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  • Topolino e il tesoro dei Caraibi
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Topolino e il tesoro dei Caraibi è una storia in due parti di Osvaldo Pavese e Sergio Asteriti, pubblicata per la prima volta sui numeri 1584 e 1585 di Topolino.

Trama[]

Prima parte[]

Su una spiaggia della Florida, Topolino legge a Minni e Topolino di un fatto storico. Nel 1622 una tempesta colpì due vascelli spagnoli, l'Atocha e la Santa Rita. L'Atocha trasportava un tesoro in lingotti d'oro da portare in Spagna e naufragò proprio vicino a dove si trovano adesso, ma nessuno l'ha mai trovata. Topolino comincia a leggere la storia dall'inizio.

Topo 1584 - 131

Al porto di Cartagena, nei Caraibi, viene caricato sull'Atocha e la Santa Rita il carico di oro e argento destinato alla corona spagnola. Sulla Santa Rita salgono anche dei passeggeri tra cui due giovani fidanzati, Topolino e Minni. Topolino vede il nostromo Gambadilegno prendersela con un indigeno, colpevole di avergli fatto cadere un lingotto sul piede, buttandolo in acqua. Il topo si getta in mare e salvarlo e l'indigeno, presentandosi come Xato, promette di non dimenticare il suo gesto. Infine l'ufficiale Pippo comunica al capitano che l'Atocha ha caricato tutto. Così la nave salpa, scortata dal Santa Rita ed altre navi col compito di difenderla dai pirati.

Topo 1584 - 138

Più tardi, Topolino e Minni stanno osservano il panorama quando vedono un piccione uscire dalla nave. Topolino scopre che è stato Gambadilegno a liberarlo e questi dice che è uno dei suoi animali da compagnia scappatogli. Verso sera, i passeggeri pranzano col capitano e gli ufficiali. Gambadilegno, addetto alla cucina, ne approfitta per mettere del sonnifero nell'acqua. Così tutti cominciano a sentirsi assonnati e Gambadilegno offre la timoniere di sostituirlo mentre va a dormire. Approfittando della nebbia, cambia la rotta del Santa Rita separandola dal resto della flotta.

Topo 1584 - 147

Il mattino dopo la vedetta dà l'allarme avvertendo tutti che la nave è isolata in una zona di bonaccia. Gambadilegno finge di essersi addormentato al comando del timone, ma Topolino non gli crede e capisce che ha somministrato del sonnifero. Il topo riferisce al capitano del piccione viaggiatore e scopre che è stato usato per segnalare la loro posizione. Ma ormai è tardi; una cannonata annuncia l'arrivo dei pirati e Gambadilegno si tuffa a raggiungerli. Inoltre il traditore ha bagnato i precedenza i barili con la polvere da sparo rendendo impossibile difendersi. I pirati cominciano ad arrivare con le lance, ma fortunatamente Pippo era seduto su un barile rimasto asciutto e Topolino ha un idea. Carica così il cannone con degli arpioni ed affonda le lance costringendo i pirati alla ritirata.

Col calare della sera, Topolino elabora un piano per la fuga. Dopo aver creata una zattera rudimentale, lega ad essa due lampioni e fa spegnere i fanali della nave. Scesi con la lancia, Topolino e Pippo trainano la zattera lontano dalla nave. La Santa Rita così può allontanarsi senza che i pirati, ingannati dalla zattera, se ne accorgano.

Topo 1584 - 153

Il mattino dopo, la Santa Rita torna in una zona di vento. Qualche ora dopo però, la nave incappa in una tempesta ed avvista l'Atocha che è stata trascinata lontano dalla flotta dal vento. Le due navi si scontrano ed il capitano dà ordine a tutti di abbandonare la nave. I naufraghi si rifuagiano su un isolotto vicino e vedono le navi affondare. Il mattino dopo, riparata una lancia, Topolino, Minni e Pippo prendono il largo per cercare aiuto.

