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  • Sir Topleton e la sfida al grande bianco
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"Cara Minnibelle, abbiamo alloggi confortevoli per i mesi che trascorreremo sulla banchisa, fino a quando non torneremo a navigare. Nonostante i contrattempi sono molto fiducioso per la spedizione!"
Lettera di Topleton alla fidanzata

Sir Topleton e la sfida al grande bianco è una storia di Sergio Cabella e Paolo Mottura, pubblicata per la prima volta in tre episodi (Tra i ghiacci, Buio anche di giorno, Marinai e alpinisti) sui numeri 3390, 3391 e 3392 di Topolino nel novembre 2020. È la trascrizione disneyana dell'attraversamento del Polo Sud compiuto da Ernest Shackleton.

Trama[]

Primo episodio - Tra i ghiacci[]

Toplet1

Novembre 1914: a Grytviken (Georgia Australe) sir Ernest Topleton, con Pippsley e Basetild, osserva una spaventosa tempesta marina e, per rispetto al mare, decide di rimandare la partenza per l'Antartide.

A Londra un anno prima: Topleton e Basetild stanno cercando finanziatori per la loro spedizione in Antartide, perché l'appoggio della sola Società Geografica Britannica non basta. Mentre discutono, si presenta il comandante Pippsley con una mappa del Polo Sud che ha trovato fra le carte del suo prozio Tiberius Mac Pippsley, sommo poeta ed esploratore; su di essa sono segnati l'ingresso alla terra cava e alcune indicazioni oscure per arrivarvi: seguire «il verde baluginìo» e «raggiungere la pachidermica isola». Basetild era scettico, ma la possibile esistenza di passaggi sotterranei tra i continenti e la possibile presenza in essi di minerali preziosi finisce per allettarlo. Topleton tuttavia vuole che il primo scopo della spedizione rimanga quello geografico, l'attraversamento dell'Antartide, e che solo nel caso si trovi l'entrata alla terra cava si possa rendere pubblica la scoperta. Trovato un finanziatore, il commerciante di stoffe Mr. Cloth, si dà il via ai preparativi e viene allestita e perfettamente attrezzata la nave Endurance, affidata alle esperte mani del carpentiere Orace. A bordo vuole salire anche il cane di Topleton, Pluto.

Un anno dopo, l'Endurance finalmente prende il mare da Grytviken e si dirige verso il Polo ma la navigazione non è semplice: pur avendo evitato lo scontro con enormi iceberg, la nave viene comunque rallentata dai ghiacci. La ciurma ne approfitta per dormire e il fotografo, Gancy, inizia a realizzare servizi naturalistici e ritratti dei partecipanti alla spedizione.

Toplet2

La notte di Natale, Topleton e Pippsley avvistano il bagliore verde segnalato dal prozio Tiberius e si rincuorano, ma alcuni giorni dopo la Endurance si incaglia irrimediabilmente nel ghiaccio e per l'equipaggio si prospetta una lunga sosta. La nave viene così trasformata dal carpentiere nel Grand Hotel Ritz - Chez Orace e l'impresa è rimandata. Topleton approfitta della sosta per scrivere alla fidanzata Minnibelle.

Secondo episodio - Buio anche di giorno[]

L'equipaggio per ingannare il tempo ha organizzato una partita di calcio, che viene presto sospesa all'arrivo di una forte nevicata. Pippsley è demoralizzato perché il bagliore verde sembra scomparso, ma Topleton lo rassicura: sono gli agenti atmosferici che non permettono di vederlo. Un altro diversivo sono le feste di compleanno con le torte, organizzate dal cuoco Mc Pot, le corse al buio nella notte polare, sgangherati spettacoli teatrali e proiezione di diapositive. Il momento più emozionante arriva però con un'improvvisa aurora australe e le sue incantate onde di colore. Un giorno Pippsley, rimasto troppo a lungo al freddo per vedere la luce verde, viene riportato semi congelato al coperto e lì nei suoi deliri parla di gallerie, mappe e tesori. A quel punto Topleton ritiene più corretto informare i suoi uomini della mappa di Tiberius e della ricerca delle gallerie, chiarendo però che il primo scopo della spedizione è e rimane quello scientifico.

Col passare dei mesi l'aria si riscalda e il ghiaccio si frantuma, ma non abbastanza per liberare l'Endurance che, anzi, viene rovesciata e poi distrutta dai movimenti della banchisa.

Toplet4

Gli uomini si sistemano nelle scialuppe attendendo che con il definitivo scioglimento dei ghiacci queste possano prendere il mare. Ma la lastra di ghiaccio sulla quale sono accampati si restringe sempre più e la situazione si fa insostenibile, quando ad un tratto si apre una via al mare e la piccola flotta può ripartire.

Toplet5

Non essendo possibile lo sbarco al polo, ancora circondato dai ghiacci, Topleton e i compagni devono cercare rifugio in una delle piccole isole più a nord; all'orizzonte se ne presenta una dalla sagoma di elefante e Pippsley esulta: è senz'altro l'isola pachidermica indicata dal prozio. Così attraccano e Pippsley si arrampica sulla roccia elefantina per cercare un altro pezzo di mappa, che sempre Tiberius dice di aver nascosto nell'occhio dell'animale di pietra. Infatti la trova e su di essa è indicato il modo di raggiungere le gallerie.

