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  • Topolino e lo zio in ozio
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Topolino e lo zio in ozio (in originale Uncle Gudger; altri titoli italiani, Topolino e lo strano zio Gudger, e Topolino e l'ospizio dello zio, per le edizioni delle sole strisce datate dal 2-12-1954 al 30-12-1954) è una storia di Bill Walsh e Floyd Gottfredson, apparsa per la prima volta sulle strisce quotidiane pubblicate dal 20 settembre al 31 dicembre 1954.

Trama[]

Minni, Tip e Pippo sono tutti fuori città, e Topolino si annoia a morte a dover passare la maggior parte del tempo da solo, finché improvvisamente, rientrando a casa, viene accolto da una scarica di revolverate: un topo anziano, che si presenta come il vecchio zio Balatrone, ha praticamente preso possesso della casa del nipote con i suoi due animali (la capra Evangelina e l'aquila maschio Domingo), e Topolino non può fare altro che accettare gli ospiti, inattesi e a dire il vero non troppo discreti.

I nuovi venuti sconvolgono il quieto vivere di Topolino combinando guai su guai, tanto più che qualche tempo dopo si aggiungono al gruppo il pellerossa Occhio-di-Falco, compagno di lunga data di Balatrone, e temporaneamente perfino una famiglia di alligatori. Tuttavia, quando finalmente Topolino decide di affrontare lo strano zio per chiedergli di andarsene, scopre che Balatrone e compagni hanno organizzato una festa in suo onore, e non ha più il coraggio di metterli alla porta.

Al telefono con Minni, Topolino si lascia sfuggire che non se la sente di abbandonare lo zio perché è vecchio e solo. Dopo aver udito casualmente il contenuto della telefonata, Balatrone si convince di essere un peso per il nipote e decide lui stesso di lasciare la casa con i suoi compagni, lasciando scritto che ha ricevuto un'offerta di lavoro in un circo.

Sinceramente dispiaciuto, il topo va in cerca di Balatrone e lo ritrova, insieme a Occhio-di-Falco, Domingo ed Evangelina, nella Lega degli Esclusi, un centro sociale frequentato da persone sole ed emarginate: la storia del circo era un'invenzione: in realtà, per guadagnarsi l'ospitalità nel centro, l'anziano è costretto a lavare i piatti.

Topolino non intende permettere che lo zio continui questa vita, e si offre di costruire un ospizio in cui possano alloggiare non solo Balatrone e i suoi compagni, ma tutte le persone sole della Lega degli Esclusi. In breve si diffonde la notizia e tutti gli abitanti di Topolinia finiscono per dare il loro contributo volontario alla costruzione dell'istituto; Tip e Tap e i loro amici, Minni, Clarabella, Pippo, Orazio, tutti si impegnano a fare qualcosa, anche se con risultati talvolta non brillantissimi.

Alla fine l'ospizio è consegnato allo zio Balatrone in persona, che però in una crisi di coscienza confessa di non essere affatto lo zio di Topolino: il vero Balatrone era stato un suo compagno d'armi poi scomparso, e lui aveva approfittato per prendere la sua identità. Topolino, però, non ha nessun rancore nei confronti dell'impostore: ormai si è abituato a considerarlo come il suo vero zio, e tutto finisce bene.

Analisi[]

La lunga storia a strisce, pubblicata in più di tre mesi, inizia con un motivo consueto per le storie di Topolino: l'irruzione nella vita del Topo di un personaggio bizzarro e insofferente alle regole, incapace di adeguarsi al mondo tranquillo e regolamentato della città moderna, con inevitabili risvolti comici[1]. Balatrone sembra anzi, da alcuni versi, una ripresa del personaggio - appena abbozzato in strisce di alcuni anni prima - di Albemarle Topi.

Tuttavia, col procedere della storia gli aspetti comici lasciano il passo a temi più seri, in particolare quelli della vecchiaia, dell'emarginazione e dell'abbandono, decisamente insoliti per il mondo Disney: e, affidata soprattutto alla toccante creazione della Lega degli Esclusi, non manca una sottile polemica nei confronti della realtà statunitense degli anni '50, all'apparenza una società benestante e felice, ma dura e spietata con chi non è in grado di raggiungere ricchezza e successo.

Pubblicazioni in Italia[]

La storia è stata edita dieci volte in Italia, talvolta in forma parziale:

  • Albi d'oro 27 - Topolino e lo zio in ozio (1955; solo le strisce datate dal 20-9-1954 all'1-12-1954, e dal 30-12-1954 all'1-1-1955)
  • Topolino 120 (1955; solo le strisce datate dal 2-12-1954 al 30-12-1954)
  • Albi della rosa / Albi di Topolino 279 - Topolino e le banane astrali (1960; solo le strisce datate dal 2-12-1954 al 30-12-1954)
  • Topolino collezione ANAF 55 (1983)
  • Revival Comics (Mondadori/Traverso) 1954 (1984)
  • Il Messaggero 90 - Topolino e lo zio in ozio (1990)
  • Cartonatoni Disney 26 - Topolino - Carosello di avventure (1995)
  • Topomistery 50 (1996)
  • I Grandi Classici Disney 275 (2009; solo le strisce datate dal 2-12-1954 al 30-12-1954)
  • Gli anni d'oro di Topolino 15 - Il cervello del secolo (2010)

Note[]

  1. Nello stesso genere, tipici esempi sono Topolino e il selvaggio Giovedì e la breve Topolino e il bisnonno Albemarle.
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