- Storia di Doretta e Paperone
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La storia d'amore tra Doretta Doremì e Paperon de' Paperoni è una relazione amorosa che viene approfondita in numerose storie Disney realizzate dagli autori statunitensi Carl Barks e Don Rosa.
Gli anni della corsa all'oro[]
Paperone arrivò a Skagway, in Alaska, nel 1896, dall'Australia. Fece un duro viaggio fino a Dawson nello Yukon, in Canada, futura città dal braccio fiorente. Uno dei pochi edifici che esistevano a Dawson a quel tempo era il saloon della Bolla d'Oro, gestito da una papera bionda di nome Doretta Doremì. Paperone vi passò davanti senza fermarsi, rifiutando burberamente l'invito di Doretta per un pasto, ma lasciandola incuriosita per via del suo atteggiamento rude e solitario.[1]
Dopo essersi stabilito nella sua capanna nella Valle dell'Agonia Bianca, Paperone tornò a Dawson per comprare dei materiali da costruzione. A questo punto l'enorme afflusso di persone attratte dalla corsa all'oro aveva permesso a Doretta di espandere la sua attività. Appena Paperone gli passò davanti, lei lo chiamò: "Ehi, bello! Torna qui tra qualche settimana per la grande inaugurazione della nuova Bolla d'Oro!" Paperone rifiutò di nuovo.[2]
In seguito lo scozzese tornò a Dawson per registrare ufficialmente la sua concessione nella valle dell'Agonia Bianca. Soapy Slick, il malvagio strozzino, lo rapì e lo incatenò sulla sua barca-casinò. Paperone, per liberarsi, causò una notevole quantità di caos, e Doretta ne rimase segretamente colpita.[2]
Poco dopo, Paperone scoprì una gigantesca pepita d'oro che chiamò "Pepita Uovo d'anatra". Decise dunque di entrare nella Bolla d'Oro per mostrare i frutti del suo lavoro.
Quando arrivò, Doretta cantava "After the Ball" (cfr. più avanti La canzone di Doretta). Sorpresa e vorace, Doretta lo invitò a prendere un caffè con lei e questa volta il papero accettò, sebbene con riluttanza. Doretta drogò il caffè, e Paperone si svegliò qualche ora più tardi in un cumulo di neve al di fuori della città. Dopo aver scoperto che tutto il suo oro mancava, tornò alla sala da ballo e iniziò una lotta tremenda, sconfiggendo tutti i presenti.[3] La violenza di questa scena fu una delle ragioni principali del taglio dall'originale pubblicazione del 1953 di Zio Paperone e la Stella del Polo.
Dopo aver vinto la lotta, Paperone mise Doretta con le spalle al muro e le chiese l'oro indietro. Rabbiosa, lei lo colpì in testa con la pepita Uovo d'anatra, ma il resto dell'oro era stato ormai speso. Per insegnarle il valore del duro lavoro, Paperone, la rapì e la costrinse a cercare l'oro con lui per un mese.[2]
Qui sta il secondo motivo per il quale è stato tagliato il flashback fuori dall'edizione originale. Lo stesso Barks ci dice il perché: Che cosa ha fatto con lei la notte? Avevo veramente oltrepassato i limiti, e l'ho capito quando i redattori tagliarono fuori la sequenza. Forse il soggiorno di Doretta presso la valle dell'Agonia Bianca non era del tutto involontario, e l'implicazione di un rapporto più intimo irritò sufficientemente la censura per far rimuovere la sequenza. Il flashback e gli altri disegni mancanti sono stati pubblicati nel 1981, e sono stati inclusi nelle ristampe successive.
Quando finì il mese, Paperone diede a Doretta un misero stipendio per il suo lavoro. Lei gli gettò il denaro in faccia e lo calpestò, sostenendo che avesse estratto più oro di lui.[2]
Nel mese di gennaio 1898, Paperone fece un viaggio a Dawson per le forniture. A questo punto, gli amici di Doretta alla Bolla d'Oro sospettavano che provasse dei sentimenti per Paperone, e la presero in giro per questo. Lei, naturalmente, negò con rabbia. Nel frattempo, il colonnello Samuel Steele, sovrintendente della polizia delle montagne del nord-ovest, arrivò a Dawson per ristabilire l'ordine pubblico. I nemici di Paperone volevano farlo arrestare, ma erano troppo spaventati per presentare personalmente delle accuse. Doretta decise che sarebbe stato un modo conveniente per vederlo di nuovo, così sporse denuncia contro di lui per il suo precedente rapimento. A quel punto un soldato di nome Scarth andò nella valle dell'Agonia Bianca per arrestare Paperone.
