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- Pippo e Cleopatra
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- "Potrei darmi una sbirciatina allo specchio! Di questo non mi stanco mai!."
- ―Clarabella Cleopatra
Pippo e Cleopatra è una storia di Carl Fallberg e Hector Adolfo de Urtiága, del Disney Studio (foreign market stories), pubblicata per la prima volta mondiale in Italia per la serie Pippoparodie nell’aprile 2000.
Trama[]

Il fascino di Cleopatra, regina d'Egitto, è così grande che tutti gli uomini si contendono i suoi favori con lotte accanite. Ma i tanti corteggiatori e i tanti doni da loro offerti riescono solamente ad annoiare la donna, che ha già tutto ciò che può desiderare.
Intanto a Roma Giulio Cesare incarica il suo luogotenente Pietro di portare a Cleopatra un invito per un incontro: Cesare vorrebbe stringere un'alleanza con lei e vuole che il messaggio sia accompagnato da elogi della bellezza della regina.

Pietro si finge ossequioso, ma in realtà detesta Cesare ed è in combutta con un gruppo di rivoltosi raccolti nel «Club degli odiatori di Cesare». La missione n Egitto sarà l'occasione per detronizzare l'imperatore. Nel frattempo in Egitto Cleopatra sta facendo la consueta navigazione sul Nilo e poiché, come al solito, si annoia, vorrebbe almeno specchiarsi per soddisfare la sua immensa vanità, ma non ha con sé lo specchio. Si sporge allora dalla barca per vedere il proprio riflesso nell'acqua, perde l'equilibrio e cade nel fiume, senza che nessuno dei suoi schiavi si senta in dovere di andarla a ripescare. Così la regina finisce nella rete di due semplici pescatori, Pippo e Topolino, ai quali Cleopatra si presenta come la regina senza però essere creduta, fradicia e lacera com'è.

I pescatori tuttavia la portano a palazzo e la guardia, come gli altri ingannata dall'aspetto dimesso della donna, la schernisce, finché arrivano i rematori della barca regia e si felicitano di ritrovare Cleopatra sana e salva. La guardia viene perciò declassata a addetto all'immondizia.
La regina, invaghitasi dei due pescatori, chiede chi di loro sia disposto a sposarla, provocando l'imbarazzo di entrambi; si salvano con qualche adulazione, paragonandola a una sirena, e la vanitosa donna, rabbonita, si limita ad offrire loro un lavoro., ma non sa ancora quale. Intanto li fa alloggiare nella stanza degli ospiti, completamente nullafacenti e serviti di tutto punto: il loro privilegio scatena il rancore della ex guardia ora spazzino.
Dopo alcune settimane, finalmente la regina ha pensato ad una occupazione: Pippo e Topolino dovranno sorvegliare l'ingresso del palazzo vietando l'accesso a chiunque si presenti senza un valido motivo.

Il compito è assolutamente noioso, fino a quando arriva Pietro e chiede di vedere Cleopatra; le due guardie zelanti esitano e vogliono vedere le sue credenziali: allora Pietro fa a fettine le loro lance e si apre da sé la strada. Arriva alla sala del trono nel momento in cui Cleopatra sta facendo una sfuriata alla guardia-spazzino e astutamente si ingrazia l'uomo allo scopo di averlo alleato. Porta poi alla regina il messaggio di Cesare e Cleopatra è stimolata all'idea di un viaggio per mare quale antidoto alla sua noia; fissa quindi un appuntamento col generale romano per il mese successivo sul mare.
Pippo e Topolino hanno raccolto i pezzi delle loro lance e Pippo va per buttarli nella spazzatura dietro il palazzo. Lì vicino Pietro e la guardia, che fa parte del «Club degli odiatori di Cleopatra», tramano per la rovina di Cleopatra e di Cesare: quando i due regnanti si incontreranno, saranno così ansiosi di sfoggiare le loro eleganti imbarcazioni che non faranno attenzione al resto e i congiurati potranno occupare a Roma e in Egitto i palazzi reali. Pippo ha sentito tutto, ma accidentalmente inciampa e svela la sua presenza. Riesce tuttavia a nascondersi nella spazzatura e a fingersi un gatto (sono numerosi nella reggia), in modo da allontanare i congiurati che però hanno capito di essere stati ascoltati.
Pippo si precipita ad informare Topolino ed entrambi vanno da Cleopatra per avvisarla; ma la capricciosa regina sta riposando, esausta dopo la sua ennesima scenataccia alle ancelle e caccia i due in malo modo.
Nottetempo, la guardia alleata di Pietro entra di soppiatto nella camera di Topolino e Pippo per sorprenderli nel sonno e buttarli ai coccodrilli del fossato. Non si accorge però che il solo Pippo sta dormendo, anche se russa per due: scivola su una buccia di banana gettata via da Topolino e vola fuori dalla finestra nel fossato, salvandosi a malapena dai famelici rettili.
L'indomani i due pescatori, che ora si sentono minacciati, riprendono i loro posti di guardia, ma Topolino si addormenta e Cleopatra lo licenzia, trattenendo però Pippo. Topolino, non volendo abbandonare l'amico, resta nascosto nelle vicinanze del palazzo e sventa un altro tentativo della guardia di eliminare Pippo, che dorme sempre.

