- Topolino e il principe della menzogna
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- "Lo scrittore misterioso non può che essere il criminale a cui date la caccia...il principe della menzogna!"
- ―Orson Kane
- "I Pbugiardi non si allontanano pmai dai loro inganni!'"
- ―Eta Beta
Topolino e il principe della menzogna è una storia in cinque parti scritta da Marco Nucci e coi disegni di Fabrizio Petrossi ed Ottavio Panaro. E' stata pubblicata per la prima volta sui numeri dal 3423 al 3427 di Topolino.
Si tratta del quinto ed ultimo capitolo del ciclo di storie dedicate al personaggio di Mister Vertigo di cui viene risolto il mistero.
Trama[]
Prologo[]
In una torrida giornata estiva Topolino sta raggiungendo la villa fuori città di Orson Kane, il più importante editore del Calisota. Questi vuole parlargli del caso Mister Vertigo, il principe della menzogna che ha tenuto Topolinia sotto scacco e che sono tutti convinti (tranne Topolino) sia stato smascherato con l'arresto dell'ex-sindaco Topmayer.[1]
L'editore porta Topolino nella sua biblioteca dove conserva tutti i romanzi pubblicati dalla Kane & Co., inclusi quelli respinti. Proprio tra questi ci sono tre romanzi spediti trent'anni prima da un aspirante scrittore di cui non ricorda il nome e che aveva dimenticato fin quando non ha visto il film di Alfred Lang sul caso Vertigo.[2] Rileggendoli, è rimasto sconcertato perchè all'interno sono descritti in maniera fedele i crimini commessi da Mister Vertigo e quindi lui e lo scrittore devono essere la stessa persona.
Il mistero delle Mousinger[]
Concluso che l'autore non può essere Topmayer, all'epoca già un politico in vista, risulta evidente che si tratta è qualcun'altro. Ma le impronte sono state cancellate e l'unico indizio è il modello di macchina da scrivere usata che il maggiordomo di Kane, Hotchkiss, riconosce essere una Mousinger. Con solo quest'indizio striminzito, Topolino torna a casa per studiare i romanzi. Fattasi sera, il topo decide di andare al luna park per chiedere consiglio ad Arkadin.
Lungo il tragitto si accorge di essere seguito da qualcuno, ma fortunatamente si tratta del suo amico Eta Beta insieme a Flip che sembra giù di corda ed ha un colorito grigio. L'uomo del futuro spiega infatti di essere venuto per il suo gangarone che, poichè nella sua epoca nessuno mente più, ha perso il suo fiuto per le bugie riducendosi in quello stato (inoltre il suo udito è diventato troppo sensibile) e perciò l'ha portato in un epoca in cui le bugie abbonadano. Topolino decide così di coinvolgere l'amico nella sua indagine su Mister Vertigo.
I tre raggiungono così Arkadin a cui Topolino racconta tutto. L'illusionista è scettico ed ipotizza che Kane potrebbe aver inventato tutto per vendere dei falsi romanzi sfruttando la credibilità di cui gode Topolino. Nel frattempo, analizzando gli scritti, Eta Beta scopre un difetto nella lettera P il cui cerchio non si chiude correttamente. Topolino decide così di andare alla Mousinger è co. per chiedere direttamente della macchina da scrivere con quel difetto.
Il giorno dopo, giunti all'azienda, il nostalgico direttore racconta che furono prodotti 7 modelli prima che si accorgessero del difetto e li cedette all'organizzatore d'aste Leopold Bloom. Topolino ed Eta Beta vanno quindi a Villa Bloom dove Mr. Bloom racconta di aver venuto tutte le Mousinger poche settimane dopo il loro arrivo. Dopo una lunga ricerca negli archivi delle sue vecchie aste, vengono identificati i nomi e gli indirizzi degli aquirenti. Quasi tutti abitano a Topolinia e dintorni tranne un certo Paul Ghoster nato a Cabot Top, nell'Oregon.
Sei sospettati e un fantasma[]
Topolino, Eta Beta e Flip si recano dal primo acquirente, il capitano della marina Dick Tamiroff il quale vive vicino ad una faro. Questi è felice di avere visite avendo come unico conoscente il presentatore Milton Maybe. Il capitano conserva ancora la Mousinger coi quali si cimenta in noiosi racconti gialli e la regala a Topolino per le sue indagini.
Il giorno dopo il trio passa al secondo acquirente, una certa Harriet Tolliver che vive in periferia. L'anziana però si dimostra molto scontrosa e Topolino nota in casa sua, oltre la Mousinger, un foulard ed una porta chiusa prima di essere buttato fuori. Il terzo è l'avvocato John Rackham il quale però è impegnato col suo cliente che non è altri che il webmaster Lester Lercio. Eta Beta nota la Mousinger insieme ad altre macchine e convince Topolino a prendere i nastri di nascosto.
