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  • Umperio Bogarto e la villa del brivido
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Umperio Bogarto e la villa del brivido è una storia di Sisto Nigro e Giuseppe Dalla Santa, pubblicata per la prima volta sul numero 2598 di Topolino.

Trama[]

Nel suo ufficio, Umperio Bogarto e l'assistente Paperoga lamentano la mancanza di clienti quando si presenta una donna di nome Jane che, mostrando apprezzamento per l'ambiente e l'aspetto trasandato, li assume per conto del suo capo ovvero il regista Steven Strizz.

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I tre arrivano ad una villa malridotta fuori città che è stata affittata per le riprese del film La mamma della mummia 3. Umperio e Paperoga incontrano così il regista che spiega di star subendo dei boicottaggi. Infatti nella villa accadono misteriosi incidenti e di notte appare persino una fantasma; il tutto crea un atmosfera di nervosismo. Strizz sospetta sia opera di un membro della troupe e chiede a Umperio di indagare con discrezione.

Umperio comincia facendo la conoscenza di Bob, l'addetto agli effetti speciali preoccupato per una scena (non ripetibile) in cui deve crollare un muro. Dopodiché assiste ad una lite tra il regista e l'attrice Barbara Dark che Umperio fa ulteriormente arrabbiare quando le ruba la parrucca seguendo un intuizione bislacca. Intanto si verifica un altro sabotaggio al quadro di controllo di Bob.

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Verificati gli alibi di tutti, Umperio decide di tendere una trappola al fantasma. Verso la notte, l'investigatore sparge farina sul pavimento ed predispone dei fili con campanelli che li avvertiranno del suo arrivo. Paperoga intanto viene fatto nascondere dentro un armatura al piano superiore. Più tardi, Umperio viene svegliato dai campanelli, ma scopre che si tratta solo del gatto di Barbara. Tuttavia incrocia davvero il fantasma, ma questi riesce a sfuggire mentre Paperoga (svegliatosi) rimane bloccato nell'armatura.

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Il regista ed il resto della troupe viene svegliato dal trambusto e chiede spiegazioni a Umperio che accusa tutti di esseri colpevoli e, mentre esamina le impronte, accidentalmente attiva il pannello di controllo facendo partire il crollo del muro. Strizz si infuria con l'investigatore, ma Umperio trova tra le macerie una valigia con un milione di dollari. Ricompare così il fantasma, questa volta armato, che si rivela essere il macchinista Joe. Questi in passato aveva rapinato una banca e nascosto la refurtiva in una parete della villa che al tempo era disabitata. Le riprese del film gli hanno impedito di tornare a riprenderselo e doveva inoltre impedire che il muro venisse abbattuto. Nel frattempo Paperoga, ancora nell'armatura, cerca di raggiungere il suo capo e finisce così addosso a Joe.

Joe viene così arrestato ed Umperio viene ricompensato da Strizz. Coi soldi guadagnati, decide così di rinnovare l'ufficio ed il look adottando lo stile alla Sherlock Holmes.

Curiosità[]

  • Sisto Nigro è accreditato col nome d'arte Horace.
  • Nel corso della storia, Umperio fa dversi riferimenti a vari gialli famosi (che, come tradizione disneyana, vengono storpiati) adattati anche in film:
    • "Il Fagiano maltese" si riferisce Il falcone maltese, romanzo giallo hard boiled del 1929.
    • "Il grande Tonno" a Il grande sonno, altro romanzo hard-boiled del 1939.
    • "Brutti scherzi sull'Orient Express" al celebre romanzo di Agatha Christe del 1934 Assassinio sull'Orient Express. L'opera inoltre ispira erroneamente Umperio nell'accusare tutti di essere colpevoli.
    • "Il postino dei Basketville" ad Il mastino dei Baskerville, il terzo romanzo di Arthur Conan Doyle con protagonista il detective Sherlock Holmes.

Pubblicazioni italiane[]

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