Quando Paperone seppe che aveva sporto denuncia, eluse Scarth e si precipitò a Dawson per parlare con Doretta. Ma si scatenò una bufera di neve e Paperone crollò dalla stanchezza. Doretta gli apparve in sogno.
Il sogno era a tema natalizio e Paperone vide una slitta trainata da renne che si avvicinava. Era un islandese che aveva perso la strada e che stava andando proprio a Dawson, così Paperone gli fece da guida in cambio di un passaggio. Arrivarono proprio quando la città iniziò ad andare in fiamme.
Scappando dal fuoco e da Steele, Paperone corse alla Bolla d'Oro.
Doretta lo aspettava in un edificio in fiamme, in silenzio, sfidandolo ad avvicinarsi. Mentre Paperone si rifiutava ostinatamente di muoversi, lei fece finta di svenire. Prima che potesse raggiungerla, tuttavia, venne colpito da un pezzo di ghiaccio uscito da una pompa antincendio. Doretta finì per salvarlo dal fuoco e fece in modo che sembrasse che lui avesse salvato lei, ma venne portata via dalla Croce Rossa prima che Paperone si svegliasse.
Chiarito l'equivoco con la legge, Paperone fu finalmente libero di tornare alla sua capanna. Doretta chiese alle Giubbe di consegnare una lettera a Paperone da parte sua. La lettera si presume contenesse le sue scuse e la confessione dei suoi sentimenti per lui, ma Paperone pensò che fossero altri insulti e, volendo pensare che ci fosse qualcuno nel mondo che lo amasse, la lasciò in mezzo alla neve non leggendola.[4]
Paperone doveva aver capito la vera natura dei propri sentimenti, perciò aveva in programma di visitare Doretta in circostanze migliori. Questa volta aveva accumulato un milione di dollari, ed era pronto a lasciare trionfante il Klondike. Dopo aver chiuso il suo credito nei confronti della valle dell'Agonia Bianca, intraprese un ultimo viaggio per portare una scatola di cioccolatini e una lettera d'amore a Doretta e molto probabilmente una proposta di matrimonio. Durante il percorso, tuttavia, Paperone perse la slitta nella profondità di una fessura di del ghiacciaio Mooseneck e, rendendosi conto che sarebbe stato impossibile recuperarla a breve ("Dovrei scavare fino al 1910 per tirarla fuori!") piantò il suo fucile nella fessura per marcare il punto esatto, riproponendosi un giorno di tornare a riprendere la slitta. Per rendere le cose ancora peggiori, Paperone venne attaccato da una fune ai suoi cani e cadde da un precipizio che si stagliava sul gelido Yukon, atterrando miracolosamente su una chiatta-casinò di Soapy Slick invece che nel fiume. Paperone si sentì brevemente avvilito dalla distruzione dei suoi piani, ma decise poi di dedicare la sua vita ad ampliare la propria fortuna. Comprò la banca di Whitehorse, poi espandendosi in molte altre aree di business.[5]
In cinque anni, Paperone, diventò un miliardario e tornò per breve tempo a casa sua in Scozia. Mentre discuteva con suo padre Fergus del suo acquisto in Calisota, le sue due sorelle notarono una ciocca di capelli d'oro nella sua cassetta di sicurezza. Non facendosi scappare l'occasione, le due iniziarono a prenderlo in giro, insinuando che avesse una ragazza. L'imbarazzo di Paperone fu tale da fargli pronunciare diversi lapsus freudiani, come Doresota e "Dorettopoli invece di Calisota e Paperopoli. Esasperato, Paperone gridò alle sorelle di fare silenzio e la questione venne abbandonata quasi immediatamente.[6]
Doretta e Paperone non ebbero più nessun contatto fino alla vecchiaia. Malgrado ciò nessuno dei due dimenticò l'altro: per esempio ci viene mostrato che il giorno di Natale del 1947 lui la ricorda con nostalgia.[7]
Gli anni successivi[]
Alcuni anni più tardi, dopo il trattamento medico per la perdita di memoria, Paperone improvvisamente ricordò i suoi anni nel Klondike, in particolare un deposito segreto d'oro che non aveva mai recuperato. Prese i suoi nipoti portandoli a nord con lui per recuperare l'oro perduto. Lungo la strada raccontò brevemente di Doretta Doremì, dicendo malinconicamente : "Aveva gli occhi scintillanti come stelle. L'unico ghiaccio vivo che io abbia mai visto." Quando i nipoti lo spronarono per ulteriori informazioni, spiegò il suo atteggiamento malinconico dicendo che Doretta gli doveva dei soldi. L'oro che gli rubò era di un valore di $ 1.000, che, con gli interessi composti, ora valeva un miliardo di dollari!