Non avendo trovato nulla di sospetto dai suoi scritti, si passa al quarto acquirente ovvero il professor Oliver Oak che lavora come programmatore di realtà virtuale in un azienda. Purtroppo il suo collega sta già usando come Mousinger come modello per un nuovo scenario da usare nel gioco. Topolino ed Eta passano così al quinto acquirente, la giallista Aghata Akroyd che si trova insieme alla sua amiche del circolo dei merletti. La giallista mostra loro la Mousinger confermando di averla usata spesso, ma anche di averla prestata più volte. La tappa successiva è dal sarto Joeph Toppehn che purtroppo non ricorda di cose che non siano dei vestiti, tanto da mettersi a cucirne uno per Eta Beta mentre Topolino nota molte maschere.
Tornati a casa, Topolino fa il resoconto della situazione e di come ognuno dei proprietari abbia qualcosa di sospetto. Resta solo l'ultimo acquirente, Paul Ghoster, di cui non è riuscito a trovare informazioni. Aggiornato Kane sull'indagine, i due arrivano in treno a Cabot Top e cominciano a chiedere in giro mentre nel frattempo una figura misteriosa li segue con interesse.
Sulle tracce di Paul Ghoster[]
Topolino ed Eta Beta chiedono in giro di Paul che tutti descrivono essere un tipo schivo che sognava di diventare un romanziere finché un giorno sparì prima di Natale. Contattano così sua zia Harriet la quale racconta come il nipote scappò una notte di 32 anni fa e la polizia lo cercò senza risultato. Mentre la donna conferma l'ossessione del nipote per i romanzi, Eta Beta, curiosando tra i suoi vecchi cruciverba, trova scritto l'indirizzo di un hotel nella località di Rosabella Springs. Topolino nota che il posto non è troppo lontano da villa Bloom e da Topolinia e scopre che l'hotel è une pensione per scrittori in cerca di ispirazione.
Topolino ed Eta Beta prendono così il treno per tornare in Calisota mentre la figura misteriosa continua a spiarli. Durante la sera, mentre Topolino è al telefono con Pippo che li ha invitati a cena, Flip è l'unico a notare qualcosa ma l'inseguitore riesce a nascondersi.
La mattina dopo, i due arrivano a Rosabella Springs e raggiungono l'Hotel Ramis dove gli scrittori trascorrono le vacanze. Topolino interroga il direttore il quale racconta di quando Ghoster arrivò la prima volta. Sebbene non diede problemi all'inizio, tutto cambiò con l'acquisto della Mouseinger e Ghoster cominciò a scrivere e parlare anche di notte infastidendo i clienti. Quando si decise a cacciarlo, trovò solo un biglietto in cui Ghoster spiegava di essere partito per la città e si scusava per il mancato pagamento.
Topolino ed Eta Beta tornano così a Topolinia per cercare delle tracce di Ghoster, ma senza successo. Fattasi sera, i due cenano a casa di Pippo ed Eta Beta consola l’amico ricordando che i bugiardi non si allontanano dai loro inganni. Il pippide cucina una vellutata ideata da uno dei suoi bis-bis che, sorprendentemente, ha un effetto benefico su Flip rimettendolo in forma. Per aiutare gli altri gangaroni, Eta Beta si fa così dare la ricetta da Pippo e ritorna nel futuro promettendo di tornare preso.
Durante la notte, Topolino si sveglia da un incubo riguardante i principali sospettati e cerca di capire cosa possa essergli sfuggito. Guardando il vestito che Eta Beta ha lasciato, Topolino ha finalmente l'intuizione giusta e dichiara di aver risolto il caso.
Sotto la maschera[]
Mezzanotte. Al luna park, Arkadin sta sistemando le sue cose nel tendone (in vista dell'ultima settimana di spettacoli) quando sente una voce chiamarlo "Paul". Compare improvvisamente Topolino che dice di essere giunto alla soluzione del caso Vertigo e cita la frase di Eta Beta sui bugiardi. Topolino accusa così Arkadin di essere Paul Ghoster, ricordandogli che una volta gli ha confidato di essere stato scrittore[3], e di aver creato Mister Vertigo asservendo Torvo e Topmayer ai suoi scopi. Arkadin cerca di discolparsi ma la minaccia di controllare se le sue impronte digitali corrispondono gli suggerisce che è giunta la scena della confessione.
Mentre il suo papillon si rivela la maschera di Vertigo, Arkadin racconta del suo sogno giovanile di diventare romanziere e che non poteva realizzarsi a Cabot Top. Dopo essere andato al Rosabella Springs, scrisse i primi racconti ma vennero rifiutati e voleva arrendersi. Tuttavia, messe le mani sulla Mousinger, si sentì ispirato e scrisse i tre romanzi che spedì speranzoso alla Kane & Co. L'ennesimo rifiuto distrusse il suo sogno e, venduta la Mousinger, lasciò Rosabella per Topolinia. Qui trovò lavoro nel luna park come inserviente finché non venne attirato dagli spettacoli di magia. Nacque così un nuovo sogno e cominciò a studiare i trucchi di illusionisti ed ipnotisti finché non debuttò come mago col nome di Arkadin. Coi suoi spettacoli divenne celebre e strinse amicizie tra cui il futuro sindaco Topmayer ed il giornalista Torvo di cui ottenne la fiducia venendo a conoscenza dei loro segreti.
