- Topolino sosia di Re Sorcio
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Topolino sosia di Re Sorcio (titolo originale The Monarch of Medioka; nota in Italia anche come Topolino re per forza) è una storia a fumetti di 156 strisce di Floyd Gottfredson (trama e disegni), Ted Osborne (sceneggiatura), Al Taliaferro e Ted Thwaites (inchiostri), pubblicata per la prima volta a strisce quotidiane fra l'agosto 1937 e il febbraio 1938 (e fra il luglio e il dicembre dello stesso 1938 in traduzione italiana).
Trama[]
Topolino, Minni e Pippo sono diventati improvvisamente ricchi in seguito alla scoperta del tesoro descritta in Topolino e il gorilla Spettro, e per un po' pensano a godersi la loro condizione nella vita quotidiana di Topolinia. Avendo incontrato un tipo che chiede l'elemosina e afferma di non mangiare da tre giorni, Topolino lo aiuta a sfamarsi e lo riaccompagna a casa, dove però si svela la vera identità dell'uomo: si tratta del Duca De Pulcibus, ministro degli esteri del piccolo stato europeo di Gran Tassonia, in missione all'estero insieme al ministro delle finanze, Conte Micragna.
I due politici spiegano a Topolino di averlo ingannato perché lui può risolvere i gravi problemi finanziari in cui versa la Gran Tassonia: infatti, Topolino è il perfetto sosia del sovrano del piccolo stato, re Michele XIV Sorcio, che ha portato il suo paese alla rovina per la sua abitudine di dilapidare i beni dello stato in feste e divertimenti. I ministri spiegano che se Topolino, con la loro guida, prendesse temporaneamente il posto del vero re, nessuno si accorgerebbe di nulla, e d'altra parte si potrebbero varare delle manovre finanziarie in grado di salvare il regno dal tracollo. Naturalmente l'operazione comporta dei rischi, ma Topolino, pensando alla sorte dei cittadini di Gran Tassonia, accetta non senza qualche esitazione e parte per l'Europa, senza specificare il motivo del suo viaggio a Minni per non metterla in pericolo.
A Tartufaia, capitale di Gran Tassonia, effettivamente i problemi non mancano: inizialmente il vero re tratta con disprezzo il "plebeo" Topolino, con cui ha anche uno scontro fisico, ma alla fine accetta di farsi sostituire perché siano risanate le finanze del regno (seppure con motivazioni puramente egoistiche), e di prendersi una sorta di vacanza dandosi alla bella vita in un altro paese europeo. Inoltre, Topolino deve fare i conti con le insidie del subdolo Duca Serpieri, che complotta contro Re Sorcio per subentrare a lui nel regno, con il prossimo matrimonio previsto con la principessa Filina, che non sa nulla della sostituzione, e infine con una legge particolarmente spietata che commina la pena di morte a chiunque sieda sul trono di Gran Tassonia senza essere il re.
I saggi provvedimenti presi da Topolino - che si guadagna i favori del popolo dimezzando le tasse, e contemporaneamente riducendo fortemente le spese di corte - sembrano dare qualche risultato, ma la situazione si complica ulteriormente quando la stampa scandalistica di tutto il mondo pubblica una foto di Michele in incognito che fa baldoria in una capitale europea. Minni pensa naturalmente che si tratti del suo fidanzato, e parte immediatamente per l'Europa per avere delle spiegazioni; ma anche Serpieri, credendo che lo sconosciuto sia un sosia del re anziché il sovrano in persona, trama di rapirlo per sostituirlo al suo nemico.
Nella capitale Minni riesce a rintracciare quello che crede il suo fidanzato, il quale naturalmente non la riconosce, rendendola ancor più furiosa; ma poco dopo giungono anche gli emissari di Serpieri, che rapiscono il presunto sosia e lo portano in Gran Tassonia presso la residenza del duca. Minni, che ha seguito le tracce dei rapitori, finisce per riuscire a parlare con il prigioniero, che le spiega la situazione. Quando Michele spiega alla topolinese che a Serpieri di essere il vero re, il duca si trova in una posizione ancora più favorevole: infatti può ricattare Topolino, prospettando di rivelare pubblicamente che è un impostore e quindi passibile di condanna a morte, a meno che lui, continuando a fingersi re, non abdichi a favore dello stesso Serpieri.
