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  • Topolino e la deriva U-Cronica
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Topolino e la deriva U-Cronica è una storia della Macchina del tempo scritta da Alessandro Sisti e uscita in quattro puntate dal Topolino 2674 al 2677. Ogni episodio ha visto l'apporto di un disegnatore diverso: Giorgio Cavazzano, Giuseppe Dalla Santa, Marco Gervasio e Marco Mazzarello.

Trama[]

Primo episodio[]

Topolino e Pippo sono in missione con la Macchina del tempo nel Giurassico per raccogliere informazioni sui dinosauri; non essendo ancora comparsi gli esseri umani, Topolino si crede al riparo dalle interferenze, ma non è così: Pippo ha portato con sé un nuovissimo videocellulare, vinto ad un concorso, che all'improvviso inizia a suonare. Pippo risponde e rimane deluso perché il chiamante cercava un tal Grunto, ma Topolino è ben più preoccupato: come può un cellulare funzionare nel Giurassico? Pippo avvista anche nuvolette di fumo che presuppongono del fuoco, anch'esso ben lontano dall'essere scoperto. I due si mettono alla ricerca e trovano una tenda accessoriatissima con attrezzature all'avanguardia. Topolino si avvicina e rimane prigioniero a mezz'aria in una sorta di trappola elettrica. Sopraggiunge a liberarlo un individuo in uniforme spaziale che lo crede un membro della squadra di salvataggio: non è ancora tempo di spiegazioni però, perché un minaccioso tirannosauro arriva ruggendo. Il nuovo personaggio, il Grunto a cui era diretta la chiamata giunta a Pippo, allora aziona uno dei suoi congegni e il bestione si allontana, disgustato dall'odore di Topolino.

Spiegazioni

Il congegno è l'Alteratore Improbabilistico, che capovolge le probabilità del verificarsi di un evento. In quel momento arriva Pippo, accompagnato da un altro individuo con la medesima uniforme del primo. Pippo ha richiamato il numero rimasto in memoria e si è presentato Zwilpo. È il momento dei chiarimenti: anche Grunto e Zwilpo sono viaggiatori nel tempo, provenienti da un'epoca futura e più progredita. A causa di un terremoto hanno perso l'appuntamento con la loro macchina del tempo, guidata da Tekko, e stanno aspettando i soccorsi da due settimane. Ma poiché non s'è visto ancora nessuno, i due chiedono di rientrare con Topolino e Pippo, nella speranza che si trovi la maniera di riportarli nel loro futuro. Tornano quindi tutti a Topolinia, ma Zapotec dice che la macchina non può viaggiare nel futuro; Topolino obietta che basterà riportarli nel passato al momento dell'appuntamento, ma nel frattempo la macchina inizia a dare segnali di gravi malfunzionamenti: è come se, spiega Marlin, «due flussi temporali diversi si sovrapponessero… e il passato stia cambiando lungo un'onda che risale dalle profondità più remote». Zapotec però minimizza il rischio e dopo una discussione i crononauti decidono di tentare ugualmente il viaggio, nonostante Marlin sia dubbioso. Così i quattro partono per il Giurassico e arrivano in orario all'appuntamento con Tekko, che già brontola non vedendo i compagni. Tutto sembra destinato al lieto fine: Grunto e Zwilpo ripartono sulla loro macchina del tempo, mentre Topolino e Pippo si fermano ancora un po' a giocare coi piccoli dinosauri e dodici ore dopo attraversano la finestra temporale per il XXI secolo ma, anziché uscire nei sotterranei del Museo di Storia e Archeologia, si ritrovano in un ambiente sconosciuto, in una città sconosciuta (Dinopolinia la Prima Città), alla presenza di due sosia di Zapotec e Marlin che però non danno segno di riconoscerli e li ricacciano dentro la macchina del tempo perché 'i padroni' non li vedano.

Servilismo

E li rispediscono al punto d'origine, millennio più, millennio meno… Appena partiti Topolino e Pippo, arrivano le parole fuoricampo di uno di tali padroni che vuole conoscere i suoi progenitori con la macchina del tempo e i simil-Marlin e Zapotec si sprofondano in inchini e complimenti.

