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Pippo Stradivari è una storia di Carl Fallberg e Anibal Uzal, del Disney Studio (foreign market stories), pubblicata per la prima volta in Francia nel 1989 in Super Picsou Géant e in Italia nella serie Pippoparodie nell’agosto 2000.


Trama[]

Le prime pagine sono una divertente rassegna della nascita degli strumenti musicali, in particolare degli strumenti a corda, dall'età della pietra al Medioevo, rassegna interpretata da quelli che saranno poi i protagonisti della storia: Pippo, Clarabella e Gambadilegno nei panni, tra gli altri, di Cesare, Cleopatra, Nerone.

Primistrumenti

Ma la creazione dello strumento più importante ai fini della storia, il violino, viene attribuita a una gara di tiro con l'arco nella quale un Gambadilegno, pur dotato di una mira eccezionale, viene oscurato da un Pippo che, dopo aver legato insieme quattro archi, ne fa vibrare le corde con un quinto, producendo suoni ancora non ben armonizzati, ma apprezzati dal pubblico. È la prima forma di un violino.

I Pippi e i Pietro Gambadilegno continuano nei secoli la loro rivalità perfezionando gli strumenti, ma con risultati diversi, finché, nella seconda metà del Seicento, li troviamo a Cremona, entrambi proprietari di due botteghe di liuteria. Pippo Stradivari ha anche un socio, Topolino, e molto più successo di Pietro.

Clarabellacremona

Un giorno, la capricciosa moglie (Clarabella) del generale di Cremona esige dal consorte, sempre assente per le sue guerre, un violino come regalo. Il generale ne va a cercarne uno e capita alla bottega di Pietro in assenza del proprietario. Poiché ha fretta, afferra il primo strumento che trova, ancora il rudimentale violino fatto di quattro archi, e lo porta alla moglie. Ma la donna inorridisce al suono sgraziato dello strumento e caccia di casa in malo modo il coniuge. Questi si reca da Pietro e chiede come risarcimento un «violino sopraffino» (così infatti recita l'insegna del suo negozio). Il mediocre liutaio, consapevole di non poter esaudire la richiesta in tempi brevi, si traveste e, fingendosi orchestrale di Cremona, ordina a Pippo Stradivari un violino per il giorno successivo. Pippo e Topolino lavorano tutta la notte e il mattino dopo consegnano lo strumento al sedicente musicista, che fa mettere la spesa in conto all'orchestra di Cremona. Ma l'inesistenza di una tale orchestra fa capire ai due soci che sono stati truffati da Pietro.

Il nuovo violino soddisfa Clarabella che lo vuole suonare con le sue amiche in una orchestra da camera, un quartetto di soli violini.

Combutta

Perciò ordina al maggiordomo Furtivo di commissionare altri tre violini al costruttore del primo. Furtivo è in combutta con Pietro; ordina quindi a Pippo tre strumenti e quando sono pronti li porta a Pietro che vi appone un'etichetta con la propria firma a coprire la firma di Pippo. Nel frattempo però Pippo Stradivari si è accorto di aver usato un legno troppo giovane e, prevedendo l'insuccesso, chiude bottega.

Violiniegermogli

Infatti, non appena le tre amiche di Clarabella iniziano a suonare, dai loro violini spuntano germogli; umiliate, le suonatrici vanno da Pietro e gli rompono sulla testa gli artefatti avariati.

L'inviperita Clarabella però non demorde e, quando l'etichetta di Pietro si stacca dal violino e rivela il nome del reale costruttore, la nobildonna richiama Furtivo e lo manda a commissionare a Pippo Stradivari altri tre violini. Furtivo riferisce a Pietro e questi escogita un piano per liberarsi dal rivale e divenire il liutaio più importante e noto nel mondo.

Manifesto

Così Furtivo, travestito, si presenta alla bottega di Pippo con un cartello che annuncia l'arruolamento di violinisti in sostegno all'esercito di Cremona. I due si presentano entusiasti alla leva, ricevono gli elmi ma rifiutano i moschetti e quando mostrano le loro armi, i violini, vengono derisi e allontanati dal fronte e si ritrovano tra i due eserciti in un inospitale deserto con gli avvoltoi in attesa.

Pietro intanto, poiché non riceve notizie sulla guerra, va di persona a controllare e trova lo schieramento cremonese con pochissima voglia di combattere i nemici, probabili lanzichenecchi, molto più numerosi, e l'esercito avversario che, forte della propria superiorità numerica, se la prende con calma. Finalmente, al tramonto, il generale nemico decide di attaccare, ma i suoi uomini sono stanchi e lenti; dall'altra parte, Pietro suona la carica con la tromba, sperando che lo scontro tra le due armate elimini i violinisti che si trovano nel mezzo. Ma il suono della carica viene interpretato come ritirata e i soldati cremonesi tornano a casa, lasciando solo il generale che si adira con Pietro.

Pacemusicale

Pippo e Topolino, sentita la tromba e ancora convinti di essere lì per un concerto, iniziano a suonare. La loro musica è così struggente che, oltre ad ammansire gli avvoltoi, toglie ai soldati nemici ogni spinta bellica e tutti, commossi, tornano a casa, da mamme, mogli e figli. Il generale di Cremona scopre poi che lo scontro è stato mandato a monte dal piano architettato da Pietro per eliminare il rivale. Dovrebbe punirlo, ma trova più conveniente metterlo a suonare con la bisbetica moglie: ottenuti altri violini di Pippo Stradivari questa trasforma il suo quartetto d'archi in un quintetto con Pietro.

Analisi[]

Fallberg, figlio di musicisti, crea una sceneggiatura che fonde realtà storiche, fantasia e momenti didattici: le immagini relative alla costruzione notturna del violino commissionato a Pippo non hanno infatti funzione narrativa, ma riproducono i vari momenti della complessa lavorazione dello strumento. Più avanti, la fioritura del legno giovane sottolinea la necessità della scelta dei materiali più adatti e delle procedure di lavorazione, ancora per la maggior parte segrete, che Stradivari individuò. Anche l'origine del violino, formato da archi da combattimento, è ricostruzione ipotetica ma basata sulla possibile rielaborazione di strumenti orientali, proposta in una vignetta nella quale dal rudimentale strumento si passa gradatamente a quello attuale.

Al di là degli aspetti educativi, comunque armonizzati nel contesto, la storia presenta la consueta comicità dei Disney Goofy Classics, la serie da cui sono tratti vari episodi con Pippo ad impersonare personaggi storici o letterari.[1]

Divertente è ad esempio la trovata del manifesto di arruolamento violinisti, che ha la struttura del famoso e sfruttatissimo manifesto dello Zio Sam, come anche nota Becattini nell'introduzione alla parodia. Personaggio di contorno, ma efficace, è inoltre la vezzosa e pestifera cagnolina infiocchettata di Clarabella, sempre pronta e sostenere la padrona nelle sue rivendicazioni.


Curiosità[]

Il Quartetto di Cremona esiste realmente, anche se è di fondazione posteriore alla storia (creato nel 2000) ed è in realtà un vero quartetto d'archi.[2]

Pubblicazioni italiane[]

Note[]