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  • Zio Paperone e l'inespugnabile deposito
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Zio Paperone e l'inespugnabile deposito (in originale, For Old Dime's Sake) è una storia Disney scritta e disegnata da Carl Barks, pubblicata per la prima volta nel luglio 1963.

Trama[]

A Paperopoli il cielo è sereno, ma il Deposito di Paperon de' Paperoni è colpito da terrificanti fulmini: Paperone teme, a ragione, che Amelia sia la causa di questa anomala situazione. In effetti, la fattucchiera è riuscita a carpire i segreti degli antichi dei greci (che secondo lei non erano frutto di fantasia, ma potentissimi stregoni) e a convogliare il loro potere sulle forze atmosferiche in una sola bacchetta magica.

Amelia continua la sua offensiva contro il deposito facendolo colpire da una cometa e poi da un meteorite, ma l'edificio è dotato di sistemi difensivi talmente perfezionati che resiste a tutti i tentativi di distruzione da parte della strega. Allora Amelia gioca d'astuzia e fa credere agli investigatori privati assoldati da Paperone per spiarla di essere ripartita per l'Italia, restando in realtà a Paperopoli.

Avendo saputo dagli investigatori che il pericolo è temporaneamente passato, Paperone esce dal deposito per un colloquio col sindaco, a cui vuol chiedere un finanziamento pubblico per sostenere la lotta alla fattucchiera. Amelia però è già entrata in municipio e, dopo aver messo fuori combattimento il vero sindaco, grazie alla sua bacchetta riesce a trasformarsi in un suo sosia. Con le fattezze del primo cittadino, la fattucchiera riesce facilmente a ingannare Paperone e a stordirlo con un incantesimo, per prendere poi le fattezze dello stesso multimiliardario.

Amelia, grazie al suo aspetto identico a quello di Paperone, riesce facilmente a entrare nel deposito dove Paperino e Qui, Quo, Qua sono rimasti di guardia. Tuttavia, dato che il presunto zio fa per allontanarsi con la Numero Uno, i nipoti si insospettiscono, e mangiano la foglia quando vedono che il sedicente Paperone non ha sulla nuca una macchia d'inchiostro (che il vero zio si era prodotto poche ore prima durante la difesa del deposito dalle offensive di Amelia).

Nasce una colluttazione in cui i paperi riescono a bloccare Amelia, e uno dei nipotini fa la sua potente bacchetta in piccoli pezzi. Paperone, cessato l'effetto dell'incantesimo, ritorna a sua volta giusto in tempo per salvare la monetina: con i frantumi della bacchetta magica Amelia riesce ancora a convogliare delle piccole comete sulla coda del suo avversario, ma alla fine è costretta a ritirarsi sconfitta. Per Paperone tutto finisce bene, a parte le bruciature al posteriore.

Analisi[]

Una delle non moltissime storie di Barks con Amelia come antagonista di Paperone si sviluppa non su una trovata particolare, ma sfrutta semplicemente il motivo conduttore dei continui tentativi della strega di impossessarsi della Numero Uno. Al contrario che in altre storie, Amelia sembra qui avere dei poteri quasi illimitati: la sua speciale bacchetta le consente di dominare tutti gli elementi naturali, ma anche di leggere il pensiero e di trasformarsi a piacimento in chi vuole.

Il ritmo molto movimentato della vicenda sopperisce alla relativa mancanza di originalità degli spunti, e probabilmente è motivo del buon apprezzamento dei lettori (la storia figura fra le prime 200 della graduatoria INDUCKS nel maggio 2017).

Curiosità[]

  • Barks ci svela che l'altezza di Paperone è di 1,20 m, ce lo rivela quando Amelia misura Paperone per assumerne le sembianze.

Pubblicazioni in Italia[]

Zio Paperone e l'inespugnabile deposito è stata pubblicata quindici volte in Italia:

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