- Pellesecca Zampadigallina
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Pellesecca Zampadigallina (in lingua originale J. Crowfoot Dryskin of Turkeyneck-on-the-Mohawk), soprannominata "il flagello dei saloni di bellezza", è una ricca signora paperopolese comparsa unicamente nella storia Paperino estetista travolgente di Carl Barks (1966).
Storia[]
Quando Paperino decide di avviare la nuova attività di estetista, il caso vuole che la prima cliente sia la terribile Pellesecca Zampadigallina, una donna decrepita e bruttissima, ma molto influente, che ha l'abitudine di rovinare gli estetisti con la sua pessima pubblicità, in quanto ritiene che la loro incapacità sia la causa della sua bruttezza. Benché il lettore possa aspettarsi un esito disastroso per il malcapitato Paperino, quest'ultimo mette sapientemente a frutto ciò che ha imparato nel suo corso di estetista, applicando un trattamento a dir poco drastico: tira le rughe della signora con delle mollette da bucato, le applica in faccia dello stucco dipingendolo poi con i colori a olio, e aggiunge ben tre parrucche alla sua calvizie. Alla fine del trattamento, la donna appare perfino relativamente piacente. Soddisfatta e immediatamente addolcita anche nel carattere, si allontana complimentandosi con Paperino (a cui dà addirittura un bacio) e promette, contrariamente alle sue abitudini, di fare una buona pubblicità al suo salone di bellezza.
Aspetto fisico e carattere[]
Pellesecca Zampadigallina è uno dei personaggi fisicamente più sgradevoli concepiti da Carl Barks: è una femmina di cane antropomorfo, di età molto avanzata, con un muso canino sproporzionato, la pelle del viso flaccida e piena di rughe, e pochissimi capelli scompigliati. Sorprendentemente, il drastico trattamento a cui la sottopone Paperino produce effetti notevoli e la signora esce dal salone di bellezza con un aspetto nettamente migliore (anche se si può dubitare che la trasformazione duri a lungo). A parte la bruttezza, la donna si presenta con una certa eleganza tanto da far capire che appartiene a una classe privilegiata: indossa un tubino nero con una stola di pelliccia, porta una collana di perle e diversi bracciali d'oro.
Dal punto di vista caratteriale appare inizialmente molto autoritaria e arrogante, ma la trasformazione fisica migliora nettamente anche il suo umore e la rende perfino affabile nei confronti di Paperino.
Il nome[]
Una figura così grottesca ha permesso all'autore e ai traduttori di sbizzarrirsi nelle scelte onomastiche, che, come quasi regolarmente nel mondo dei fumetti Disney, non sono assolutamente realistiche ma sono usate come strumenti per accentuare la caratterizzazione comica dei personaggi. Nella versione originale la donna ha un nome lunghissimo (altro ironico segno di appartenenza a una classe privilegiata), J. Crowfoot Dryskin of Turkeyneck-on-the-Mohawk, in cui si ironizza ripetutamente sul suo aspetto grazie agli elementi crowfoot ("rughe intorno agli occhi", letteralmente "zampa di corvo"), dry skin ("pelle secca"), turkey neck ("collo di tacchino").
Il traduttore italiano ha ripreso praticamente alla lettera alcune parti del nome inglese, creando Pellesecca Zampadigallina. In francese è sfruttato il procedimento dell'omofonia, ossia la sequenza nome-cognomi si pronuncia come una frase dal significato evidente: nella fattispecie, la donna si chiama G. Lapokitomb Epaklapo Dayeur, da pronunciare come j'ai la peau qui tombe et pas que la peau d'ailleurs (letteralmente, "ho la pelle che cade e non solo la pelle del resto"). Nella versione greca il suo nome di battesimo è Melpomene, come la musa della tragedia nell'antica Grecia, segnale del suo pessimo carattere.