- Sandopaper (storia)
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Sandopaper è una storia di Alessandro Sisti e Andrea Freccero, pubblicata per la prima volta su Topolino il 14 e il 21 agosto del 2024; si tratta di una parodia dei romanzi del ciclo di Sandokan di Emilio Salgari, liberamente ispirata anche alla più antica Sandopaper e la perla di Labuan di Michele Gazzarri e Giovan Battista Carpi.
Trama[]
Parte 1[]
La storia si apre con Sandopaper, che attende impazientemente il ritorno di Paperoguez. Quest'ultimo però porta cattive notizie: il vascello depredato (carico di fagioli), dopo essersi arreso immediatamente, ha lasciato ai pirati il conto (salatissimo) del bottino, da parte di Lord Paperillonk. Per vendicarsi di questo affronto, Sandopaper decide di rubare a Paperillonk un oggetto preziosissimo: la "Perla di Labuan". Purtroppo, nel raggiungere Labuan, il praho della Tigre della Malesia viene affondato per errore dallo stesso Sandopaper (complice la fortuna del baronetto Gladstone, che era sulla nave che stavano per attaccare). Tutto l'equipaggio fugge grazie ad una zattera di fortuna, tranne Sandopaper che, vedendo degli squali avvicinarsi a lui, corre sull'acqua fino alla riva dove, stremato, si addormenta.

Al suo risveglio, si trova in un letto a baldacchino in un palazzo lussuoso che si rivela essere la dimora di Lord Paperillonk. Per nascondere la sua vera identità, si presenta come il principe Whu-Paperau, la cui nave sarebbe stata affondata da Sandopaper, e chiede come mai si trovi nel palazzo. Paperillonk risponde che lo ha trovato Marianna de Paperillonk, sua nipote, e lo ha portato nel palazzo. Dopodiché Sandopaper scopre che la famigerata Perla di Labuan in realtà non è altri che Marianna stessa, e non una perla, ma non ne rimane deluso, essendosi innamorato di Marianna a prima vista. Per conquistarla si vanta di essere un papero dalla grande tempra e dal grande valore ma viene dunque suo malgrado coinvolto in una battuta di caccia ad una tigre che da un po' deruba le dispense del Lord.
Nel frattempo i tigrotti sono riusciti a raggiungere l'isola di Mompracem, covo dei pirati, con la zattera, ma non trovano più Sandopaper perché è rimasto a Labuan. Allora Wik, Wok e Wak (che erano rimasti a Mompracem) scoprendo che loro zio è stato lasciato in terra nemica, decidono di organizzare una spedizione per recuperarlo ma non trovano appoggio tra i pavidi tigrotti e dunque partono da soli.
La mattina successiva inizia la battuta di caccia, alla quale partecipa anche il fortunatissimo Baronetto Gladstone, che corteggia assiduamente e senza successo Marianna. Nel mezzo della caccia, Sandopaper si trova impigliato tra le liane in cima ad un albero. Nel frattempo, Gladstone e Marianna si imbattono nella tigre e sembrano essere senza via di scampo, quando Paperino cade dall'albero piombando sulla tigre e mettendola in fuga. Così, quella che in realtà era una rocambolesca caduta, viene scambiata per un coraggioso attacco alla tigre a mani nude e Sandopaper ottiene la stima di Marianna e l'antipatia di Gladstone.
Origliando i discorsi tra Gladstone e suo zio, Marianna scopre che Gladstone ha portato a Paperillonk un dono da parte del ragià di Varahuni: un'enorme perla che sarà di Marianna non appena si fidanzerà. A tal proposito, Paprillonk rivela a Gastone che ha intenzione di fidanzarlo con Marianna, ma questa, che ha sentito tutto di nascosto, non è affatto d'accordo. A questo punto Gladstone chiede al Lord chi sia il papero che ha messo in fuga la tigre e quando Paperillonk gli racconta la storia rifilatagli da Sandopaper, Gladstone rivela che, oltre a quella di Sandopaper che è affondata, non c'erano altre navi vicino a Labuan. Allora i due capiscono che il principe Whu-Paperau altri non è che Sandopaper stesso.
Parte 2[]
Allora Marianna si reca da Sandopaper egli rivela di sapere la sua vera identità e il pirata allora le rivela che in realtà lui è stato un principe caduto in disgrazia. Dopo aver scoperto da Marianna che Gladstone e Paperillonk lo stanno cercando per catturarlo, Sandopaper scappa promettendo però a Marianna di tornare per farla diventare la regina di Mompracem. Braccato dalle guardie che Paperillonk ha sguinzagliato sulle sue tracce (guidate dallo stesso fortunatissimo Gladstone), Sandopaper si perde nella giungla fuori dal palazzo e sta per essere acciuffato dagli uomini del Lord quando la tigre, sbucata da un cespuglio mette in fuga le guardie e lo trascina al suo nascondiglio. Le guardie, dando per scontato che la tigre avrebbe magiato il papero, tornano al palazzo di Lord Paperillonk. La tigre invece si rivela essere mansueta: è stata mandata dai Wik, Wok e Wak e dai Giovani Tigrotti (associazione giovanile ispirata alle Giovani Marmotte) per recuperare lo zio. Questi però si intristisce perché sa che Marianna sarà disperata credendolo morto e quindi Wik, Wok e Wak ideano uno stratagemma per penetrare nel palazzo e dare la notizia alla nipote di Paperillonk. Dopo aver spiegato tutto a Marianna i nipotini le raccontano, sotto sua richiesta, il passato di Sandopaper: lui era un principe che, sperperando, si era indebitato fino al collo con Paperillonk e con i suoi stessi sudditi. Allora, ingaggiando i suoi stessi creditori come ciurma, aveva deciso di derubare le navi del Lord, ma tutto ciò che depredava veniva semplicemente pagato ai creditori e aggiunto alla lista dei debiti con Lord Paperillonk.
