- Zio Paperone, Amelia e il patto della luna
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- "Ci sono sfumature che spesso non vengono colte finché non si ha modo di conoscersi meglio."
- ―Paperone ad Amelia dopo il ritrovamento del cristallo trasluna.
- "Ci sono occasioni in cui bisogna decidere se ribellarsi al proprio destino o lasciarsi totalmente coinvolgere!"
- ―Amelia.
Zio Paperone, Amelia ed il patto della luna è una storia a fumetti Disney lunga trenta pagine scritta e sceneggiata da Vito Stabile e disegnata da Francesco Guerrini; è stata pubblicata alla fine di gennaio 2014 nel numero di Topolino 3035.
Trama[]
Nella notte napoletana, una barca solca solitaria le acque illuminata dal chiarore della luna piena : è la barca del vecchio pescatore Gianni , che ha portato la sua nipotina Amelia con sé per assisterlo durante la pesca dei trasluna, dei cristalli che caricati dall'energia derivata dai raggi lunari possono essere utilizzati per dei potenti incantesimi di teletrasporto di sola andata.
Il compito di Gianni è quello di trovarli e di occuparsi del loro caricamento prima di rivenderli alle botteghe di arti magiche, predicendo alla piccola Amelia che una volta diventata una vera strega sarebbe stata capace di utilizzarli per un buon uso.
Da quella notte sono trascorsi molti anni ed ora ci troviamo a Paperopoli , precisamente nel Deposito , in cui Paperone si sta compiacendo per l'ultima invenzione di Archimede , un fiutatesori nuovo di zecca. In quel momento si trova davanti un'Amelia ormai cresciuta e con in mano un trasluna, intenzionata a teletrasportare Paperone lontano per rubare indisturbata la numero uno. Sfortunatamente durante l'incantesimo qualcosa va storto e vengono entrambi teletrasportati su di un'isola deserta.
Una particolarità dei trasluna è che teletrasportano solo in luoghi in cui se ne possono trovare altri e, dal momento che sono ad energia limitata valida per un unico tentativo, è necessario per riutilizzare il teletrasporto caricare un nuovo cristallo di energia lunare per un'intera notte.
Dal momento che Paperone non sarebbe capace di usare il cristallo senza la magia di Amelia e lei stessa non riuscirebbe a trovarlo senza il leggendario fiuto da cercatore di tesori di Paperone, si rendono conto con sgomento di non poter fare a meno l'uno dell'altra e, dopo l'ostilità iniziale, decidono di collaborare.
Dopo un'intera giornata trascorsa in ricerche fianco a fianco, i due sono costretti a parlare e di conseguenza a conoscersi meglio : Amelia comincia a rendersi conto che per Paperone la ricchezza non è tutto come aveva sempre creduto, ma anzi antepone ad essa valori come la sete di avventura e la famiglia, mentre Paperone comincia a sospettare che in fondo Amelia non sia così crudele e senza scrupoli come l'aveva sempre considerata.
Scopriamo così che Amelia da ragazzina era caratterizzata da un'indole molto buona e gentile, ciò non veniva visto di buon occhio dalle altre streghe che la ritenevano troppo dolce per essere una di loro e più simile alle tanto disprezzate fate. Per questo motivo il Concilio delle Streghe , l'Ordine Magico incaricato di affidare ad ogni giovane apprendista una missione per dimostrare il proprio valore, affida ad un'Amelia adolescente di portare a termine il Tocco di Mida, in modo da risvegliare i sentimenti oscuri presenti in lei necessari per diventare una vera strega. Venendo così a contatto con gli uomini più ricchi del mondo, la lunga missione finisce per contaminare Amelia rendendola sempre più avida e cattiva ma senza permetterle ancora di trionfare ed avere la meglio su Paperone e di impadronirsi di conseguenza della Numero Uno.
