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  • Topolino e le leggi del buon vicinato
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Topolino e le leggi del buon vicinato è una storia di Bruno Concina e del Comicup Studio, pubblicata per la prima volta sul numero 1783 di Topolino.

Trama[]

Topolino sta aiutando il suo vicino di casa e amico Jones che sta traslocando e deve lasciare Topolinia per Mouse City. Triste per la sua partenza, Topolino vede arrivare la nuova vicina che si scopre essere la famosa attrice Mirella Merilli. Vedendo delle difficoltà nel portare i mobili, Topolini offre il suo aiuto da bravo vicino e fa amicizia con Mirella. L'attrice (che chiede di essere chiamata solo Lella) lo invita a prendere unn tè in giardino spiegando di dover girare un film a Topolinia ed ha deciso stavolta di abitare in una casa normale senza servitù o segretarie in modo da stare più tranquilli.

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Mentre i due si salutano arriva Minni che, presa dalla gelosia nel vedere il suo fidanzato in buoni rapporti con l'attrice, si presenta subito a Mirella e poi porta Topolino in casa per avere delle spiegazioni. Topolino le rassicura che vuole solo dare una mano come ha sempre fatto coi vicini, ma Minni non è molto convinta. Poco dopo Topolino va a farsi una doccia quando sente un rumore dalla casa di Mirella. Corso in vestaglia, la trova ad avere problemi nell'appendere un lampadario e lo sistemano insieme. Minni, che era ritornata per scusarsi per la sua reazione, assiste alla scena dalla sua auto arrabbiandosi ancora di più.

Due giorni dopo Minni riceve la visita di Pippo che non ha trovato Topolino in casa e gli viene risposto di provare dall' "attricetta". Stuzzicata da Pippo sulla sua gelosia, Minni riflette se non stia esagerando e che dovrebbe avere più fiducia in Topolino. Decide di preparare un torta di consolazione, ma quando arriva da Topolino trova sia lui che Pippo intenti ad aiutare Mirella a stendere il bucato. Minni getta allora la torta in faccia al fidanzato che successivamente le telefona per invitarla a ragionare e provare a fare amicizia con Mirella così da convincersi che non ha nulla da temere.

Qualche giorno dopo, Minni viene a sapere da Clarabella delle voci che girano sull'infatuazione di Topolino per l'attrice. Minni rigetta simili insinuazioni avendo appurato che Mirella è una brava ragazza e la invita a farle visita con una torta che ha preparato. Quando le due arrivano alla casa, trovano Topolino e Pippo intenti a sistemarle persino l'auto e si ripete la scena della torta in faccia. Clarabella si reca al commissariato per chiedere a Basettoni e Manetta di affidare a Topolino qualche caso difficile per allontanarlo da Mirella, ma la situazione in città è tranquilla.

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Più tardi Minni si rifà il look con trucco pesante, parrucca e tacchi alti nel tentativo di sembrare una vamp e riconquistare Topolino. Prima però decide di avere un colloquio da sola con Mirella. Ma quando entra in casa si trova ad avere dei problemi col nuovo look rendendosi ridicola e si sfoga con l'attrice accusandola di volerle rubare il fidanzato e si dichiara sconfitta in lacrime. Mirella la invita a prendere un tè per calmarla e, rendendosi conto che Topolino forse si è un pò innamorato di lei, la rassicura che sistemerà tutto. Così, quando Topolino e Pippo tornano dopo aver fatto la spesa, Mirella comincia a comportarsi in maniera sgarbata ed a trattarli come schiavetti. Pippo si arrabbia subito e torna a casa mentre Topolino è più restio e continua a svolgere ogni lavoretto assegnato finendo per perdere la pazienza solo quando l'attrice lo invita a venire ad un party vestito da suo maggiordomo. Topolino torna a casa furioso mentre una Mirella in lacrime chiama Minni per avvisarla del successo e decide di traslocare per il bene di tutti.

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Il giorno dopo, Topolino assiste al trasloco di Mirella ma non può andare ad aiutarla stavolta. L'attrice però si presenta a casa sua chiedendo di salutare Minni e con un regalo per lui in ringraziamento per tutto l'aiuto che le ha dato. Mirella aggiunge che non è un regalo d'addio, ma di arriverderci e che non ha venduto la villa perchè "le piaceva troppo". I due così si salutano in amicizia.

Pubblicazioni italiane[]

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