- Topolino e la biblioteca infinita
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- "Passavo per cercare un libro e... – hai trovato guai. – Curiosamente, mi succede spesso."
- ―Topolino e Jorge
Topolino e la biblioteca infinita è una storia scritta da Pietro Zemelo, disegnata da Luca Usai e apparsa per la prima volta su Topolino 3208 il 17 maggio 2017.
E' è una parodia del racconto La biblioteca di Babele di Jorge Luis Borges. La storia è divisa in cinque capitoli.
Trama[]
La lista[]
Un pacifico libraio, Jorge (allusione all’autore del racconto, Jorge Luis Borges) è stato preso prigioniero da una banda di tre criminali, guidata da Armandez. Questi, che sembra nutrire una particolare avversione per i libri, obbliga Jorge a consegnargli una lista custodita nella sua cassaforte, poi ordina ai suoi uomini di devastare il negozio. Jorge è salvato dall’arrivo di Topolino, suo cliente abituale.
I libri bianchi[]
Jorge spiega a Topolino che l’irruzione di Armandez è legata ai libri bianchi, così chiamati dalla loro copertina, che contengono a volte caratteri alla rinfusa, a volte classici della letteratura, ma con delle varianti. Essi provengono dalla biblioteca infinita, situata in un’altra dimensione, che conserva tutti i libri possibili. Nel nostro universo, i libri bianchi sono custoditi dal Phoenix Club, che cerca di renderne possibile l’accesso solo alle persone degne e in cerca di conoscenza. Sopraggiunge Eta Beta, che mette a disposizione la sua astronave per le indagini sul mistero.
Il diario[]
Seguendo alcune annotazioni trovate sui libri, in forma di anagrammi, Topolino, Jorge e Eta Beta si recano alla biblioteca di Vancouver. Lì, Jorge trova, nascosto, nella sezione dedicata a Jules Verne, un diario che contiene una rappresentazione della biblioteca infinita e l’immagine dei suoi guardiani (simili a Eta Beta, anche se più alti). Anche Armandez, però, minacciando il presidente del Phoenix Club, ha scoperto dove si trova il diario. All’uscita della biblioteca, i tre investigatori trovano ad attenderli gli uomini del criminale. Mentre Jorge e Eta Beta riescono a fuggire sull’astronave, Topolino cade nelle mani della banda e, per liberarsi, è costretto a lasciare nelle loro mani il diario, con l’indicazione delle prossime mete: New York e Washington.
Unendo i puntini[]
A New York, Jorge confessa ad Eta Beta di essere stato, in gioventù, un complice di Armandez. Una notte, durante un colpo, i due scoprirono casualmente un portale per la biblioteca infinita; dopo aver vagato per qualche giorno fra gli scaffali, furono scoperti dai guardiani e rimandati indietro. Armandez, però, ebbe il tempo di leggere su un libro qualcosa che lo sconvolse e da allora è ossessionato dal desiderio di ritornare alla biblioteca.
Intanto, Topolino ha raggiunto, in aereo, Washington, dove indaga per suo conto alla Biblioteca del Congresso. Trova, sempre nella sezione dedicata a Jules Verne, quella che sembra una sfilza di caotiche annotazioni di viaggio ma che, ben interpretata, nasconde un codice numerico, 5468. Topolino, prima di avere il tempo per informare col telefonino Eta Beta della sua scoperta, è stordito da uno degli uomini di Armandez.
La biblioteca infinita[]
Topolino si risveglia nella libreria di Jorge, assieme al libraio e ad Eta Beta, anch’essi prigionieri di Armandez. Il bandito, servendosi del codice scoperto da Topolino e della lista rubata a Jorge, mette su uno scaffale tredici classici della letteratura secondo un ordine determinato e apre così il portale per la biblioteca infinita.
Banditi e prigionieri entrano nella dimensione parallela che, come quella descritta da Borges, ha l’aspetto di una serie interminabile di scaffali, disposti per esagoni. Arrivano i guardiani, che liberano i prigionieri e spiegano la natura della biblioteca. Essa sarà fondata nell’anno 5000 e contiene tutti i libri possibili: per la maggior parte, sono privi di senso, ma quelli che descrivono una realtà oggettiva si riconoscono perché toccandoli diventano rossi.
Armandez spiega allora perché il libro letto a caso lo abbia tanto assillato: in esso era descritta nei dettagli la sua carriera criminale. I guardiani lo ammoniscono che quel volume era solo uno dei tanti possibili, e che la responsabilità delle sue azioni malvage resta solo sua; tuttavia, vedendolo fermo più che mai nella sua ossessione, decidono di lasciarlo nella biblioteca, alla ricerca del libro, che potrebbe durare in eterno. Topolino, Eta Beta, Jorge e i due complici di Armandez sono rimandati nel nostro universo. Jorge confida a Topolino che è stato proprio l’amore per i libri e per le storie a salvarlo dal destino di Armandez.
Nell’ultima tavola, si vede come anche l’avventura appena conclusa sia una delle infinite storie custodite nella biblioteca.