All'alba del giorno dopo Paperone guida Amelia all'interno di una grotta e, dopo essere stati risucchiati nelle sue profondità, si ritrovano in una grande e fantastica cavità colma di cristalli di tutti i tipi. Affascinati, i due cominciano subito a guardarsi intorno per individuare i trasluna, nel frattempo però vengono attaccati dal guardiano della grotta che altro non è che una salamandra gigante, resa subito inoffensiva da Amelia con un incantesimo di mansuetudine. In questo modo i nostri possono prendere indisturbati un trasluna e percorrere un passaggio che dalla grotta li condurrà direttamente alla spiaggia.
Il lavoro di squadra ha dato i suoi frutti e calata la notte, mentre aspettano che il cristallo si carichi di energia lunare, Paperone pur continuando a ritenere Amelia un'imbrogliona disonesta le riconosce che a volte sa essere davvero in gamba mentre la strega, anche se non rinuncerà mai all'inseguimento della Numero Uno, riconosce all'anziano papero che fa bene a difenderla in nome di una grande importanza affettiva ; è stato proprio grazie ad essa se Paperone ha esplorato il mondo in cerca di fortuna e se ogni nuova avventura gli dona forza e vigore.
La mattina dopo il trasluna è pronto per essere usato permettendo finalmente ad Amelia di telestrasportare se stessa e Paperone nel Deposito e, al momento di andarsene, la strega regala il trasluna a Paperone dicendogli soltanto che ormai non l'è più di alcuna utilità.
Ricordandosi che i trasluna teletrasportano solo in luoghi in cui se ne possono trovare altri, Paperone fa una veloce ricerca intorno al Deposito con il suo nuovo fiutatesori, che non rivela alcuna presenza di cristalli nelle vicinanze. L'anziano papero realizza così che Amelia ha organizzato tutto dall'inizio, quasi a volergli regalare spontaneamente una nuova avventura, ma non riesce a capire se l'ha fatto per dimostrargli che in fondo un lato buono in lei è rimasto o per dimostrarlo a se stessa.
Tornando indietro nella silenziosa notte napoletana, vediamo la piccola Amelia stipulare con lo zio Gianni il loro patto della luna, in cui lui le fa promettere che non si sarebbe mai servita di un trasluna per scopi malvagi ma le suggerisce di usarlo in futuro per qualcosa di buono, ad esempio per concedersi una vacanza con qualcuno a cui tiene.
Analisi[]
Zio Paperone, Amelia ed il patto della luna è una storia introspettiva di silenziosa potenza con una trama semplice, lineare e intervallata da flashback sul passato di Amelia, donandole una caratterizzazione nuova e per certi versi innovativa restituendole spessore e tridimensionalità, mostrando i retroscena che l'hanno portata ad essere quella che è e non è mai stata. Paperone non risparmia espressioni dure ma appare molto più onesto e sincero del solito, con tanto di ammissioni esplicite.
La caratterizzazione dei personaggi, approfondendo tematiche affini alla sensibilità umana, è il cuore del racconto unito ad una sceneggiatura che non lascia nulla al caso ma incastra perfettamente ogni elemento come un puzzle.
Guerrini offre un notevole piano grafico, dagli ambienti - la grotta dei cristalli, l'isola - a Paperone e soprattutto Amelia : dolce da bambina, sarcastica da adolescente, affascinante e provocante da adulta, come si nota dalle pose e dai numerosi sguardi che lancia attraverso le vignette.
Curiosità[]
- La storia nasce dal desiderio dell'autore di vedere Paperone alle prese con un tipo di avventura genuino molto simile allo stile dei videogiochi come ad esempio la saga di Zelda, in cui si scoprono caverne, mostri e particolari elementi iconici come appunto i cristalli trasluna. A questi elementi di sapore fantasy si aggiunge anche un retrogusto mediterraneo, in cui viene esaltato il personaggio di Amelia più che come strega come una donna napoletana con il suo orgoglio e le sue debolezze.
- Le formule magiche pronunciate da Amelia durante il teletrasporto -vah-vah-ttìne e yàm-moon-cen- sono due parole napoletane, vavattinne e jammuncenne, che stanno rispettivamente per vattene e andiamocene.
- L'autore per far rispondere Amelia a delle sue superiori ha preferito inserire elementi già presenti in Zio Paperone e l'ultima avventura, in cui compare per la prima volta il Concilio delle Streghe.