Tuttavia, col passare degli anni, il suo pubblico cominciò a diminuire inesorabilmente finché il direttore decise che l'anno in corso sarebbe stato l'ultimo per i suoi spettacoli. Arrabbiato per essere stato respinto di nuovo dal mondo, decise di vendicarsi seminando il caos e creò l'alias di Mister Vertigo. Con questa nuovo identità, ricattò Torvo e Topmayer costringendoli ad interpretare i personaggi dei suoi romanzi. Inizialmente si divertì vedendo le città impazzire per le fake news e poi le truffe finché non intervenne Topolino. Ritenendo il topo pericoloso, decise di guadagnarsi la sua fiducia aiutandolo a catturare i suoi complici che si sarebbero addossati la colpa poiché troppo spaventati. Ormai sicuro di esserne uscito, era pronto a partire ma non aveva pensato a Kane e la sua presunzione gli aveva fatto credere che Topolino non l'avrebbe scoperto.
Giunti al confronto finale, Arkadin commenta che Topolino è stato ingenuo a venire da solo e cerca di legarlo ma improvvisamente Eta Beta si teletrasporta nel tendone. Approfittando del lampo, Arkadin scappa ma Flip lo rintraccia, nascosto nel vascello pirata del luna park. Il mago cerca di colpirli con una spada, ma Eta Beta usa la Mousinger come scudo e Topolino gli copre il volto con la sua stessa maschera. I due cadono in acqua e Topolino salva Arkadin evitando che affoghi.
Il giorno dopo sui giornali è riportato l'arresto di Mister Vertigo e, prima di tornare nel futuro, Eta Beta racconta a Topolino come ha fatto fiutare ai gangaroni (appena guariti) gli oggetti raccolti durante l'indagine e come hanno ringhiato solo a dei biglietti omaggio regalatagli da Arkadin in precedenza. Tempo dopo, a villa Kane è stato organizzato un ricevimento con tutti i protagonisti dell'indagine per festeggiare l'uscita dei romanzi su Vertigo. Qui Topolino trova anche la signora Tolliver che si scusa per i modi bruschi spiegando che temeva svegliasse il suo cane chiuso in camera e si scopre che il misterioso spione era Maybe che lo stava seguendo per realizzare un'articolo sull’indagine. Il capitano Tamiroff ne approfitta per consegnare a Kane i suoi racconti gialli ed il maggiordomo Hotchckiss li inserisce nella biblioteca...tra quelli rifiutati.
Curiosità[]
- La storia era accompagnata da un concorso a premi in cui si invitava il lettore ad indovinare chi fosse Mister Vertigo compilando un coupon (scaricabile anche dal sito) su cui allegare le tre prove di acquisto dei numeri 3423-3424-3425 ed indicare il sospettato da una lista di personaggi.
- L'alias di Mister Vertigo verrà successivamente usato da un altro criminale in Topolino e il Web 2 punto e basta ma la storia non fa parte del ciclo di Nucci.
Citazioni[]
- Come per Arkadin, Orson Kane è fisicamente ispirato al celebre regista e attore Orson Wells. Il cognome Kane inoltre è ripreso direttamente dal suo film più famoso, Citizen Kane (Quarto Potere nella versione italiana) del 1941. Un altro riferimento al film è nella località di Rosabella Springs dove "Rosabella" era l'ultima parola pronunciata da Kane prima di morire nel prologo.
- Altre citazioni si trovano nei nomi di alcuni dei sospettati:
- Dick Tamiroff è ispirato dall'attore Akim Tamiroff, uno degli interpreti del film di Wells Mr. Arkadin (Rapporto Confidenziale) del 1955.
- Joseph Toppen all'attore Joseph Cheshire Cotten Jr. che ha collaborato diverse volte con Wells.
- Aghata Akroyd alla celebre giallista Agatha Christie.
- Paul Ghoster allo scrittore, saggista, regista e produttore Paul Auster che tra i molteplici lavori ha scritto nel 1994 un romanzo intitolato Mr. Vertigo.
- Anche il nome Cabot Top è una citazione a Cabot Cove, cittadina immaginaria e residenza della protagonista del telefilm La signora in giallo, trasmesso in Italia negli anni '90.
Pubblicazioni italiane[]
- Topolino 3423-3427 (2021)
- Topolino Extra 12 - Il ritorno di Mister Vertigo (2022)