- Zio Paperone e il vascello fantasma (Chendi-Bottaro)
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Zio Paperone e il vascello fantasma è una storia di Carlo Chendi e Luciano Bottaro, pubblicata per la prima volta sul numero 183 dell’Almanacco Topolino, 1972.
Trama[]
Zio Paperone e Paperino, sulla 313, al rientro da una supervisione alle piantagioni di cotone, si impantanano in una palude per aver evitato la costosa autostrada; mentre tentano di rimettersi in moto, appare un enorme coccodrillo che fa fuggire i paperi, sistemandosi poi comodamente sulla 313. Paperino si rifiuta di passare la notte in quella palude, notoriamente abitata da spettri di pirati, e viene deriso dallo zione, quando all’improvviso appare nel mezzo dell’acquitrino un malandato vascello fantasma.

Paperino è terrorizzato, ma Paperone mantiene la lucidità e pensa di utilizzare il fantasma per impaurire e far fuggire il coccodrillo. Prepara quindi un intruglio di sua conoscenza che attira gli spettri e infatti si presenta sul ponte della nave il simulacro di un pirata, che lancia a Paperone la sua testa prima di arrivare col resto del corpo.

Il pirata narra la sua storia: rifugiatosi tre secoli prima nella palude per sfuggire all’inseguimento delle navi del re, cadde in acqua e fu divorato dal coccodrillo, che però non ha ancora finito di digerirlo e per questo il pirata vaga senza riposo. Paperone si offre di procurargli del bicarbonato e, grazie al barchino messogli a disposizione dallo spettro, torna a Paperopoli, confidando a Paperino la scoperta che ha fatto nel frattempo: la palude è nera e maleodorante perché mista a petrolio, che Paperone intende estrarre. Mentre Paperino si rifocilla, lo zione va al catasto per acquistare la palude, il cui significativo nome è Occhioperocchio, ma viene a scoprire che il suo proprietario è Rockerduck: se gli facesse un’offerta, il rivale capirebbe subito che quel terreno fangoso rappresenta un qualche guadagno. Escogita allora un piano: fingendosi ferito, fa pubblicare ad un giornale la notizia in cui spiega di essere stato aggredito da un fantasma nella palude e che citerà per danni il proprietario della stessa. Rockerduck, impensierito, a sua volta elabora una soluzione: si presenta travestito a Paperino e gli vende il terreno; ma quel Paperino è in realtà Paperone che, soddisfatto, rivela a Rockerduck la verità.
Zio e nipote tornano quindi alla palude e lanciano un sacchetto di bicarbonato nelle fauci del coccodrillo: il bestione finalmente digerisce il pirata e la palude si libera dei suoi fantasmi. Paperone avvia l’estrazione del petrolio, ma Rockerduck ha in serbo una sgradita sorpresa per lui: la vendita del terreno è stata fatta a Paperino, che ne è pertanto il legittimo proprietario: per intestarsi la palude, Paperone dovrà accondiscendere alle richieste del nipote, una volta tanto fortunato.
Riferimenti[]
Questa è una delle numerose storie dell’universo Disney che prendono spunto dalla leggenda del Fliegende Holländer e delle successive rielaborazioni, prima tra tutte la suggestiva opera di Wagner. Il nucleo originario della leggenda viene variamente reinterpretato dagli autori Disney e a volte è solo l’immagine del veliero sollevato nell’aria ad essere utilizzata. Il primo a creare un adattamento per la Disney fu Romano Scarpa nel 1957 con la storia Paperino e la leggenda dello Scozzese Volante seguito due anni dopo, nel 1959, da Carl Barks con Paperino e il vascello fantasma (nota anche come Zio Paperone e il vascello fantasma).
Curiosità[]
- Omonime di questa storia sono Zio Paperone e il vascello fantasma (Scala) e Zio Paperone e il vascello fantasma (Martina-Cavazzano), ciascuna delle quali sviluppa però diversamente lo spunto iniziale.
- Oltre a temi frequenti nei fumetti Disney (paludi, fantasmi, coccodrilli) troviamo in questa storia altri riferimenti “dotti”: lo spettro con la testa staccata richiama il Bertran de Born dell’Inferno dantesco, che porta la sua testa davanti a sé come una lampada; il vagare del fantasma per la palude inoltre ricorda una credenza del mondo greco-latino: i cadaveri insepolti vanno errando sulla terra finché non vengono loro celebrati i tradizionali riti funebri.
Pubblicazioni italiane[]
- Almanacco Topolino 183 (1972) Zio Paperone e il vascello fantasma
- Paperino Mese 77 (1986)
- I Maestri Disney 10 - Luciano Bottaro (1998)