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  • Zio Paperone e l'usurpatore del Klondike
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"Avanti, torniamo a casa! Non avrò più il mio oro, ma ci ho guadagnato un'amicizia ancora più preziosa!"
Paperone a Musolungo

Zio Paperone e l'usurpatore del Klondike è una storia di Vito Stabile e Emilio Urbano, pubblicata sul numero 3253 di Topolino nel marzo 2018.

Trama[]

Usurpatore1

Zio Paperone si sta godendo il pranzo alla fattoria di Nonna Papera ma, quando il profumo della torta attira i numerosi animali, Paperone si infastidisce ed ha una reazione sgarbata, che mortifica le bestiole. Nonna Papera lo rimprovera duramente e Ciccio è stupito dalla sua intolleranza, ma lo zione afferma di amare gli animali e prova ne è che egli abbia avuto per mesi, nel Klondike, un quadrupede quale unico amico.
Paperone si era costruito con molta fatica una piccola capanna di legno per ripararsi dalle intemperie di quei luoghi. La ricerca dell'oro non dava ancora i frutti sperati e il pioniere era avvilito, consolato però al pensiero della sua capanna accogliente.

Usurpatore2

Ma quando aprì la porta vide che un grosso alce vi si era già sistemato e non dava l'aria di voler dividere il giaciglio. Cominciò così una serie di schermaglie tra i due, nelle quali Paperone aveva sempre la peggio: provò a incantarlo col flauto, secondo l'arte appresa in Australia, riuscendo però solo ad attirare un'orsa in vena di coccole, dalla quale si liberò a stento. Tentò di stanare l'alce lanciando nella capanna un pezzo di formaggio maleodorante, ma scoprì che l'animale ne era ghiotto. Allora lo allettò all'esterno con un altro pezzo del mefitico formaggio. L'alce uscì e Paperone entrò; ma l'astuto mammifero aveva compreso il punto debole del suo rivale: portò delle pepite d'oro davanti alla capanna e lo zione si precipitò fuori a raccoglierle, lasciando così via libera all'alce. Ma questa volta la rabbia lasciò il posto alla curiosità: dove e come aveva il quadrupede trovato l'oro? Evidentemente aveva delle capacità che Paperone si decise a sfruttare. I due fecero un patto: avrebbero coabitato nella capanna e ci sarebbe sempre stato rifornimento di formaggio; in cambio l'alce doveva aiutare il nuovo socio a trovare l'oro. La collaborazione fu un successo e Paperone trovò anche un nome per l'animale: Musolungo.

Usurpatore3

I guadagni dello zione non passarono però inosservati e la Banda Castori, tre delinquenti che rapinavano i minatori, si mise alle sue calcagna. Paperone e Musolungo erano presso un torrente, nel quale l'animale si rifiutava di entrare perché spaventato dall'acqua e lo zione lo sbeffeggiava per questa sua debolezza. L'alce, offeso, lo prese a cornate e i due si separarono in malo modo.
Paperone continuò da solo a raccogliere le pepite ma, quando ne ebbe un certo numero, si presentarono i Castori, presero l'oro e gettarono il papero nel fiume. Musolungo udì le grida di aiuto dell'amico, che la corrente trasportava verso una cascata: si fece forza, vinse le sue paure e portò in salvo Paperone.

Usurpatore4

I due fecero pace e un'altra gradita sorpresa li attendeva: l'orsa in vena di coccole, invaghitasi dei tre Castori, li aveva rincorsi e costretti a riparare su un albero, sotto il quale era rimasta ferma in attesa: la cattura dei malandrini fu così facilitata e Paperone e Musolungo tornarono alla loro produttiva alleanza e ruvida amicizia.
Lo zione ha finito il suo racconto, ma la Nonna è dubbiosa: Paperone infatti è solito romanzare i fatti del Klondike e può essere che Musolungo sia un'altra invenzione.

Usurpatore5

Ma si sbaglia: nell'allontanarsi Paperone fa una telefonata, ordinando la solita consegna settimanale; un piccolo aereo parte e lancia davanti alla capanna del Klondike un sacchetto colmo di formaggi. Musolungo, invecchiato ma sempre all'erta, esce e si gusta il suo pranzo, accompagnato da un biglietto: «Buon appetito, amico! -P.».

Analisi[]

Questa storia, come quasi tutte quelle che ripercorrono i tempi del Klondike di Paperone, trae alcuni spunti dalla Saga di Paperon de' Paperoni di Don Rosa: la capacità di attirare animali al suono del flauto risale appunto alle avventure australiane de Il leggendario papero del deserto d'Australia. Nella successiva L'argonauta del Fosso dell'Agonia Bianca, un alce, richiamato ancora dal flauto, accompagna per qualche tempo lo zione e prende posto, con diversi animali durante l'inverno, nella capanna del pioniere. Ma al di là di questi doverosi omaggi, ciascuna storia reinterpreta e aggiunge altre vicende: qui la convivenza con l'alce si dimostra complessa e mutevole come nei rapporti tra gli umani e la risolutezza dell'uno cozza contro quella dell'altro, provocando dapprima una sorta di guerra, ma poi trasformandosi in fattiva e solida amicizia. Divertente l'espediente di far dialogare l'alce con Paperone tramite i pensieri dell'animale, in risposta, perfettamente a tono, alle sfuriate del pioniere.

Viene ribadito in questa storia, come altrove, l'atteggiamento tra l'affettuoso e lo scettico con cui Nonna Papera, ma anche gli altri parenti, accolgono le memorie del Klondike di Paperone, che le narra forse ampliandole, ma sempre con grande orgoglio e una sorta di rimpianto.

Usurpatore6

A rappresentare i vari delinquenti confrontatisi con Paperone nelle sue avventure d'Alaska, qui c'è la Banda Castori, imitazione della Banda Bassotti, con la quale condivide anche l'utilizzo di numeri distintivi al posto dei nomi.


Pubblicazioni italiane[]

  • Topolino 3253 (2018)
  • Disney Happy 7 (2019)
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