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Rodolfo Cimino (Palmanova, 16 ottobre 1927 - Mestre, 31 marzo 2012) è stato uno sceneggiatore Disney, considerato tra i maggiori della scuola italiana.
Creatore di numerose storie e personaggi, viene comunque ricordato in modo particolare come papà di Reginella, la regina aliena che nella saga in cinque puntate dal 1972 al 1994 sviluppa un'intensa storia d'amore con Paperino.
Biografia[]
Cimino iniziò la sua carriera Disney come inchiostratore di Romano Scarpa, avendo così la possibilità di lavorare a contatto con il gruppo creativo dell'epoca, composto, fra gli altri, da Guido Martina.
La prima storia sceneggiata interamente da lui risale al 1962, su disegni di Scarpa stesso: da questo momento Cimino si specializzò nella sceneggiatura, in cui rivelava particolare talento. Nella prima metà degli anni Settanta, l'autore produsse alcune delle storie ritenute migliori del periodo, disegnate per lo più da Giorgio Cavazzano, da Luciano Gatto o ancora da Scarpa.
Dopo un'interruzione fra il 1976 e il 1987, in cui si dedicò alla politica ed ebbe delle vicissitudini giudiziarie, Cimino tornò all'attività di fumettista per la Mondadori; negli anni '90 si segnalò soprattutto per le sceneggiature della serie di Nonna Papera e i racconti intorno al fuoco, relativamente originale perché basata su personaggi insoliti e temi poco disneyani, come l'amore e la morte.
Cimino è morto il 31 marzo 2012 all'età di 85 anni; Topolino gli ha dedicato un ricordo nelle pagine di apertura del numero 2943. L'ultima storia scritta dall'autore friulano, Zio Paperone e il Veliero d'argento, venne pubblicata sette mesi dopo sul numero 2971 di Topolino (31 ottobre 2012); i disegni sono di uno dei suoi storici collaboratori, Giorgio Cavazzano.
L'autore Roberto Gagnor scriverà, qualche mese dopo, la storia Il tesoro alla ricerca di Zio Paperone, che è un omaggio allo stile ed al linguaggio delle storie di Cimino.
Stile[]
A Cimino è dovuta l'invenzione di personaggi come Reginella e Roberta oltre all'utilizzo più approfondito di personaggi minori, come Battista. Dal punto di vista stilistico, per dare più spessore e ironia alle sue storie, sicuramente molto fantasiose e spesso surreali, utilizzava anche un linguaggio molto fiorito, con la presenza di numerosi modi di dire, luoghi comuni e termini aulici o desueti.
Le storie di Cimino hanno spesso come protagonista Zio Paperone e raccontano di grandissime avventure in cui viene accompagnato da nipoti, dal maggiordomo e dagli anno Novanta anche dal robot Camillino, sempre su mezzi di trasporto fantasiosi, come il velocipede di Zio Paperone e la polvere di stelle.
Tra i temi che compaiono più di frequente, la caccia al tesoro, l'uso di tecnologie strane, anche inquietanti, o l'incontro e scontro con forme di magie inusitate, anche nelle storie con Amelia. Nelle storie i Bassotti fanno ricorso a strane forme di tecnologia, più mentale che fisica (Zio Paperone e il pensiero rapinatore).
La personalità di Paperone oscilla tra differenti sfumature: ora è ossessivamente dominato dalla ricerca di guadagno, a danno della concorrenza, della società, dell'ambiente, in altri casi è allegramente preso dalla caccia di tesori, non necessariamente di preziosi, e può essere eroicamente difensivo nel proteggere i nipotini (Zio Paperone e il sosia elettronico, Zio Paperone e il giardino del "piccolo Gik"). Nella saga di Reginella, più volte fa da mentore al nipote fornendogli mezzi e sostegno per raggiungere l'amata regina di Pacificus.
Quanto al Paperino di Cimino, è appunto intraprendente e combattivo, in modo positivo e ben diverso dal pelandrone cronico e ostile descritto in tante storie di altri autori, fra tutti Martina.