Giunti a Dawson, Paperone visitò la vecchia Bolla d'Oro, ormai caduta in rovina. Quando Qui, Quo, Qua gli chiesero maggiori dettagli su Doretta, raccontò loro della lotta e della sua vendetta su Doretta.
Il giorno dopo, Paperone e suoi nipoti andarono nella valle dell'Agonia Bianca per recuperare il deposito d'oro. Una volta raggiunta la capanna, tuttavia, vennero colpiti da un proiettile invisibile! Dopo aver affrontato l'orso di guardia, scoprirono che chi gli aveva sparato non era altro che Doretta stessa! Paperone fu piacevolmente sorpreso in un certo senso, ma cercò di non darlo a vedere. Dopo tutto, voleva solo i suoi soldi da lei, niente di più - giusto?
Cercò di distrarlo dal debito di nascosto, ma non funzionò; Paperone pretese il pagamento in pieno. Naturalmente non aveva un miliardo di dollari. Tutto quello che era stata in grado di pagare era l'atto della proprietà e il suo ultimo gioiello. Quando Paperone domandò dove fosse finito il resto del suo denaro, gli disse che l'aveva usato per prendersi cura di degli orfani. Poi se ne andò per la sua strada verso la casa dei poveri.
La coscienza di Paperone, però, ebbe la meglio su di lui e si offrì di dimenticare il debito a patto che potesse scavare più oro di quanto avesse mai fatto. All'insaputa dei suoi nipoti, truccò la gara in modo che Doretta trovasse il suo nascondiglio segreto. Inoltre, Doretta poté rimanere nella capanna della valle come aveva fatto dopo tutto il periodo della corsa dell'oro, oltre a mantenere tutto l'oro. Paperone fece finta di disperarsi, fingendo di aver dimenticato di prendere le medicine per la memoria. I suoi nipoti contarono, tuttavia, le sue pillole e capirono ciò che aveva fatto.[8]
Alcuni anni più tardi Paperone riceve un telegramma dalla sua banca di Whitehorse che lo avvisa che il ghiacciaio Collo d'alce (Mooseneck) sta arrivando allo Yukon e che il segnale che aveva piantato molti anni prima poteva essere recuperato in tempi brevi. Questa notizia sconvolge paperone che si lascia trasportare da un fiume di ricordi e reclutati i nipoti decide di partire alla volta de Klondike per recuperare i suoi oggetti più preziosi.
Giunti a Dawson i paperi rimangono meravigliati da quanto poco sia cambiato il paese eccetto per una statua di paperone dei tempi della corsa all'oro e di un albergo che si trova al posto della sala da ballo Bolla d'oro; Paperone decide di entrare e inizia a sbraitare contro il direttore per l'assurdo prezzo di 15 dollari a notte .....è in quel momento che si presenta Doretta Doremì affermando di essere la proprietaria dell'albergo grazie a quelle pepite che paperone gli aveva permesso di trovare e consentendogli di rimanere gratis nell'albergo.
Il giorno dopo i Paperi si dirigono verso un battello per essere traghettati fino a destinazione, ma si scopre che nel battello c'è una vecchia conoscenza di Paperone, Soapy Slick, che vuole recuperare anche lui la slitta e per fare questo lascia a terra i paperi. Paperone chiede aiuto a Doretta che gli concede l'uso di una mongolfiera per raggiungere il luogo.
