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  • Topolino e il mondo che verrà
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"...ed ecco in scena la grande spia, beneducata, ma malvagia e ria!"
La Spia Poeta

Topolino e il mondo che verrà è una storia in quattro puntate realizzata dall'autore Andrea Castellan, in arte Casty, uscita il 22 gennaio - 12 febbraio 2008 sui numeri di Topolino 2721-2724.

Trama[]

Capitolo I: Numeri misteriosi[]

Degli uomini misteriosi si recano a Topolinia, presentandosi alla porta di un certo Dottor Gutenabend (Buonasera in tedesco), ma lo studioso, avvertendo il pericolo, riesce a far fuggire Minni, che in quel momento si trovava in casa sua con un foglio su cui sono scritte importanti informazioni.
Minni si reca subito da Topolino e dopo aver deciso di non rivelare nulla alla polizia, si recano all'indirizzo segnato sul foglio. Seguendo le indicazioni arrivano a un laboratorio scientifico ormai abbandonato, sperduto nel deserto del Calisota. Qui, senza volerlo, Minni inserisce il codice di attivazione di un enorme titano di ferro, che la rapisce. Topolino cerca di seguirla, ma viene sequestrato da uomini dei servizi segreti.

Capitolo II: L'ombra del passato[]

Topolino viene portato nella base segreta del N.I.S.B.A., un ente governativo che investiga sugli eventi paranormali, di cui è membro anche Eta Beta, che rivela a Topolino come qualcuno stia cercando di realizzare il misterioso progetto denominato: Il mondo che verrà.
Intanto la Spia Poeta (vecchio nemico di Topolino che si credeva essere diventato una brava persona con un lavoro onesto) riesce ad impossessarsi del titano di ferro e a catturare Minni, e mostrandosi finalmente a Topolino gli propone uno scambio: la sua fidanzata in cambio dei codici di avviamento degli altri titani di ferro, che sono scritti sul foglio che il Professor Gutenabend aveva consegnato a Minni.
Topolino ed Eta Beta, col beneplacito delle alte sfere, si dirigono verso il minuscolo staterello europeo del Regno d'Inusitania, dove il nipote del re, dopo aver spodestato lo zio, ha stretto un sodalizio con la Spia Poeta per attuare il progetto de Il mondo che verrà.

Capitolo III: I segreti dell'Inusitania[]

Topo2722

Copertina di Topolino 2722 su cui è stato pubblicato il secondo episodio.

Topolino ed Eta Beta riescono a penetrare nel palazzo del re grazie all'aiuto di Silvy, comandante della guardia reale, nipote del legittimo re, nonché cugina del despota. Il vecchio sovrano spiega ai due amici che è lui il capo del progetto che stanno cercando di fermare. Trent'anni prima una commissione di scienziati aveva fatto una scoperta sbalorditiva: la denumeratropia, ovvero erano riusciti a modificare le regole numeriche che governavano il mondo. Il loro sogno era quello di modificare il pianeta per rendere tutte le terre emerse il più possibile adatte all'umanità. Così avevano creato dei titani di ferro, che avrebbero modificato il pianeta. Il progetto però, nonostante i nobili ideali da cui era mosso, naufragò perché non gli scienziati non riuscirono mai a completare i calcoli che permettessero di modificare la superficie terrestre.
Topolino ed Eta Beta, tra le stanze del palazzo, incontrano il nipote del re e la Spia, a cui il protagonista consegna i codici in cambio di Minni. Dopo aver ottenuto il foglio, la Spia tradisce il nipote del re e dopo aver preso il comando della legione robotica d'Inusitania, pronto a diventare l'Imperatore del Mondo rapisce ancora una volta Minni se ne va a bordo del suo dirigibile, pronto così a trasmettere i codici ai suoi complici e attivare i titani di ferro.