Secondo episodio[]

Nuovischiavi

Topolino e Pippo atterrano su un carro di frutta e vengono immediatamente circondati da dinosauri armati e parlanti, che hanno schiavizzato la razza umana, facendole svolgere i lavori più pesanti e tenendola allo stadio evolutivo pre-linguistico. Topolino comprende di essere finito in un'ucronia e la definisce, perché Pippo comprenda, «una sequenza temporale che non è mai esistita» e comprende anche che tale alterazione potrebbe essere legata al loro precedente viaggio nel Giurassico: forse vi è stato dimenticato qualche oggetto moderno, ma il videocellulare di Pippo c’è ancora, quindi deve trattarsi d'altro.

I due vengono fatti prigionieri e portati entro un recinto, nel quale si trovano anche alcuni umani; questi sono attirati dagli abiti dei nuovi arrivati, li scambiano con i loro e li indossano, senza capire tuttavia la funzione degli indumenti e si mettono il berretto di Pippo sul naso e una sua scarpa in testa.

Un dinosauro viene a portare Topolino e Pippo dal Custode del Sapere, che si stupisce molto di trovarli intelligenti e in grado di articolare il linguaggio; chiede la loro storia, ma resta perplesso e incredulo al racconto: non ritiene possibile che si viaggi nel futuro e soprattutto che in esso la specie dominante sia quella umana e non i dinosauri. Inoltre Topolinia non esiste, esiste Dinopolinia, il resto sono solo villaggi.

Grex

In quel momento scatta l'allarme: i cavernicoli all'esterno tentano la solita incursione in città e le guardie sono chiamate alla difesa; restati soli con una di esse, Topolino e Pippo vengono avvicinati da un dinosauro cortese ed elegante, che vuole conoscerli meglio, ma si spaventa e fugge quando Pippo estrae il suo cellulare per riprenderlo con la videocamera. Poi i due crononauti vengono imprigionati in una torretta, senza apparente via di scampo. Ma è proprio il dinosauro gentile, Grex, che li aiuta ad evadere per capire qualcosa in più di loro. Pippo nomina accidentalmente Zapotec e Marlin e Grex si infuria: i due professori di Topolinia sono nell'ucronia suoi servi, addetti alla macchina del tempo, che hanno evidentemente tramato - così pensa - contro i dinosauri con la complicità dei prigionieri. Quindi è Grex il ‘padrone’ che nel XXI secolo ha come servi Marlin e Zapotec e si è fatto trasportare da loro nel passato per conoscere i progenitori!

La furia di Grex però dura poco: all'improvviso piomba sulla torretta, facendola crollare, la macchina del tempo di Grunto, Zwilpo e Tekko: rientrati nella loro epoca, hanno trovato anche lì dinosauri a detenere i poteri e sono fuggiti grazie all'Alteratore Improbabilistico. Ora, recuperati gli amici per mezzo del segnale emesso dal cellulare di Pippo, ripartono per cercare di far tornare il presente di ciascuno com'era prima dei viaggi. Nessuno bada a loro perché intanto a Dinopolinia è scoppiata una sorta di guerra civile tra i sauri e gli umani, ma la fuga non è facile comunque: la macchina, sovraccarica, sta precipitando fuori dalla corrente temporale e Tekko non sa dove possa dirigersi.

Terzo episodio[]

La macchina atterra dopo vari rimbalzi in un folto bosco: Dinopolinia non c’è più, forse grazie alla rivolta degli umani cavernicoli, e l'anno di arrivo, segnalato dalle apparecchiature di bordo, è il 45 a. C. Topolino si tranquillizza: a quell'epoca, dove ora sorge Topolinia ci potevano essere solamente alcune tribù di pacifici pellirosse; infatti i pellirosse compaiono, ma sono tutt'altro che pacifici; imprigionano i cinque e li portano al capo tribù, felicissimo perché ora potrà costringere «gli altri visi pallidi» a venire a patti. Topolino cerca allora di spiegare che nulla hanno a che fare con gli altri visi pallidi e per convincere il capo chiede a Pippo di far partire varie suonerie del suo cellulare: certamente gli altri non posseggono niente di simile. I pellirosse pensano a una magia e si convincono; il capo spiega poi che avrebbe voluto barattare con loro la propria figlia, Luna Che Sorride Sulle Colline In Primavera, rapita dai visi pallidi che vogliono costringere la tribù alla resa. I pellirosse avevano anche rubato qualche divisa dei nemici per introdursi di nascosto nel loro accampamento, ma erano troppo riconoscibili anche con i diversi costumi. Però i nuovi arrivati potrebbero essere più credibili con quel travestimento e il capo fa portare le uniformi dei rivali: sono corazze, elmi, scudi e lance da legionari romani!

