- Qui, Quo, Qua e le radici di Paperopoli
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Qui, Quo, Qua e le radici di Paperopoli è una storia scritta da Matteo Venerus e disegnata da Roberto Vian, pubblicata per la prima volta su Topolino 2928 il 10 gennaio 2012.
La storia ricostruisce parte della giovinezza di Cornelius Coot prima della fondazione di Paperopoli.
Trama[]
Primo quarto dell'Ottocento. La cittadina di Sant Louis è l'ultimo avamposto prima dello sconfinato West e proprio in questa cittadina il Capitano Wilson sta organizzando una nuova spedizione verso le terre inesplorate. Tra i volontari che corrono ad arruolarsi c'è anche un giovane simpaticamente chiamato Pannocchia per via della sua bionda capigliatura e della sua passione per il mais. Pur non avendo esperienza coi luoghi inesplorati, il ragazzo sogna di diventare un pionere come i suoi antenati che erano padri pellegrini. Il Capitano Wilson gli concede di partire con loro all'alba successiva.
Paperopoli, presente. Paperone e Rockerduck presentano al Sindaco due nuovi progetti edilizi per la costruzione di mega-complessi abitativi sul territorio occupato dal quartiere di Via dei Platani di cui entrambi ne posseggono una metà. Per placare le soliti liti tra i due, il sindaco concede che ognuno costruisca nella propria metà. Ma il quartiere è anche quello dove abitano Paperino e i suoi vicini. Paperino, rilassato sulla sua amica, sta discutendo con Jones sui loro alberi dopo che Qui, Quo e Qua hanno scoperto dal loro Manuale che il platano del loro giardino è molto vecchio. Sopraggiungono Paperone e Rockerduck per metterli tutti al corrente del cambiamento e promettono un alloggio nei loro nuovi condomini. Ma Paperino ed i vicini non voglio rinunciare ai loro platani e decidono di coalizzarsi contro i miliardari. Qui, Quo e Qua scelgono un altra via: dimostrare che il loro quartiere ha un alto valore storico.

I tre paperotti sono sicuri che i platani sono la via giusta e, consultato Papernet, cominciano la ricerca dall'istituto botanico trovando degli scritti del naturalista John Bradpaper che classificò la pianta come "Platanus Pennichellus". Nelle sua tavole viene raccontato come ne trovò un esemplarare a Saint Louis e spesso tra i suoi rami era solito pisolare il giovane Pannocchia e notò come i rami quasi prendevano la forma del ragazzo. Viene così rivelato che, proprio a causa di una dormita troppo lunga, Pannocchia arrivò tardi per la partenza della nave del Capitano Wilson e decise di andare da solo verso l'ignoto su una canoa. Intanto Paperino, Jones e gli altri vicini si sono trasferiti sugli alberi impendendo così agli operai di abbatterli.
La ricerca di Qui, Quo e Qua li porta agli scritti del poeta Jebediah Paperman (peregrino solingo delle terre del west) che cantò del platano. Con loro sorpresa, anche Jebediah menziona Pannocchia parlando del suo viaggio in canoa attraverso il Missouri e di come si fosse perso quando vide un platano e sbarcò andandoci a dormire. Fu così che lo incontrò e gli diede indicazioni la via del fiume, ma Pannocchia si incamminò invece per le Grandi Pianure pensando che il platano fosse un segno. Intanto Paperone e Rockerduck si presentano di persona al quartiere con una ruspa che viene sabotata efficacemente da Paperino costringendoli di nuovo a ritirarsi. Ora tocca al papero fare il turno di vigilanza, ma finisce per addormentarsi.

Cornelius Coot disegnato da Roberto Vian
Da un'altra parte, nella riserva indiana di Red Creek, Qui, Quo e Qua parlano col Grande Capo indiano. I racconti della sua tribù parlano del paltano e di come fosse legato a Pannocchia che, durante il suo cammino, fece amicizia con loro vivendo in armonia con la natura e fermandosi a riposare ogni tanto su un platano fino alla fine del suo viaggio. Qui, Quo e Qua sono un pò delusi di trovare solo informazioni su questo Pannocchia ed in più vengono a sapere che lo zio Paperino ed i vicini sono stati sconfitti. Grazie ad un commento su come il platano dello zio abbia una forma fatta apposta per dormire, Qui, Quo e Qua arrivano alla conclusione che Pannocchia non era altri che Cornelius Coot, il fondatore di Paperopoli ed è lui che piantato i primi platani del loro quartiere. Mentre Paperone è indeciso su cosa fare, Rockerduck sà che non hanno prove e comincia a scavare vicino al platano di Jones. Trova così una cassa con dentro un libro appartenente al Capitano Wilson che visse nalla casa di Jones e conferma la teoria dei paperotti. Jones porta in fretta il Sindaco che annulla i progetti edilizi dichiarando quei platani dei beni storici.
Mentre Paperino e Jones tornano a discutere, Qui, Quo e Qua leggono di come Wilson e la sua spedizione furono sorpresi di trovare Cornelius Coot (intento a piantare i platani) che li aveva preceduti e gli venne regalato il suo iconico cappello avendo dimostrato di essere un vero pioniere. E fu così che fondò la città di Paperopoli.
Pubblicazioni italiane[]
- Topolino 2928 (2012)