Inviperito dai fallimenti, il congiurato decide di passare subito all'azione e il giorno dopo detronizza Cleopatra e la obbliga a fare lei da spazzino insieme con Pippo. Ricompare Topolino e Cleopatra si adira perché gli aveva ordinato di lasciare il palazzo; ma inaspettatamente Pippo reagisce, dà alla regina della «smorfiosa isterica» perché non si lascia mai consigliare ed aiutare e, altrettanto inaspettatamente, Cleopatra ammette che Pippo ha ragione. Ammansita, rivela ai due il suo appuntamento con Cesare, che potrebbe aiutarla; prigioniera com’è, però, le sarà difficile uscire da palazzo. Topolino suggerisce di cercare aiuto da una serva fedele e Cleopatra pensa subito alla fida Fatima. La donna suggerisce che la regina si lasci avvolgere in un tappeto ed esca così dalla reggia. Topolino e Pippo, travestiti da ancelle, fingeranno di portare il tappeto in lavanderia. La fuga riesce e i tre si imbarcano per Roma, dove giungono dopo molto mal di mare, e si presentano a Cesare con Cleopatra ancora nascosta nel tappeto. Pietro che è presente capisce che qualcosa è andato storto e ancor più si preoccupa quando la regina esce dal tappeto; a quel punto il luogotenente prende il mare e fugge verso l'Egitto.

Cleopatra inizia un battibecco col generale; quando però questi viene informato del tradimento di Pietro passa al contrattacco e si imbarca con gli altri per l'Egitto, dove arriva con l'esercito schierato e i suoi «occhi grifagni». Piero raggiunge il suo complice e insieme se la danno a gambe su due cammelli; Cesare torna a Roma dopo aver incassato l'alleanza con l'Egitto e Cleopatra riprende il potere, ma vuole accanto i suoi salvatori: Topolino sarà primo ministro mentre Pippo dividerà con lei il trono. Le parti si invertono e adesso è Pippo a dare ordini alla regina divenuta mite e obbediente.
Analisi e riferimenti[]
Numerose sono le storie Disney dedicate a Cleopatra o che ne vedono la presenza; questa è tra le più articolate e divertenti, grazie anche ai disegni ricchi di particolari di contorno ed a una rivisitazione umoristica e volutamente anacronistica delle vicende storiche.[1]
Cleopatra, secondo una convenzione comune anche ad altre storie Disney, viene rappresentata come vanitosa e lunatica, Cesare arrogante e severo, il che corrisponde solo parzialmente alle loro personalità storiche, così come la semplice alleanza proposta dalla sceneggiatura di Fallberg è stata in realtà una relazione sentimentale oltre che politica. Cesare combatté a favore di Cleopatra contro il fratello di lei, Tolomeo, che morì in battaglia lasciando la sorella sola regnante effettiva sul trono d'Egitto. Sorte più mite di quella di Tolomeo è riservata a Pietro e alla guardia, che fuggono verso Timbuktù su due lenti cammelli.
Si nota poi una contaminazione dalla Bisbetica domata shakespeariana, come suggerito anche da Becattini nell'introduzione alla Pippoparodia: da capricciosa ed egoista, la regina diviene tranquilla e accondiscendente dopo aver ricevuto la sgridata di Pippo.
Curiosità[]


Tra i particolari grafici più gustosi si segnalano la corona di Cleopatra, che raffigura una gallina faraona; una corte di gattini, che accompagnano la regina circolando liberamente nella reggia; alcune lapidi con incisi antichi proverbi egizi che proverbi non sono, ma si adattano comicamente ai momenti della narrazione; infine una galleria di animali, da innocui topini a coccodrilli affamati e avvoltoi in cinica attesa.
Pubblicazioni italiane[]
- Le Grandi Parodie Disney 75 (2000)
- Le parodie Disney 3 (2002)