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  • Topolino e gli Scherzodollari
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Topolino e gli Scherzodollari è la seconda storia, scritta da Casty e disegnata da Silvio Camboni, in cui compare il recente personaggio di Vito Doppioscherzo. La storia è stata pubblicata su Topolino 2555.

Trama[]

Vito Doppioscherzo fa il suo ritorno in scena a Topolinia durante un'altra grossa minaccia da parte dei rapinatori che sono sempre più arditi e tentano di derubare le persona persino di giorno. Il sindaco cerca di trovare nuove soluzioni e la più allettante sembra quella proposta da Topolino: un gruppo di cani addestrati e provenienti dal canile, guidati da Pluto. Sfortunatamente giunge in sala Vito che propone un sistema sicuro per tutti: dei dollari con sopra applicati dei piccolissimi robot simili a pulci che, grazie al suono di uno zufolo, permettono di far ritornare i dollari in mano al legittimo proprietario. I cittadini dimenticano cosa in passato aveva cercato di fare il Magnifico ed acclamano la sua ingegnosa invenzione, scartando quella di Topolino; in città presto tutti gli abitanti possiedono scherzodollari e diventa molto più semplice recuperare la refurtiva dai criminali. Topolino rimane l'unico abitante diffidente dalla nuova invenzione e, come successo in precedenza, viene guardato con antipatia dai topolinesi che lo ritengono invidioso del successo del suo vecchio compagno di scuola.

Poco tempo dopo, Doppioscherzo mostra ai cittadini di Topolinia cos'altro possono fare gli scherzodollari: grazie ad una combinazione di suoni possono animarsi e prendere la forma di animali che scacciano direttamente i rapinatori senza che le forze dell'ordine debbano intervenire. Mentre la nuova funzione dei dollari diverte i topolinesi, Topolino deve far fronte ad una crisi al canile, dove i cani abbandonati aumentano e necessitano più soldi per sfamare gli animali che vi sono; dopo aver realizzato una colletta grazie ai suoi migliori amici, il detective torna a casa e prepara un caffè finché il sibilo della moca fa svolazzare i dollari della colletta per la stanza. Ragionando sul fatto che i piccoli robottini dovrebbero muoversi solamente al fischio del flauto, a Topolino sorgono dei sospetti e contatta il più famoso esperto di nanotecnologia della città.

Lo scienziato spiega al suo interlocutore che i piccoli robottini rispondono al suono di ben sette note emesse dallo zufolo mentre attualmente i cittadini di Topolinia hanno a disposizione uno zufolo che non le può emettere tutte; il detective, con Pluto, si fionda in città per avvertire i suoi concittadini e durante una celebrazione con Vito, rivela che gli scherzodollari potrebbero compiere azioni di cui per ora nessuno è a conoscenza sennonché lo stesso Doppioscherzo. Il Magnifico rivela così il super-zufolo, capace di radunare tutti i soldi dei cittadini sotto il suo controllo; così, emettendo qualche nota musicale, gli scherzodollari formano una grossa libellula che trasporta Vito ad un tendone viola con sopra una bombetta blu nel cui interno raduna i dollari. Appena giunti una grossa quantità, Doppioscherzo forma un gigantesco uomo composto da dollari che terrorizza la città e, allo stesso tempo, si ingigantisce sempre di più per il continuo flusso di dollari che giungono a comporre il gigante.

Topolino tenta di fermare il gigantesco uomo ma viene intralciato dai topolinesi, i quali non vogliono accada qualcosa ai loro dollari; Pluto giunge in aiuto al detective, chiamando tutti i cani del canile che distraggono Doppioscherzo dalla sua marcia in città; il cane di Topolino riesce a strappare dalle mani di Vito il super-zufolo e, involontariamente, lo ingoia emettendo note musicali che mandano in tilt i piccoli robottini posti sugli scherzodollari. Il gigante composto da dollari si dissolve e il Magnifico viene arrestato nuovamente così Topolino riesce a riacquistare la stima dei cittadini perduta e il canile riesce a ricevere molto denaro dal Comune per mantenere i cani randagi.

Pubblicazioni[]

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