Dopo una serie di rocambolesche avventure per il recupero infine Paperone riesce a far arrivare la slitta a Dawson rivelando i grandi tesori che erano stati lasciati per più di mezzo secolo sotto il ghiaccio: una vecchia casacca, un berretto di pelo ,i suoi strumenti da cercatore ;i ricordi della corsa all'oro ma soprattutto una scatola di cioccolatini che il plurimiliardario avrebbe voluto regalare all'affascinante Doretta insieme ad una lettera d'amore. Non appena Doretta legge la lettera si commuove e inizia a spiegare a qui quo e qua che se anche quella lettere l'avesse raggiunta e Paperone non fosse diventato ricco, sarebbe sempre stato ricco perché lo era anche prima di arrivare nel Klondike... era ricco di ricordi e di affetto ed è questa la ricchezza più importante , perché nessuno te la può portare via.
La canzone di Doretta[]
Doretta appare per la prima volta a Paperone mentre nel suo saloon sta cantando After the Ball, con una voce «bella come il crepitìo di banconote nuove», secondo la versione barksiana in Zio Paperone e la Stella del Polo. Questa canzone, un valzer, fu composta proprio ai tempi del Klondike, nell'ultimo decennio dell'800; ebbe così grande successo che vendette cinque milioni di spartiti e fu recuperata successivamente per altre interpretazioni e un musical, Show Boat[9]: la sua fortuna durevole, oltre che la malinconica vicenda di un amore perduto narrata dal testo, ha probabilmente guidato la scelta di Barks di eleggerla quale origine della romance tra Paperone e Doretta.
Ma al pubblico italiano il titolo, in originale o traduzione, avrebbe detto ben poco. Il curatore allora, probabilmente Guido Martina, recuperò una canzone napoletana degli anni dieci del '900, Fili d'oro[10], anch’essa destinata a una discreta carriera, tanto che Claudio Villa la incise alcuni anni dopo questa storia. Il titolo è in armonia con l'immagine del prezioso metallo che sembra guidare le scelte del traduttore: il saloon Blackjack diviene la Bolla d'Oro (con ulteriore consonanza tra bolla e ballo); il nome Doretta rende bene l'evocativo Glittering Goldie e così, in questa prima traduzione, si fondono i due beni preziosi del Klondike dello zione.
I nomi sono stati in seguito quasi sempre mantenuti ed è persino comparso un testo che non corrisponde a quello della canzone reale[11]: «Son fili d'oro i tuoi capelli/mossi dal vento son tanto belli» si legge in Zio Paperone e il vortice del tempo, mentre un Barks in caricatura accompagna al pianoforte la bella dello Yukon.
Curiosità[]
- Secondo Don Rosa, un ipotetico, ultimo "vero" episodio della sua saga sarebbe stata una storia che non avrebbe mai avuto modo di raccontare e che, molto probabilmente, nessun editore avrebbe mai permesso di realizzare o pubblicare. Avrebbe coinvolto il ritorno di Paperone al suo rifugio nella Valle dell'Agonia Bianca, ma non sarebbe stato solo. Più specificamente Paperone avrebbe finto la sua morte e sarebbe scomparso per vivere con Doretta nello Yukon il resto dei loro giorni insieme.
NOTE[]
- ↑ L'argonauta del Fosso dell'Agonia Bianca (Saga di Paperon de' Paperoni capitolo 8), realizzata da Don Rosa nel 1995, Codice Inducks: D 92514A
- ↑ 2,0 2,1 2,2 2,3 Idem come sopra.
- ↑ Zio Paperone e la Stella del Polo di Carl Barks, originariamente pubblicata nel 1953, ripubblicata senza censure nel 1981, Codice Inducks: W OS 456-02
- ↑ Cuori nello Yukon (Saga di Paperon de' Paperoni capitolo 8B) di Don Rosa, 1995, Codice Inducks: D 95044A .
- ↑ Zio Paperone e l'ultima slitta per Dawson di Don Rosa, 1988, Codice Inducks: AR 113 .
- ↑ Il miliardario di Colle Fosco (Saga di Paperon de' Paperoni capitolo 9) di Don Rosa, 1995, Codice Inducks: D 93121 .
- ↑ Il papero più ricco del mondo (Saga di Paperon de' Paperoni capitolo 12) di Don Rosa, 1996, Codice Inducks: D 93488A .
- ↑ Zio Paperone e la Stella del Polo di Carl Barks,1953, Codice Inducks: W OS 456-02 .
- ↑ [1]
- ↑ [2]
- ↑ [3]