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  • Pico e le streghe di Pepem
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Pico e le streghe di Pepem è una storia italiana realizzata da Nino Russo ed Enrico Soave, pubblicata per la prima volta il 29 ottobre 1996 su Topolino 2135.

Trama[]

Pico va a Stregon City per scrivere una relazione sul mondo delle streghe. Girando per la città, Pico sente dei lamenti. Seguendo i pianti, Pico trova Amelia, Maga Magò e Nocciola disperate in un bar perché non riescono nei loro obbiettivi (rispettivamente rubare la Numero Uno di Paperone, sposareMacchia Nera e convincere Pippo dell'esistenza delle streghe). Per risollevarle il morale Pico racconta la storia di tre loro antenate che, nel tardo '600 nella contea di Pepem, riuscirono con un pizzico di fortuna e magia a compiere imprese simili a quelle a cui aspirano le discendenti.

- La strega Pinola deve far firmare a tutti i suoi concittadini una dichiarazione che lei è una strega per ottenere lo scatto retributivo. Ottenuta la firma di quasi tutta la città, a Pinola manca solo più quella di De Pippis, un pippide scettico. Falliti vari incantesimi per convincerlo, Pinola ottiene la sua firma quando riesce al primo tiro a fare centro ad un giochino.

- La seconda antenata è Maga Magonza, una maga buona che ottiene le lodi della cittadina. Nella città arriva un misterioso caveliere, il barone Black Blot. Magonza si innamora subito di lui, il quale riesce a convincerla con l'inganno ad insegnarli un incantesimo per aprire ogni serratura. Quella stessa notte Black Blot usa la formula per derubare la cassaforte del paese. Durante la fuga cerca di nascondersi in una casa, che capita essere quella di Magonza. Capita la situazione, la maga utilizza la situazione per ricattarlo di sposarla o finire in prigione. Black Blot accetta di malumore, e Magonza lo salva dal carcere rifacendosi alla promessa che il borgomastro le aveva fatto, di proteggere sempre lei e i suoi cari.

- L'ultima antenata è Ameliette, dedita alla ricerca della pietra filosofale. Sotto rischio di sfratto da parte di Mc Scrooge, Ameliette trova un modo per arricchirsi velocemente, ovvero creare un amuleto fondendo la prima moneta ottenuta da ogni riccone del paese. Ottenute le monete di tutti tranne Mc Scrooge, si dirige da lui per ottenerla pacificamente. Fallita la via diplomatica, tenta due attacchi ma fallisce. Torna sconfitta a casa, dove viene raggiunta da Mc Scrooge per sfrattarla, il quale fa inavvertitamente cadere la sua moneta nel calderone e crea l'amuleto. Ameliette vola quindi via con l'amuleto urlando la sua vittoria.

Le tre streghe, ora risollevate, escono dirigendosi verso i loro obbiettivi. Capito di aver convinto le tre ad infastidire Pippo, Macchia Nera e Paperone, e timoroso di una loro rivalsa, si va a nascondere nel posto più orrido del paese, l'antro di un mostro.

Riferimenti[]

Il rinvio obbligato, se non altro nel titolo, è al processo alle streghe di Salem, uno dei più terribili episodi della caccia alle streghe seicentesca avvenuto nel 1692 a Salem (nel Massachusetts, da non confondere con l'omonima capitale dell'Oregon). Pepem è evidentemente un nome rifatto comicamente sulla base dell'affinità fra sale e pepe.

Nessun influsso sulla storia può aver avuto invece il noto film dell'orrore Le streghe di Salem di Rob Zombie, prodotto solo nel 2012.

Pubblicazioni Italiane[]

Trivia[]

  • Nella sua prima edizione, nell'indice all'inizio del libretto la storia viene chiamata Amelia e le streghe di Pepem, ma nella prima pagina il titolo riportato è Pico e le streghe di Pepem.