PaperPedia Wiki

Benvenuto su PaperPedia! Accedi per collaborare su questa wiki!

LEGGI DI PIÙ

PaperPedia Wiki
PaperPedia Wiki
Advertisement
PaperPedia Wiki
  • Topolino vince Spaccafuoco
  • Commenti



"Ci sono! So cosa fare! C’è solo una persona che conosce la tattica del campione... L'unico che avrebbe una possibilità! Ti batterai tu!"
Promoter a Topolino

Topolino vince Spaccafuoco  (in originale Boxing Champion; altro titolo italiano, Topolino boxeur) è una storia a strisce di Floyd Gottfredson (testo e disegni), Earl Duvall (disegni e inchiostri) e Al Taliaferro (inchiostri), pubblicata per la prima volta il 26 febbraio 1931 e conclusa il 29 aprile 1931.

In Italia è apparsa per la prima volta sull'Albo d'Oro numero 4 del 15 aprile 1937.

Sinossi[]

Topolino diventa allenatore del campione di pugilato categoria medio-massimi Ruffo Ratto, un cugino di Minni: il compito appare difficile in quanto Ruffo preferisce dedicarsi alla lettura dei classici, per non apparire un atleta ignorante agli occhi dei fans, e afferma che per vincere gli basterà un approccio psicologico da lui ideato. In seguito Ruffo si trova a dover difendere il titolo contro l'enorme e brutale Spaccafuoco, allontanato da Topolinia da giovane proprio a causa della sua tremenda forza e smanioso di riscatto. Non appena i due si ritrovano faccia a faccia sul ring, Ruffo si fa prendere dal panico e scappa dalla finestra, così Topolino stesso prende il suo posto: il match appare subito ostico, ma alla fine Topolino riesce a trionfare, anche grazie all'aiuto di Sgozza.

Trama[]

Topolino stende, colpendolo alle spalle, un topo che osservava ammirato una foto di Minni, per poi scoprire che il tizio altri non è che Ruffo Ratto, campione mondiale di boxe (“incluse Scandinavia, New York e Pennsylvania”), categoria medio massimi, e per di più cugino della sua fidanzata.

A casa di Minni, i due si ritrovano a sorpresa e Ruffo vuol punire il suo aggressore, ma finisce per tre volte K.O., colpito da un’asse che gli si rovescia addosso, una balla di fieno che si sgancia dall’alto e lo travolge e un mulo che lo carica. Credendo che siano stati, invece, i pugni di Topolino a metterlo al tappeto, comincia a rispettarlo e gli propone di essere il suo allenatore per un prossimo incontro in cui dovrà difendere il titolo.

Ma Ruffo si dimostra da subito pigro: legge Shakespeare e lascia che una rudimentale macchina automatica si alleni al suo posto. Non si esercita dal suo ultimo match di 4 anni prima e perfino la sua ombra lo atterra. Il giornale topolinese La Bomba Quotidiana realizza un reportage sul campione e più tardi ne scopre anche lo sfidante, il corpulento e aggressivo Spaccafuoco.

Mentre Ruffo continua a oziare, l’avversario sfida leoni e serpenti e si allena con tre sparring partner alla volta. Mangia carne cruda e usa massi di granito come sacco. Topolino, allora, serra gli allenamenti facendo scattare di gran corsa Ratto servendosi di una pistola e un alveare.

Vicino al ring allestito in piazza del Municipio è in corso la pesa ma, quando Ruffo vede per la prima volta Spaccafuoco, terrorizzato salta da una finestra e fugge via, salendo su un treno in corsa. L’organizzatore è nel panico e decide di far combattere Topolino, che dinanzi alla folla che rumoreggia per il ritardo nell’avvio del match, non può che accettare.

Lo scontro è impari, con il primo pugno Spaccafuoco fa volare l’altro fuori dal ring. Poi Topolino si riprende e gioca d’astuzia, riuscendo a concludere illeso il primo round. Nella seconda ripresa, il topo prende numerosi colpi e sembra spacciato, ma il martello del giudice vola contro il suo avversario e lo atterra, salvandolo da knockout certo.

Intanto Sgozza evade dal carcere pur di assistere all’incontro che non può seguire per radio. Alla sesta ripresa, per concludere l’incontro Spaccafuoco si avventa su Topolino che lo elude, facendolo finire fuori dal ring. Quando risale, però, è stordito e barcollante: è stato Sgozza a picchiarlo confondendosi nella calca.

Un ultimo pugno di Topolino lo manda al tappeto. Spaccafuoco fa per rialzarsi ma Sgozza dall’interno del ring gli tiene ferma la coda, decretandone la sconfitta con un conteggio che arriva fino a... 15.

Analisi[]

All'inizio degli anni '30, gli Stati Uniti attraversarono un periodo storico molto particolare: la cosiddetta Grande depressione, seguita al crollo della Borsa nel 1929, aveva causato una crisi economica molto profonda, vigeva ancora il proibizionismo, che aveva aperto la strada ai traffici illegali dei gangster; in tutto questo, però, avvenivano processi e cambiamenti più o meno significativi, sia positivi che negativi, come, per esempio, il passaggio da un'economia rurale, a una industriale, da un paesaggio campestre, ad uno cittadino.

E proprio il Topolino di Gottfredson è uno spettatore di questo cambiamento: la sua cittadina, Topolinia, da piccolo centro urbano di campagna (quale è nelle prime avventure di Mickey Mouse), in una vera e propria metropoli moderna; e lo stesso Topolino vive un lento e profondo cambiamento, trasformandosi da monello campagnolo ad assennato cittadino. In questa avventura, Topolino mostra tutta la sua avventatezza e temerarietà da giovane scavezzacollo quale è in questo periodo, accettando di disputare un incontro di box col campione Spaccafuoco.

Curiosità[]

Pubblicazioni italiane[]

  • Albi d'oro (anteguerra) 37004 - Topolino vince Spaccafuoco (1937)
  • Topolino d'oro 3 (1970)
  • Oscar Mondadori (Oscar Fumetto) 1338 - Topolinissimo 1931 (1974)
  • Topolino collezione ANAF 6 - Topolino vince Spaccafuoco (1985)
  • Le grandi storie di Walt Disney edizione limitata 23 - Topolino boxeur (1989)
  • Il Messaggero 40 - Topolino contro il gatto Nip (1989)
  • Gertie Daily 203 - Mickey Mouse Daily 1931 - 1 (1991)
  • Topolino d'oro (ristampa Disney) 3 (2003)
  • Gli anni d'oro di Topolino 31 - L'isola misteriosa (2010)
  • Floyd Gottfredson Library - Rizzoli Lizard 1 - Topolino nella valle infernale di Floyd Gottfredson (2011)
Storia precedente Topolino vince Spaccafuoco Storia successiva
Topolino contro il gatto Nip

Gatto nip

26 febbraio - 15 aprile 1931 Alta società

Altasocietà

Advertisement