3 - Il meglio di Paperone (6/1999)
- Disney Time n. 48 - Vita e dollari di Paperon de' Paperoni (11/2007)
- La grande dinastia dei paperi - 1952 - Zio Paperone e la disfida dei dollari n. 4 (18/2/2008)
- Carl Barks Rizzoli Lizard 2 - Zio Paperone "La disfida dei dollari" di Carl Barks (2013)
- Uack! n. 1 (4/2014)
- Paperdinastia - I capolavori di Carl Barks n. 4 (13/7/2018)
Galleria[]
Curiosità[]
- L'albo in cui compare per la prima volta la storia, Four Color Comics 386 (Uncle Scrooge n. 1) è completamente scritto e disegnato da Barks.
- È la prima storia di ampio respiro in cui compaiono i Bassotti.
- A questa storia è ispirata Paperino e il "metodo" di Zio Paperone, realizzata da Alfredo Castelli e Massimo De Vita per Topolino n. 1069 del 23 maggio 1976.
- L'episodio La liquidità è tutto della serie televisiva Duck Tales è parzialmente ispirato a questa storia.
Note[]
- ↑ Pagina Inducks: Albi d'Oro 317
- ↑ The World's Richest Duck - Analisi di Michael Barrier
- ↑ 3,0 3,1 3,2 3,3 La grande dinastia dei paperi vol. 4 - Introduzione alla storia di Luca Boschi
- ↑ 4,0 4,1 4,2 Carl Barks Library vol. 12 - Analisi della storia di Jared Gardner
- ↑ Vedi Il Natale di Paperino sul monte Orso (1947)
- ↑ Vedi Paperino e la clessidra magica (1950)
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