Capitolo IV: La minaccia sul mondo![]

Il Dirigibile parte, ma Eta Beta e Topolino riescono ad appendersi ed entrare. La Spia sia accorge dell'intruso e tenta di eliminarlo uccidendolo con una spada. Intanto Eta Beta riesce a sabotare l'antenna, rimandando la catastrofe. Proprio quando la Spia sta per riacquistare il controllo del suo velivolo, interviene l'aeronautica dell'Inusitania e si scatena una battaglia aerea, in cui alla fine ha la peggio la spia Poeta che si fa scappare da sotto il naso Topolino, Minni ed Eta Beta. La guardia aerea inizia a bombardare il dirigibile della Spia Poeta che si distrugge e sta per affondare, ma la Spia con in palio il mondo non si vuole arrendere e tenta di riparare l'antenna danneggiata da Eta Beta, ma l'alta mare travolge la Spia che affonda tra i flutti del Mar Glaciale. Ma ad un certo punto una mano si tiene nei rifiuti del Dirigibile che si dirige alla riva. Sarà la fine dell'uomo delle Rime?


In Inusitania il vecchio re ha riconquistato il potere e ha deciso di chiudere definitivamente il progetto Il mondo che verrà, perché l'uomo non ha il diritto di elevarsi arbitrariamente a padrone del mondo e dopo aver ringraziato e spedito a casa Topolino, Minni ed Eta Beta fa imprigionare il nipote.

"Perché anche se costruiamo giganti per dimostrare che non siamo piccoli, di questo mondo noi siamo solo ospiti tra i tanti e non i padroni!"
Il vecchio re d'Inusitania

Analisi[]

In questa storia Casty costringe Topolino ad affrontare una sfida quasi sovraumana; su di lui pesa il destino intero dell'umanità e la vita della sua fidanzata Minni.
Topolino, contrariamente a quanto accade in altre storie non si getta subito nell'azione, incosciente del pericolo, ma solo alla fine del primo capitolo, con marcata disperazione e una sorta di rassegnazione fatalistica, si lascia travolgere dall'avventura. Esplicativa, per capire meglio i sentimenti del personaggio è la frase: "Minni in che razza di guai ci siamo cacciati?!?" che esprime tutta la paura che Topolino prova all'idea di affrontare un suo vecchio nemico: la Spia Poeta. L'uomo delle rime viene ripreso da Casty, nel suo ruolo del malvagio e crudele avversario di Topolino.

Come già precisato poc'anzi, Casty accompagna nella lettura il suo pubblico, facendo abbondante uso delle didascalie. Nel primo capitolo della storia, per calmare l'impazienza dei lettori, desiderosi di vedere il volto dell'avversario di Topolino, che era sempre inquadrato nell'ombra, inventa il simpatico acronimo S.T.C.P.A. (che sta per: sarà tutto pchiaro avanti).

In questa storia vi è anche una ricercata citazione letteraria. La parola d'ordine coi cui la Spia si presenta al dottor Gutenabend è il famoso verso reiterato della poesia Il Trionfo di Bacco e Arianna, scritta in pieno Rinascimento da Lorenzo il Magnifico.[1]. Il celebre verso Chi vuol essere lieto, sia: del doman non v'è certezza viene leggermente modificato da Casty che sostituisce il congiuntivo presente del verbo essere con la parola spia, adattando ancora di più il verso al personaggio della Spia Poeta.

Per concludere i titani di ferro che servirebbero per la realizzazione del progetto Il mondo che verrà ricordano nell'aspetto il Gigante di Ferro dell'omonimo film d'animazione [2], ma anche il Soldato Titano che compare nel manga Nausicaä della Valle del vento scritto e disegnato dal maestro dell'animazione giapponese Hayao Miyazaki.[3]

Riconoscimenti[]

  • La storia è stata valutata dagli utenti del sito Inducks la migliore mai realizzata da Casty e attualmente si trova alla posizione 77, nella classifica globale di tutte le storie Disney stampate nel mondo.[4]. Anche lo stesso autore riconosce questa storia come la migliore che abbia creato sino ad adesso e - come da lui stesso dichiarato - è il suo inevitabile metro di paragone, con cui inesorabilmente si trova a doversi confrontare quando deve scrivere una nuova sceneggiatura.[5]
  • La storia ha vinto un TopoOscar come Miglior Storia del 2008.[6]

Pubblicazioni[]

Note[]

  1. [1] Il Trionfo di Bacco e Arianna
  2. [2] Il Gigante di Ferro
  3. [3] Nausicaä della Valle del vento
  4. [4] Scheda della storia sul sito Inducks
  5. [5] Intervista a Casty su Comicus.it in occasione dell'uscita di Topolino 3000
  6. [6] TopoOscar 2008
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