Nel frattempo Minni riesce a giungere a Tartufaia e a incontrare Topolino, che perdona dopo aver finalmente capito come stanno le cose. Anzi, la topolina è in grado di rivelare ai ministri dove si trova il vero re. La situazione però rimane grave e per di più il matrimonio con Filina è previsto l'indomani. I due topolinesi tentano uno stratagemma, travestendosi da contadini e recandosi al palazzo di Serpieri su un carro di fieno: mente Minni trattiene il duca con vari pretesti, Topolino riesce a far fuggire Michele da una finestra e a farlo montare sul carro, nascondendolo sotto il fieno e poi dandosi alla fuga insieme a Minni.
Il duca non tarda a capire di essere stato turlupinato e insegue i fuggitivi, che affronta in aperta campagna minacciando tutti di morte: ma la polizia di Gran Tassonia, che aveva seguito di nascosto l'operazione condotta da Topolino, dopo aver udito le parole del duca ha abbastanza elementi per accusarlo di lesa maestà e alto tradimento.
Sbrogliata la matassa e reso inoffensivo il nemico, tutto sembra risolversi per il meglio: Michele pare aver capito di aver abusato in passato del suo potere e può avviarsi a sposare Filina e a diventare un sovrano migliore. Resta il fatto che Topolino ha usurpato il trono, e, sia pure per un buon motivo, dovrebbe essere condannato a morte. Nessuno sembra poter far nulla, finché il conte Micragna non rivela di aver sostituito il vero trono con un'imitazione per tutto il tempo in cui Topolino si è finto re: non avendo quindi occupato di fatto il trono, il topo viene sciolto da qualsiasi accusa. Topolino e Minni si congedano dai loro nuovi amici europei e si prendono alcuni giorni di vacanza nel Vecchio Continente prima di tornare a Topolinia.
Personaggi[]
Sono riportati i personaggi principali della vicenda, in ordine di importanza:
- Topolino
- re Sorcio
- conte Micragna
- Minni
- duca Serpieri
- Filina
- duca De Pulcibus
- conte Grifoni
- Otto, Pierre e Sanchez, gli sgerri di Serpieri
- Pippo
- Orazio
- Clarabella
Curiosità[]
- Topolino sosia di Re Sorcio è la storia a strisce quotidiane più lunga di tutti i tempi, comprendendo ben 156 strisce che in origine trovarono spazio nei quotidiani per sei mesi consecutivi.
- La trama della storia fu probabilmente ispirata dai de romanzi Il prigioniero di Zenda e Il principe e il povero e dall'operetta La vedova allegra.
- Nel 1937, anno della creazione della storia e della sua diffusione internazionale, sorsero dei problemi diplomatici con la censura jugoslava (che vietò la sua pubblicazione nel paese), in quanto si pensò che la vicenda di Re Sorcio insidiato dal malvagio cugino Duca Serpieri riflettesse la situazione effettivamente in atto nel paese balcanico (in cui il giovanissimo sovrano Pietro II era sottoposto alla reggenza del cugino di suo padre, il principe Paolo).
- Nel 1951 venne fatto un remake, sulla stessa sceneggiatura, da parte di Bill Wright: Topolino in Gran Tassonia. La trama è pressoché identica, come anche l'impostazione dei disegni, ma presenta delle differenze nei nomi (ad esempio re Sorcio diventa re Michelino). Il remake venne fatto per la necessità di aggiornare lo stile grafico della storia e venne pubblicato su Topolino.
- Negli anni '80 furono pubblicati due sequel della storia di produzione italiana: Topolino e il ritorno di re sorcio (1984) e Topolino in: un ruolo pericoloso (1987).
- Nel 2019, la storia raggiunge il 70° posto nella classifica I.N.D.U.C.K.S., il che la rende una delle migliori storie a strisce mai pubblicata.
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Topolino e il gorilla Spettro | 9 agosto 1937 - 5 febbraio 1938 | Topolino cacciatore di balene |