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"Uhm... Devo assolutamente trovare uno spunto divertente... ma qui ho solo libri di storia!"
Shakespeare

William Shakespeare (Stratford-upon-Avon, 1564-1616) è il massimo drammaturgo inglese, autore di trentanove fra commedie e tragedie riconosciute, oltre a sonetti, poemi narrativi e altri testi di incerta attribuzione. Molti eventi della sua vita e persino la sua reale identità rivelano punti oscuri e sono oggetto di numerose ricerche storiche e letterarie.

Le opere di Shakespeare vengono frequentemente utilizzate quale fonte per soggetti disneyani, in particolare per i film di animazione[1], ma anche nei fumetti. Numerose sono pure le occasionali citazioni.

Shakespeare come personaggio agente nella produzione italiana è piuttosto raro: oltre che in Paperon Bisbeticus domato per i disegni di Giorgio Cavazzano, compare solo (sembra) in Il capolavoro di Shakespipp disegnato da Giuseppe Dalla Santa. Nella storia Il principe Duckleto, disegnata da Paolo De Lorenzi, viene ricordato e raffigurato un Duckspeare autore della tragedia Duckleto.

Aspetto fisico[]

Shakespipp4

Shakespeare di Giuseppe Dalla Santa

La raffigurazione di Shakespeare in entrambe le storie segue l'iconografia tradizionale, in particolare la Droeshout engraving, l'incisione sul First Folio, prima edizione postuma delle opere. Nel Bisbeticus domato la resa è più caricaturale, mentre nella storia di Shakespipp il drammaturgo è tratteggiato più compostamente e negli abiti in cui spesso viene rappresentato il suo personaggio più noto, Amleto.

Duckspeare

In Il principe Duckleto Duckspeare condivide le principali caratteristiche somatiche. Ma anche sull'aspetto fisico di Shakespeare permangono molte incertezze [2]. Interessante notare come nel Bisbeticus si accenni a una delle tante ipotesi sull'identità dell'autore: una lettera giunta per lui dall'Italia è indirizzata a Guglielmo Scuotilancia, traduzione letterale di William Shakespeare, che indicherebbe una sua ipotetica origine italiana, come Scuotilancia o Crollalanza.

Opere parodiate[]

Citazioni[]

  • La più antica citazione dell'autore in un fumetto Disney risale già al 1931 (Topolino vince Spaccafuoco, in cui l'improbabile pugile Ruffo Ratto preferisce letture shakespeariane agli allenamenti).
  • Paperino e il bacillo del teatro si apre con Paperino, improvvisamente scopertosi appassionato di Shakespeare, che recita un brano del Racconto d'inverno.
  • In Topolino dietro il sipario si ipotizza il ritrovamento di un inedito shakespeariano, L'indomabile bisbetica.
  • In Don Pippo Chisciotte, il protagonista abbandona l'attività di rottamatore per seguire «un tizio chiamato Shakespeare (che) ha scritto un po' di copioni» e recita versi dall'Amleto e dal Macbeth.
    Poveroyorick
  • In Pippo Goethe il poeta si presenta all'amico Topolino con un teschio nella mano citando il passo, ancora dall'Amleto, «Ahimè, povero Yorick! Io lo conoscevo, Orazio...»; Topolino ricorda inoltre di aver aiutato il giovane Goethe a recuperare un volume di opere del Bardo sottrattogli dai Bassottini.
  • In Paperino, Paperoga e i paperi drammatici , Paperoga intende scrivere un dramma, Amleto 2 - Il Ritorno, che è in realtà una miscellanea di opere shakespeariane.
  • Nella graphic novel di Bernard Cosey, Una misteriosa melodia, Shakespeare viene indicato allo sceneggiatore Topolino quale illustre esempio da imitare nellla stesura dei suoi copioni.

Note[]

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