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  • Zio Paperone e il raggiro di Amelia
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Zio Paperone e il raggiro di Amelia è una storia di Rodolfo Cimino e Romano Scarpa, pubblicata per la prima volta sul numero 680 di Topolino.

Trama[]

Vesuvio. Amelia è molto angustiata e depressa per i continui fallimenti nel rubare la Numero Uno di Paperone sentendo che anche il suo aspetto ne risente. Prendendo un pomodoro dal suo orticello ha però un'ispirazione ed idea un piano che coinvolge anche Rockerduck.

Amelia interferisce negli apparecchi per controllare il mercato dei due paperi facendo arrivare il messaggio che la "Pomo d'oro S.P.A." (che produce pomodori d'oro) mette in vendita le sue sementi per la prossima stagione. Paperone e Rockerduck sono molto sorpresi di sentire di questa nuova società e, pensando che l'altro ne sappia già qualcosa, si spiano a vicenda ricevendo indirettamente la conferma che esiste. Paperone recluta subito Paperino e Qui, Quo, Qua e parte in aereo per la Piantagione Fantasma seguito a ruota da Rockerduck. Amelia li ha preceduti e si impadronisce di una fattoria dopo essersi sostituita al contadino proprietario ipnotizzandolo. Dopodichè con un incantesimo modifica l'aspetto dei suoi pomodori facendoli apparire dorati. Arrivano poco dopo Paperone e Rockerduck con le loro offerte. Amelia, nei panni del contadino, dice di essere interessata (come numismatico) a monete spaciali come la Numero Uno. Paperone non può vendergliela, ma, non volendo perdere, propone in alternativa di portare lì la moneta per fargliela ammirare per qualche giorno. L'offerta è accertata e Rockerduck se ne va arrabbiato mentre Qui, Quo e Qua sospettano qualcosa.

Durante la notte, Amelia riprende la sue sembianze e ruba il decino indisturbata per poi allontanarsi in volo e ritrasformare i pomodori dorati in pomodori normali. Paperone si sveglia e, soccorso dai nipotini, scopre sia il furto che l'imbroglio. Intanto il vero contadino è libero dall'ipnosi e ritorna nella sua fattoria dove Paperone lo aggredisce dandogli del ladro. Il baccano attira le forze di polizia che non credono alla storia del papero e lo arrestano insieme ai nipotini. Fortuntamente Paperino, rimasto in disparte, riesce ad evitare l'arresto e li segue. In prigione Paperone ed i nipotini capiscono che c'è Amelia dietro tutto e, approfittando di un incontro coi parenti, Paperino riceve alcuni soldi e l'incarico di andare sul Vesuvio e recuperare la Numero Uno.

Tornata a casa, Amelia festeggia la vittoria e nasconde la moneta in un pomodoro per evitare che qualche turista di passaggio venga a ficcanasare. Paperino arriva alle pendici del Vesuvio e si mischia ad un gruppo di turisti. La guida si rifiuta di portarlo vicino alla casa di Amelia, perciò Paperino va da solo. Amelia nota la sua presenza e crea della nebbia. Cercando una via, Paperino finisce sottoterra venendo prima investito dall'acqua sulfurea e poi da polvere vulcaniche. Riesce tuttavia a trovare un passaggio per la casetta dove si trova di fronte Amelia che cerca di colpirlo con delle scariche. Il mix di acqua e polvere ha però creato una sorte di corazza protettiva ed Amelia viene narcotizzata da un esalazione di gas. Paperino ne approfitta per cercare la Numero Uno senza successo. Prima che la strega si riprenda, scappa prendendosi due pomodori dall'orto per la fame. Dopo averne mangiato uno, si rende conto che dentro c'era la preziosa moneta ma teme di dirlo allo zio.

Più tardi Paperone ed i nipotini sono fuori per cauzione e, all'idea di tornare di nuovo dalla strega, Paperino confessa l'incidente. Portato da un dottore, si scopre che la moneta è finita annodata tra le corde vocali e bisognerà aspettare che il nodo si sciolga naturalmente. Così, nel frattempo, Paperino è costretto a stare in una teca apposita nel Deposito.

Pubblicazioni italiane[]

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