- Zio Paperone e l'attacco nostalgico
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- "Come vorrei respirare di nuovo l'aria fredda del Klondike!Sigh! Vorei rivivere quelle e mozioni! Ma è impossibile!"
- ―Zio Paperone
Zio Paperone e l'attacco nostalgico è una storia di Nino Russo e Claudio Sciarrone, pubblicata per la prima volta sul numero 2164 di Topolino nel maggio 1997.. Fa parte della serie della Macchina del tempo.
Trama[]
Marlin e Zapotec al Museo di Storia e Archeologia di Topolinia stanno impostando la Macchina del tempo per mandare Topolino e Pippo alla ricerca della tribù degli Afaches, i cugini di montagna degli Apaches, quando Zapotec stringe una vite allentata e provoca così l'esplosione del quadro dei comandi. I professori, dopo la consueta zuffa, tentano di riparare il congegno, ma manca un elemento essenziale: il tarallium, distrutto nell'esplosione, minerale rarissimo, giunto sulla terra con un meteorite e il cui unico pezzo rimanente è di proprietà di Paperon de' Paperoni. Bisognerà convincere lo zione a cederlo, ma senza rivelare l'esistenza della macchina. Marlin ha un'idea: poiché Paperone è molto legato ai suoi ricordi del Klondike, lo si potrà facilmente convincere a ritornare nel passato, facendogli poi scordare l'esperienza grazie alla pozione dimenticatrice.

Topolino raggiuge dunque Paperopoli e viene festosamente accolto da Paperone che gli «offre» una cena a casa di Paperino e nipotini. Per concludere la serata, Topolino ha ortato una videocassetta, L’epopea del Klondike, che ottiene l'effetto sperato: Paperone esalta la sua esperienza di cercatore d'oro e le enormi fatiche affrontate; Paperino tuttavia non crede che la vita in quelle terre fosse molto più dura di quanto lo sia adesso e ne nasce il consueto battibecco. Ma il documentario ha toccato i sentimenti dello zione che a notte, vestito da pioniere, si rifugia nella stanza dei cimeli, tra il suo archibugio e la Pepita Uovo d'anatra, sospirando di nostalgia.

Topolino, che dorme anche lui nel deposito, coglie al balzo l’occasione: gli prospetta la possibilità di un viaggio nel passato in cambio del tarallium. Paperone accetta a condizione di portare con sé il «nipote sfaticato» per dimostrargli le difficoltà di quella esistenza.
Arrivati a Topolinia, i tre partono e vengono catapultati presso la capanna di legno, il rifugio che Paperone si era costruito, freddo e inospitale.. Poi vanno alla ricerca di pepite, ma devono tenere lontano i lupi col fuoco. Entrano poi al saloon, dove è in corso una rissa tra gli avventori; chiedono da bere e gli viene offerto il latte del cow-boy, un intruglio piccantissimo il cui prezzo eccessivo irrita lo zione e si scatena una nuova rissa, dalla quale i nostri escono pesti.

Usciti dal saloon, incontrano la banda dei Fratelli Bass, alla quale sfuggono per finire però tra le sgrinfie di Fuffi, l'orso di Doretta Doremì, disturbato nel suo letargo. Arriva Doretta a calmare il suo animaletto, ma non riconosce Paperone che rimane mortificato da questa indifferenza; la papera invita i nuovi arrivati a pranzo e si rivela un'ottima cuoca, ma il cibo non è gratis: abbandonato il lavoro dal vecchio Sam, si è messa in proprio, ha aperto il ristorante ed ora presenta il salato conto.
Arriva finalmente l'ora del rientro, ma Paperone è insoddisfatto: ha passato ore da incubo che hanno rovinato i suoi ricordi: Topolino però gli fa notare che non è il passato a essere diverso, bensì le persone e anche Paperone non è più il giovane povero determinato a fare fortuna. Almeno una cosa tuttavia lo zione ha ottenuto: Paperino si è convinto della durezza dei tempi del Klondike. Dopo aver bevuto a loro insaputa la pozione dimenticatrice, i due tornano a Paperopoli, lasciando il tarallium ai professori. Pippo si rammarica perché non ha fatto in tempo a consegnare a Paperone un regalo, un documentario sui cercatori di diamanti, ma Topolino distrugge la videocassetta nel timore che, vedendola, a Paperone venga il desiderio di rivivere le sue avventure in Sudafrica.
Analisi[]
Nonostante si tratti di una storia della macchina del tempo, l'attenzione del lettore è rivolta soprattutto alla vicenda di Paperone, che rivive sprazzi del suo passato nel Klondike. Ai tempi della pubblicazione di questa storia, la Saga di Paperon de' Paperoni di Don Rosa era uscita da pochi anni e ad essa, oltre che a Barks, si ispira Russo per alcuni personaggi ed episodi.

La capanna, la rissa nel saloon, i Bassotti, Doretta Doremì e il suo orso (qui bianco e dal nome di cucciolo di casa) provengono dalla fantasia degli autori americani, ma il tono epico che animava quei racconti qui è semplificato alla ricerca di maggiori effetti comici. A risentirne di più è Doretta, che da affascinante papera da spettacolo passa al più casalingo ruolo di cuoca, per quanto abile, vestita per giunta di abiti comuni senza i diademi e i pizzi che esaltavano la sua bellezza.
Principali pubblicazioni italiane[]
- Topolino 2164 (1997)
- I Classici di Walt Disney 322 (2003)
- Disney Time 46 (2007)
- Super Disney 73 (2018)
- Raccolta Topolino 166