Legionari!

I crononauti si travestono e si avvicinano di nascosto al fortino avversario, ma le sorprese non sono finite: passa infatti un soldato romano accompagnato da un dinosauro e il capo spiega che gli «uomini-lucertola» abitano quei luoghi da sempre e un tempo ne erano i dominatori; poi, grazie a una ribellione, gli antenati umani si liberarono dalla schiavitù, ma i dinosauri non scomparvero, anzi, si allearono con gli invasori non appena questi giunsero.

Topolino e amici esitano, ma Pippo ricorda loro che la fanciulla è ancora prigioniera e la compagnia si convince ad entrare nell'accampamento. Una volta entrati, individuano subito la prigione di Luna Che Sorride etc..: da una tenda volano stoviglie e cibarie insieme con calorose proteste per la qualità del rancio. I soldati non ne possono più dei capricci di Luna, che infatti accoglie anche Topolino con un lancio di oggetti. La bizzosa fanciulla alla fine viene tranquillizzata e, in mezzo ai falsi legionari, si avvia all'uscita. Ma il trucco è presto scoperto da un dinosauro e il gruppetto sarebbe catturato se Grunto non azionasse a tempo l'Alteratore Improbabilistico rendendo possibile la fuga. Anche questo però non serve perché a fermare i fuggiaschi si presentano addirittura Giulio Cesare e Bruto: la confusione storica è totale.

Iuliuscaesar

In un primo momento, anche a causa delle solite ingenuità di Pippo, i crononauti vengono creduti dei cospiratori, ma Topolino rivela chi sia in realtà il capo della congiura: è Bruto, che si tradisce e viene arrestato mentre Cesare promette una ricompensa ai sui salvatori. Topolino e gli amici tornano quindi alla tribù con Luna riscattata e un messaggio di invito alla pace da parte di Cesare.

Ancora una volta tutto sembrerebbe dirigersi nella giusta direzione, invece presso la macchina del tempo gli amici trovano Grex, che ha viaggiato con loro nascondendosi sotto la macchina e ha continuato a sorvegliarli; è ancora lui il dinosauro che ha dato l'avviso della loro presenza tra i romani. Vuole evitare l'alterazione del futuro dal quale proviene, dove i dinosauri sono la specie dominante, e quindi deve fermare i viaggi alteranti dei crononauti. Purtroppo l'Alteratore Improbabilistico di Grunto è stato distrutto da un romano e gli altri non sono alla portata; allora Topolino, con Pippo, cerca di disarmare e immobilizzare Grex ma, così facendo. preme un pulsante del collare del dinosauro e Grex, Topolino e Pippo svaniscono sotto gli occhi degli altri.

Quarto episodio[]

Nelwest

Topolino, Pippo e Grex finiscono a Topolinia Town, nel Vecchio West: il pulsante che Topolino ha premuto è quello di una macchina del tempo d'emergenza, che Grex porta con sé non fidandosi degli «svaporati» Marlin e Zapotec. I tre iniziano a discutere e lo sceriffo, sopraggiunto, li invita alla calma. Grex se ne va da solo mentre Topolino e Pippo cercano abiti nuovi in sostituzione dei costumi da legionari romani. Sanno anche di dover ritrovare Grunto, Zwilpo e Tekko, senza i quali non potrebbero tornare al loro tempo. Scoprono poi, con loro rammarico, che pure nel West ci sono dinosauri intelligenti e nel saloon si raccolgono creature di ogni forma: sono tutti alieni sbarcati da tempo. Fortunatamente nel locale ci sono anche Grunto e Zwilpo, sempre guidati dal cellulare acceso di Pippo. Tutto ciò che sa succedendo è un insieme di troppi avvenimenti improbabili; Topolino comincia a sospettarne la causa e chiede a Zwilpo dove sia finito il suo Alteratore Improbabilistico. Zwilpo spiega di averlo usato, dopo alcune modifiche, per accelerare l'arrivo della squadra di soccorso: quasi immediatamente sono comparsi Topolino e Pippo e l'Acceleratore è stato dimenticato acceso nel Giurassico, determinando la serie di accadimenti inverosimili. Ora è necessario spegnerlo perché tutto possa tornare come prima. Supponendo che il punto di partenza e arrivo sia sempre il medesimo, gli amici cominciano a scavare nel mezzo di Topolinia Town, col pretesto di cercare l'oro. Dopo molte palate, trovano il congegno e Zwilpo sta per spegnerlo quando arriva Grex armato, che ha ascoltato tutti i loro discorsi e non vuole che l'Alteratore venga spento perché diversamente l dinosauri sparirebbero. Ma anche lui viene fermato da due banditi che vogliono l'oro e, non trovandone, si concentrano sull'Alteratore e lo spengono. Poi se ne vanno, promettendo di tornare dopo qualche tempo a vedere di far qualche bottino. Lo spegnimento del congegno però ne blocca solo gli sviluppi futuri: bisogna tornare nel passato e spegnerlo anche allora per far ritornare il mondo com'era. Grex vuole evitarlo e parte con la macchina del tempo di Grunto, l'unica esistente oltre a quella di Dinopolinia: potrà così tornare nel passato e ristabilire la civiltà prima dei dinosauri, quella in cui sono padroni assoluti.

