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  • Topolino e il ritorno dell'artiglio magnetico
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Topolino e il ritorno dell’artiglio magnetico è una storia, scritta da Guido Martina, disegnata da Giulio Chierchini  e apparsa per la prima volta in tre puntate su Topolino 212-213 dal 10 giugno al 10 luglio 1959. È il seguito di Topolino e il misterioso "S" flagello dei mari e vede il ritorno in scena del perfido pirata Orango, a più di vent'anni dalla sua prima apparizione.

Trama[]

Prima puntata[]

Topolino e Pippo visitano, al museo del crimine di Topolinia, la riproduzione in plastica dell’Artiglio Magnetico, il sottomarino di Orango, con a bordo un manichino del moderno pirata. Topolino rievoca la sua antica avventura e aggiunge che, da allora, Orango è detenuto in un carcere di massima sicurezza, impossibilitato a comunicare con l’esterno, e occupa il tempo con la fabbricazione di canestri in vimini.

I due amici partono poi per un campeggio assieme a Minni. Per strada, passano vicino al penitenziario di Orango e raccolgono un cesto fabbricato dai detenuti e caduto da un furgone. I tre trascorrono al campeggio alcuni giorni tranquilli, nonostante il maltempo, finché la radio non annuncia l’evasione di Orango.

Il criminale è stato liberato da due complici, che si sono serviti di un’invenzione, il vento magnetico, in grado di scardinare le porte d’acciaio e di far svenire chi indossi oggetti di metallo. Il direttore della prigione è riuscito però, con uno sfollagente di gomma (e quindi immune al magnetismo), a colpire in testa Orango, che ha perso la memoria.

Topolino, costretto, in mancanza di indizi, ad attendere che Orango faccia la prima mossa, è ulteriormente angustiato dalla curiosità della stampa. Una sedicente giornalista, la fascinosa Dulcinea Caramelli, avvicina Topolino per un’intervista e poi stordisce lui e Pippo col vento magnetico; i due sono ritrovati un’ora dopo, esamini, da Minni. Topolino ha un’intuizione: capisce quale fosse il vero scopo di Dulcinea.

Seconda puntata[]

34-0

Come era già chiaro ai lettori più avvertiti, e come confermano le indagini di Topolino, Orango usava i disegni sui suoi cestini per comunicare con i suoi complici all’esterno e Dulcinea era venuta a rubare quello raccolto nei pressi del carcere, su cui erano disegnati i progetti per un motore ad energia solare. Prima del furto, Minni ha però avuto il tempo di copiare quegli stessi progetti su due maglioni.

Di lì a poco, sfruttando l’invenzione, la banda di Orango può allestire una seconda versione dell’Artiglio Magnetico e servirsene per attaccare una nave da crociera e rapir e i passeggeri, cinquanta medici riunti per un congresso. Topolino capisce lo scopo dell’azione: trovare una cura per l’amnesia di Orango.

Il nostro eroe escogita quindi un piano per sconfiggere definitivamente lo scienziato pazzo. Al sommergibile in plastica del museo è applicato il motore solare, costruito seguendo i progetti sui maglioni di Minni, mentre il professor Memorius Memorinus (Pippo travestito), studioso dell’amnesia, annuncia un viaggio per mare in solitaria.

Come previsto, la nave è attaccata dall’Artiglio e il “professore”  è catturato e portato sull’isola covo di Orango. Topolino lo segue a un miglio di distanza, sulla sua versione del sottomarino. Pippo è portato da Dulcinea alla presenza di Orango; seguendo le istruzioni di Topolino, fa al pirata un’iniezione narcotica, ma subito dopo, a causa di uno starnuto, perde il camuffamento. Scoperto e inseguito, si unisce a Topolino, sbarcato sull’isola.

Terza puntata[]

62-0

Dopo aver portato in salvo Pippo sul suo sottomarino, Topolino escogita un nuovo piano. Servendosi del manichino di Orango presente a bordo, trucca il suo compagno in modo che assomigli al pirata, tanto che lo stesso Pippo non si riconosce più allo specchio.

Topolino e Pippo tornano sull’isola e, grazie al camuffamento del secondo, raggiungono senza difficoltà la casa dove si trova Orango. Questi, intanto, si è risvegliato dall’iniezione ed ha anche recuperato la memoria. Si svolge un accanito combattimento fra il vero e il falso Orango, con la vittoria del secondo. Sopraggiungono Dulcinea e il resto della banda, che non si lasciano ingannare dal travestimento. Topolino li sconfigge ugualmente, rivolgendo contro di loro la loro stessa arma, il vento magnetico.

La minaccia di Orango è così sventata per la seconda volta. Pippo ha talmente apprezzato il suo travestimento, che si fa assumere come guida al Museo del Crimine, col diritto di indossare la divisa di Orango.

Edizioni italiane[]

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