Intanto Minnibelle, da lunghi mesi priva di notizie del fidanzato, inizia a scrivere una lettera…

Terzo episodio - Marinai e alpinisti[]

Sull'Elephant Island gli uomini discutono sulla prosecuzione dell'impresa: i pareri sono diversi, quindi Topleton decide per tutti: con le due scialuppe più piccole verrà costruito un riparo di fortuna e la più grande verrà rinforzata perché possa raggiungere ancora Grytviken nella Georgia del Sud e trovare aiuto. La ricerca delle gallerie e dei loro presunti tesori è rimandata a una spedizione successiva, molto più importante ora è salvare l'intero equipaggio.

Toplet6

Tutti si mettono al lavoro, in particolare Orace e in pochi giorni la scialuppa per la navigazione è pronta: Topleton, Pippsley, Orace e Pluto si imbarcano, mentre Basetild resta con gli altri uomini sull'isola. Anche questo viaggio non è agevole ma, superata una tempesta e fatto qualche volo in acqua, i quattro toccano finalmente terra. Si tratta del versante disabitato della Georgia Australe, quindi dovranno marciare per molte miglia prima di raggiungere Grytviken. Inizia un altro lungo cammino, questa volta tra nevi e tormente; la costanza però è premiata e gli esploratori giungono alla meta, accolti con stupore dagli abitanti che li avevano visti partire quasi due anni prima.

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Ad Elephant Island il tempo passa lentamente e gli uomini sono demoralizzati; neppure Mc Pott con le sue gare di cucina riesce a divertirli.

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Finalmente un giorno compare un filo di fumo e Topleton arriva sulla nave militare Yelcho, recupera tutto l'equipaggio, compresa Betty, l'amata stufa del cuoco, e dice arrivederci all'isola, mentre frotte di pinguini si ammassano sulla spiaggia come per salutare.

L'arrivo a Londra è trionfale: una folla acclama i reduci e finalmente Topleton potrà rivedere Minnibelle, i cui nipoti sono già al porto ad accogliere lo zio. Pippsley chiede all'amico che ne sarà della ricerca delle gallerie, ma Topleton è deciso a lasciarla ad altri cercatori: in fondo potrebbe essersi trattato di una sorta di «suggestione collettiva».

La lettera che chiude l'episodio non è più corrispondenza tra innamorati, ma una valutazione della grande avventura trascorsa: «Non lo so amico mio. Ma ciò che importa è che siamo tornati salvi a casa, sfidando forze più grandi di noi ed esplorando i territori più remoti di quel grande bianco che sta in fondo al nostro cuore».

Analisi e riferimenti[]

Una trattazione piuttosto esaustiva della spedizione si trova su Wikipedia [1]

L'espressione Il Grande Bianco viene talvolta utilizzata ad indicare il polo (nord o sud); ad esempio nel libro del fotografo Herbert Pointing The Great White South (1921), dedicato alla sfortunata impresa di Robert Scott; oppure in The Great White Nord di Helen Saunders Wright (1910), sulle esplorazioni dell’Artico.

Nei primi anni del Novecento si intensificarono le esplorazioni polari, uniche terre ancora in parte sconosciute; l'attribuzione della conquista del Polo Nord fu ed è ancora contesa tra Frederick Cook e Robert Peary,[2] mentre l'Antartide è stata sicuramente raggiunta per la prima volta da Amundsen.[3] La spedizione di Shackleton si colloca quindi in un clima di grande interesse ed entusiasmo collettivo che la storia Disney ricrea fedelmente e con aderenza - quanto possibile - ai fatti storici. Già i nomi dei luoghi sono  reali, come anche le navi Endurance e la cilena Yelcho, e i nomi dei personaggi sono modellati su quelli dei veri protagonisti: Topleton è Sir Ernest Henry Shackleton, comandante; Basetild è Frank Wild, secondo; Frank Worsley, capitano della nave Endurance è Pippsley e Frank Hurley, fotografo, è Gancy che, come il suo alter ego, deve recuperare le foto dimenticate sulla nave. Ma tutto l'equipaggio è in qualche modo rappresentato e Pluto è sostituto di altri cani della spedizione e soprattutto di Mrs. Chippy, il gatto che, contrariamente a Pluto, non ritornò dalla impresa.[4]Forse il micio che appare nella penultima vignetta è un omaggio allo sfortunato felino, così come potrebbe esserlo il pinguino coccolato da uno dei marinai. E gli animali polari compaiono simpaticamente (e improbabilmente) vicini agli uomini in molte occasioni.

La storia Disney rielabora tutti questi, ed altri, elementi storici in una affascinante narrazione, in cui il desiderio di conoscere ed esplorare non toglie ai protagonisti la loro sensibilità umana e la solidarietà tra compagni nei pericoli. In realtà, i rapporti tra i componenti della spedizione non furono sempre così amichevoli e sereni; ci furono discussioni accanite e rancori protratti, come il risentimento del carpentiere Mc Nish per l'uccisione, inutile, del suo amato gatto, ma va riconosciuto a Shackleton anche il merito di aver cercato in tutti i modi di salvare i suoi uomini.

Toplet3

Anche per ciò che riguarda i disegni, il dato reale viene in gran parte rispettato, ad esempio nella struttura dell'Endurance, nel profilo dell'Elephant Island e in vari altri particolari. Le tavole di Mottura seguono la temperie della vicenda e passano da scene di vita quotidiana, pacifiche e divertenti, a rappresentazioni drammatiche di tempeste e di iceberg minacciosi o anche della splendida aurora australe. Nella creazione fantastica anche i momenti più spinosi e ardui appaiono al lettore soprattutto quali occasioni di bellezza.

Curiosità[]

Nel febbraio 2022, centesimo anniversario della morte dell'esploratore, è partita una spedizione alla ricerca del relitto della Endurance di Shackleton e nel marzo è stata data la notizia del suo ritrovamento.[5]

Pubblicazioni italiane[]

Note[]