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  • Topolino, Rock Sassi e Manetta in: Una maglia rosa in giallo
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Topolino, Rock Sassi e Manetta in: Una maglia rosa in giallo è una storia scritta da Tito Faraci e disegnata da Silvia Ziche, fa parte del ciclo Commissariato di Polizia. La prima pubblicazione risale al 10 maggio 2011, su Topolino 2893.

Trama[]

La vicenda inizia quando Manetta e Rock Sassi vanno in Italia per una vacanza. Manetta è sorpreso nello scoprire che che l'amico abbia radici italiane (come si evince dal suo cognome) ed anche una passione per il ciclismo. Ad aspettarli in aeroporto c'è lo zio di Rock, Rocco, a cui chiede notizie del cugino Gianfausto. Intanto anche Topolino e Minni stanno andando a Sasso di Pietra per conoscere il noto team ciclistico e fare un reportage sportivo sul Giro D'Italia che si svolgerà quest'anno nel 150° anniversario dall' Unità d'Italia. Minni è al settimo cielo in quanto non ci sono indagini in corso ed i soliti amici poliziotti, quindi Topolino è tutto per lei.

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Quanto Rock arriva alla residenza vede il cugino Gianfausto in carrozzina, con un braccio e una gamba ingessati. Questi racconta che un auto nera nel buio, mentre tornava a casa in bici, l'ha spinto fuori strada; lui ha salvato la bicicletta ed è riuscito a tornare casa dove si è medicato da solo. Poche settimane dopo il team avrebbe dovuto partecipare al Giro D'Italia, ma ora dovrà rinunciare suscitandola rabbia di Rocco. Poco dopo arrivano Topolino e Minni. Alla vista di Rock e Manetta, subito Minni accusa di Topolino di essere venuto in Italia per risolvere un nuovo caso, ma Rock le dice di essere lì per suo cugino e che risolverà la questione. Subito dopo a Rocco viene in mente che Rock era un ciclista, perciò lo "convince" perché partecipi al Giro al posto di Gianfausto nonostante le perplessità del poliziotto. Topolino e Minni decidono così di fare un reportage in cui seguiranno il loro concittadino.

Ultra salita

Dopo aver indossato un imbarazzante tuta, comincia l'allenamento per permettere a Rock di conquistare la maglia verde ovvero la maglia per il miglior scalatore, il ciclista che si aggiudica più punti in montagna. Allenamento che consiste in un'estenuante ed infinita salita sia all'andata che al ritorno. A cena poi Rock riceve un passato di verdure mentre gli altri mangiano dei maccheroni. Il giorno dopo Rock prova la bicicletta in velocità, per una cronometro. Durante l'allenamento c'è una discesa e gli viene raccomandato di non toccare assolutamente il freno anteriore ma si confonde e si riempie di lividi riuscendo però a salvare la bicicletta. Poi Rock conosce i suoi gregari che Rocco gli spiega saranno a sua disposizione per portargli quello che gli serve, ma Rock equivoca e comincia a dar loro la lista della spesa costringendo Rocco a chiarire subito il malinteso.

Nei giorni seguenti, Topolino e Minni riguardano le foto fatte da quest'ultima commentando i progressi fatti da Rock. Guardando però la prima foto scattata, Topolino si accorge che c'è qualcosa di strano.

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Il giorno dopo viene convocato Gianfausto per dirgli che il colpevole dell'attentato è Gambadilegno e Rock racconta che, mentre si allenava da solo, è stato spinto fuori strada anche lui da una macchina nera ma, prima di cadere nel burrone, ha visto chi era alla guida. Gli viene anche detto che lui si è salvato ma la bicicletta è ridotta a rottame. A sentire questo, Gianfausto immediatamente lui salta dalla carrozzina e si mette in piedi urlando e rivelando così che il suo infortunio è finto. Ormai beccato, Gianfausto chiede come è stato scoperto e Topolino gli spiega che nella prima foto l'uomo appariva, mentre salutava Rock da una finestra, con la benda al braccio dalla parte sbagliata. Gianfausto confessa che ha finto l'infortunio perché sentiva troppo la pressione di dover vincere il Giro nel 150° anniversario dall'Unità d'Italia. Lo zio Rocco gli dice che nessuno lo obbliga a vincere, ma gli viene chiesto solo di esserci e Rock gli restituisce la bici che in realtà era solo nascosta.

Gianfausto comincia subito ad allenarsi e recuperare il tempo perso mentre Manetta, non avendo capito nulla, vorrebbe arrestare Gambadilegno e Minni è ancora arrabbiata perché alla fine Topolino non riesce proprio a stare lontano dai casi. Topolino commenta che ormai la vicenda è chiusa e, nella scena finale, i due tornano al loro scopo originale e osservano la partenza della corsa con Gianfausto in testa.

Pubblicazioni italiane[]

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