Seconda parte[]

Topolino, Minni e Pippo vengono raccolti da una nave e raccontano al capitano del naufragio della Santa Rita sulle Cayos del Marquez e dei sopravvissuti sull'isola in attesa di aiuto.

La nave è in rotta verso l'Avana dove chiederà aiuto al governatore. Ma quando sbarcano e raccontano la notizia alle guardie queste arrestano Topolino. Condotto al palazzo di giustizia, il topo scopre di essere stato accusato da un marinaio superstite di essere complice dei pirati ed aver fatto affondare la Santa Rita per rubare il carico d'oro. Intanto Minni, grazie a sua cugina che è moglie del governatore, riesce a parlare con quest'ultimo professando l'innocenza del fidanzato. L'unico che potrebbe salvarlo è la testimonianza del capitano della Santa Rita ed il governatore manda una nave a cercarlo tra le isole della Florida.

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Qualche tempo dopo, si tiene processo ed il marinaio che accusa Topolino si rivela essere Gambadilegno che naturalmente ha incolpato il topo degli atti commessi invece da lui. Fortunatamente arriva il capitano della Santa Rita, salvato qualche giorno prima, che racconta cosa è davvero successo. Gambadilegno scappa tra i tetti e Topolino, presa una spada, lo insegue. I due si affrontano in duello finché il traditore non viene buttato in mare per poi scomparire.

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Giorni dopo, il governatore affida a Topolino il compito di recuperare il tesoro della Santa Rita e dell'Atocha e mette a disposizione il suo fido capitano Nunez Melian. Topolino e Melian cominciano a studiare un piano di recupero rendendosi conto che le navi sono troppo in profondità. Ispirato però da Pippo, che cattura una vespa con un bicchiere tenendola viva anche se dentro l'acqua, Topolino ha un idea ovvero realizzare una campana da usare per le immersioni grazie alla sacca d'aria che rimane nella parte superiore. Viene così realizzata una campana subacquea in bronzo e caricata sul San Cristobal. La ciurma è pronta a salpare per recuperare il tesoro, ignari che Gambadilegno sia vivo e li stia spiando.

Topo 1585 - 158

Dopo qualche giorno di navigazione, il San Cristobal arriva alle Cayos del Marquez. Topolino testa la campana subacquea e riesce a trovare il relitto del Santa Rita. Dato che è troppa vicina agli scogli, viene fatta scendere una chiatta con la campana e Topolino si cala di nuovo cominciando a recuperare il tesoro. Dopo aver finito, Topolino, Pippo e Melian tornano sulla nave trovando però Gambadilegno che nel frattempo l'ha conquistata insieme ai pirati e preso Minni in ostaggio col programma di partire il giorno dopo. I tre vengono così rinchiusi nella cambusa. Durante la notte, Topolino riesce a scappare da un portellone e nuota fino ad una isola vicina.

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Il mattino dopo però viene catturato da un gruppo di indigeni che lo portano dal loro capo. Fortunatamente questi si rivela Xato, l'indigeno salvato da Topolino che spiega che si era imbarcato clandestinamente sul Santa Rita per tornare dal suo popolo. Memore del suo debito, Xato offre al topo il suo aiuto. Intanto Gambadilegno fa sbarcare i prigionieri ma, prima che possa tornare sula nave, viene fermato da Topolino e dagli indigeni che catturano lui ed il resto dei pirati. Salutati i loro amici, il San Cristobal riprende il mare col tesoro ed i pirati prigionieri.

Topolino conclude la storia e Pippo chiede cosa ne è stato del tesoro dell'Atocha. Topolino spiega che non è mai stata ritrovata. Poco dopo, Pippo si tuffa in mare e sbatte contro qualcosa. Topolino e Pippo scoprono così una cassa piene di monete appartenente all'Atocha. Il pippide decide però di ributtarlo in mare perché nessuno crederebbe a come ha trovato il tesoro.

Pubblicazioni italiane[]

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