Allora, attirato Paperillonk fuori dal palazzo con un tranello e fatto in modo che Marianna lo accompagnasse, i nipotini e Sandopaper tendono una imboscata al Lord e rapiscono Marianna per portarla all'isola di Mompracem. Marianna inoltre si porta dietro la perla. Purtroppo però vengono seguiti dal Lord con i suoi vascelli che ha scoperto l'ubicazione segreta del covo dei pirati grazie ad una rivelazione involontaria di Marianna. A quel punto Marianna rivela allo zio che ha intenzione di fidanzarsi con Sandopaper ed ottenere la perla, ma Paperillonk vuole fidanzarla con Gladstone per farlo lavorare ed sfruttare la sua fortuna. Tuttavia appena sente la parola "lavoro" Gladstone scappa terrorizzato e rinuncia alla mano di Marianna. Dunque Marianna, fidanzatasi con Sandopaper e ottenuta la perla, la cede a Paperillonk per saldare parte dei debiti che Sandopaper ha contratto con lui.
Infine Paperillonk concede a Sandopaper di continuare ad assalire le sue navi per ripagare i suoi creditori ma sempre allungando la sua lista dei debiti.
Personaggi[]
- Sandopaper (Paperino) - Sandokan
- Marianna (Paperina) - Marianna
- Paperoguez (Paperoga) - Yanez
- Tigrotti e Giovani Tigrotti (Giovani Marmotte) - Tigrotti
- Lord Paperillonk (Paperone) - Lord Guillonk
- Baronetto Gladstone (Gastone) - Baronetto William Rosenthal
Confronto con l'originale a fumetti[]
Vi sono molte differenze con l'originale a fumetti: ad esempio la trama risulta completamente cambiata. Si presentano alcuni elementi già visti anche nella prima parodia, come l'enorme perla (che non è presente nell'opera salgariana) di proprietà di Lord Paperonk o il fatto che Sandopaper venga attaccato da uno squalo finché è in mare. Inoltre i nomi di alcuni personaggi vengono cambiati:
- Paperanna diventa Marianna
- Lord Paperonk diventa Lord Paperillonk
- Qui, Quo e Qua (pirati) diventano Wik, Wok e Wak
Il personaggio di Yanez (interpretato nella parodia originale da un corvo che ricorda molto Javert, con cui condivide il padre Carpi) è stato sostituito da Paperoga (Paperoguez).[1]
Dal punto di vista grafico si può notare ancora di più la somiglianza con la vecchia parodia: il disegno di Freccero è particolarmente carpiano: la tavola è strutturata in una gabbia molto ordinata e regolare, mentre il tratto è caratterizzato dalle "linee curve ed energiche". La struttura dei personaggi è carpianamente tridimensionale e c'è un certo "gusto per il dettaglio". I colori sono molto vivaci, come si usava fare all'epoca di Carpi, e non sono quasi mai naturali: si prediligeva un posizionamento dei colori "a scacchiera", causando quindi delle colorazioni tipiche degli anni '70 ma inusuali al giorno d'oggi. Si può vedere particolarmente in questa immagine:

Il cielo rosa, un cavallo azzurro e un elefante viola, l'erba a tratti gialla a tratti arancione... La priorità nel mettere i colori non è quella dettata dalla natura. [2]
Si possono inoltre notare molte somiglianze tra l'Isola di Mompracem carpiana e quella di Freccero, per non dire che sono uguali, e l'occhialuta tigre che fa da bandiera per i praho dei pirati si ripropone anche nel remake.
Confronto con il romanzo originale[]
Rispetto alla parodia originale il remake si propone molto più simile all'opera a cui fa riferimento: "Le tigri di Mompracem" (forse complice il fatto che Alessandro Sisti sia un salgariano). La trama e i personaggi pressoché coincidono, anche se chiaramente la parodia presenta tratti più comici. Il finale è ovviamente diverso: il romanzo di Salgari si conclude infatti con la fuga da Mompracem della Tigre e i tigrotti, dopo l'attacco sferrato da Lord Guillonk (che nei libri successivi, dopo la morte di Marianna, sarebbe diventato alleato di Sandopaper).
Pubblicazioni italiane[]
- Topolino (3586-3587)
Curiosità[]
- Originariamente si pensava di mutare anche il nome di Sandopaper in Sandoquack, più simile a "Sandokan". [3]
- Il nome del baronetto, Gladstone, non è in alcun modo legato al nome originale del personaggio. È bensì il nome originale di Gastone in inglese.
Note[]
- ↑ Può essere che non si sia voluto rappresentare il corvo Yanez perché fuma sempre un sigaro. In ogni caso sul motivo possiamo solo avanzare ipotesi.
- ↑ Tutto ciò è rivelato dallo stesso Andrea Freccero in questa intervista. Le parti comprese tra virgolette sono direttamente riportate dall'intervista.
- ↑ Anche questo si trova nell'intervista di cui sopra.