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  • Topolino e le bizzarrie di Neoville
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Topolino e le bizzarrie di Neoville è una storia scritta da Casty e disegnata da Massimo De Vita, uscita per la prima volta in Italia il 18 Novembre 2003, su Topolino 2503. Si tratta della seconda storia realizzata dall'autore Casty.

Trama[]

Topolino e Pippo si dirigono a Neoville, un piccolo nuovo borgo sorto vicino la periferia di Topolinia, per aiutare l'amico ingegnere Archie Bolt che è stato derubato del suo garage. Non sanno però di essere spiati da qualcuno. Al loro arrivo vengono subito accolti dall'amico ingegnere che li porta subito sul luogo del crimine dove effettivamente Topolino e Pippo costatano che l'intero garage, tranne l'auto, è sparito. Sul luogo del crimine c'è solo un cacciavite che riporta ai nomi dei due tipi che giorni fa hanno montato il garage. Accanto intanto un'altro garage sta scomparendo ma stavolta Topolino coglie i criminali sul fatto. Dopo aver chiamato lo sceriffo della città, che però lascia continuare i tipi a smontare tutto, i tre vanno via convinti di aver risolto il caso.

Alla pizzeria, dove i tre si fermano per festeggiare, Topolino inizia a notare alcune stranezze poiché gli viene spiegato dal proprietario del locale che qui sono i clienti che portano la pizza. Di ritorno verso casa di Archie l'ingegnere spiega che Neoville è in realtà un pasticcio urbanistico poiché il progetto che aveva in mente lui e di cui tutti i giornali parlano bene non coincide davvero con ciò che accade in città che soffre di numerosi problemi. Una volta a casa i tre colgono altri due ladri sul fatto pronti a rubare dei mobili. Prontamente chiamano lo sceriffo, che nel frattempo sta venendo derubato pure lui, non muove un dito in loro aiuto riagganciando il telefono.

Cosi Topolino e Pippo decidono di seguire i due criminali fino alla segherie dove una volta arrivati si accorgono che il camion entrato pieno di mobili è uscito con un carico di tronchi. Poco dopo uno strano folletto li avvisa di lasciare la città ma Topolino e Pippo sono costretti a riportarsi l'auto a spinta poiché lo stesso folletto ruba loro lo spinterogeno dell'auto. Il mattino dopo i due notano che al posto del grosso parcheggio che hanno notato quando sono arrivati adesso vi è un enorme parco e che tutto sembra andare alla rovescia. Si informano cosi con lo sceriffo che li manda da un dottore che a sua volta li manda da un'altro dottore che li rinchiude in una cella dove all'interno vi è già Archie.

L'ingegnere conferma l'ipotesi di Topolino che tutto scorre al contrario quando lo strano folletto appare loro nominando una certa fluffa per poi andare via di nuovo. I tre vengono fortunatamente liberati per errore e una volta fuori iniziano a inseguire quello strano folletto. Finalmente davanti al folletto i tre chiedono qualche spiegazione. Il tipo dice di chiamarsi Timbergalf e si presenta loro come un guardiano della natura col compito di intervenire quando l'uomo esagera. Un mese fa quando Timbergalf iniziò a vedere il bosco fatto a pezzi per lasciar spazio alla cittadina di Neoville decise di intervenire. Non avendo modo di poter fermare le ruspe coi suoi poteri decise quindi di rinchiudere tutti in una fluffa, una bolla di tempo che scorre al contrario, in modo che le cose fossero state rimesse a suo posto dagli uomini senza accorgersene.

Timbergalf spiega anche che la bolla ha effetto solo su chi era già dentro al momento della sua creazione. I tre, dopo aver sentito la storia, promettono di non interferire nel lavoro del guardiano della natura lasciando cosi che in pochi giorni il bosco ritorni a com'era un tempo e Archi cancella inoltre i progetti di Neoville dal suo computer. Col ritorno degli animali nel bosco ormai ripristinato il guardiano può ritenere la sua missione compiuta e andare via e anche Pippo, Topolino e Archie fanno ritorno a Topolinia ammirando il bellissimo bosco pieno di vita.

Analisi[]

La storia tratta il tema dell'ecologia, tuttavia, a differenza di molte altre vicende a sfondo ambientalista, esso non occupa una posizione centrale durante la narrazione ma è rivelato solo nel finale. Per quasi tutta la durata della storia chi legge assiste ad un mistero ignorando dove l'autore sarebbe andato a parare e viene colto di sorpresa.

Pubblicazioni[]

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