Anche ora le speranze sembrano svanite, ma Topolino ha un'idea: riaggiustare l'Acceleratore di Zwilpo.

Centauriano

L'apparecchio non si riavvia e nuovamente gli amici si sentono persi, quando arriva un alieno con un carretto che vende macchine del tempo alfacentauriane. Topolino propone un baratto: l'acceleratore per una macchina e dopo qualche trattativa e l'insperata comparsa di una bevanda (un Phuzzz) desiderata dal centauriano, l'affare è fatto e i cinque partono con la minuscola macchina. Si ritrovano nel Giurassico e spengono l'Acceleratore, poi tornano ciascuno nella propria epoca stando attenti a non lasciare alcun congegno a disposizione dei dinosauri. Topolino e Pippo arrivano a Topolinia e vi trovano i soliti Marlin e Zapotec. Ma c'è ancora del lavoro da svolgere: Pippo ha dimenticato il cellulare nel Giurassico e sarà necessario tornare subito a riprenderlo, prima che succeda di nuovo l'immane pasticcio dal quale sono appena scampati.

Analisi e riferimenti[]

La storia è piuttosto complessa e articolata poiché sviluppa non uno, ma una serie di paradossi temporali, frequenti nelle storie della Macchina del tempo, ma raramente così incardinati uno nell'altro. È proprio questa complessità che genera gli effetti comici più evidenti, in una miscellanea di tempi, situazioni e personaggi distanti tra loro millenni se non ere geologiche.

La storia non ha al suo attivo molte pagine critiche: si segnalano però alcune interessanti osservazioni di Maximilian sul Papersera, tra cui l’indicazione in di un congegno simile all’alteratore improbabilistico in una storia di Super Pippo.[1]Inoltre in un'intervista a Sisti, viene proposta una possibile analogia con la storia di PK Gli argini del tempo, analogia che Sisti non respinge del tutto.[2]

Anche il concetto di ucronia è complesso e nella storia non viene approfondito per evitare appesantimenti a una narrazione già ricca. Il termine ucronia, coniato su modello di utopia, deriva dal greco antico ed è composto dalla particella negativa ou e da chronos, tempo; se l’utopia è una condizione sociale o politica al di fuori della storia, senza luogo (topos), inesistente e in genere auspicabile, l'ucronia può riferirsi a fatti e situazioni storiche, ma collocate in un tempo che non è il loro oppure sviluppatesi con esiti opposti a quelli storici.[3]

Curiosità[]

Macchinagadget
  • A ciascuna delle uscite era abbinata una parte del modellino in plastica della Macchina del tempo, con tre statuette di Topolino nelle vesti di un cavernicolo, un legionario romano e un cow-boy, come compare anche nelle storie.
  • Nel 2007, anno di uscita della storia, il telefonino di Pippo con le sue funzioni era ancora, se non una rarità, certo molto meno diffuso di quanto lo sia oggi.
  • Giulio Cesare fa molte comparse nelle storie Disney e le sue caratterizzazioni sono quasi sempre le stesse: allampanato, serio, coronato d'alloro.
  • Grex in latino significa gregge, ma in questo caso è probabile la derivazione da "T. Rex".
Barintergalattico
  • Il bar intergalattico dell'ultimo episodio è una citazione dal quarto film di Guerre stellari (per Pippo Guerre spaziali), Una nuova speranza.

Pubblicazioni italiane[]

Topolino 2674 – 2677 (2007)


Note[]

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