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Pappo è un personaggio della serie a fumetti Disney, fratello di Pippo che compare unicamente nella storia Topolino e il Pippotarzan scritta e disegnata da Romano Scarpa e pubblicata in due parti il 10 e il 25 marzo 1957.
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Pappo è estremamente simile a Pippo tanto che in una foto in cui i due fratelli sono ripresi da piccoli non si riesce assolutamente a distinguerli; si può supporre che i due siano anche gemelli, nonostante questo non venga specificato nella storia. La versione adulta di Pappo si differenzia dal noto Pippo per un vistoso ciuffo che gli scende sugli occhi e anche per l'assenza del caratteristico vestiario: infatti l'epigono di Tarzan vive completamente nudo, se si eccettuano un minuscolo perizoma e gli immancabili guanti.
Carattere[]
Pappo se ne andò da Topolinia senza preavviso perché -a detta di Pippo- non gli piacevano le noci di cocco che si trovavano in città. Dopo essere fuggito dalla società si ritirò in Kenya nel terribile "Territorio Mbangi", dove vive una tribù ostile e crudele che accolse il Pippotarzan come loro capo.
Pappo in realtà non conduce una vita di privazioni e sacrifici, ma ha a disposizione tutte le comodità che il mondo occidentale possa offrire: un'enorme villa dotata di cinema all'aperto, frigoriferi ben forniti di cibo della miglior qualità, piscina, automobile di lusso etc..
Pappo infatti, ha trovato nel fitto della giungla una grande quantità di minerale rarissimo che vende negli Stati Uniti poco per volta in cambio di tutti i beni di lusso di cui si è circondata.
Pappo però possiede anche un rifugio tra gli alberi, dove convive con le bestie selvatiche e conduce la vita primitiva di uomo delle scimmie. Quando però è stanco di tali privazioni ritorna alla sua immensa magione.
Nella figura di Pappo, Scarpa volle rappresentare la lotta interiore da cui l'uomo moderno è assillato. La ricerca della natura, di ciò che è genuino e puro sono desideri cui l'uomo moderno si sofferma a fantasticare nell'artificiosità delle metropoli, ma d'altro canto egli è incapace a rinunciare a tutte quelle comodità e semplificazioni che la tecnologia gli ha fornito. Pappo incarna al meglio questa contesa: raggiunta la natura e ritrovato se stesso non si riesce ad adattare, in quanto tutto ciò che è naturale è però privo di comodità e l'uomo moderno non può e non sa rinunciare completamente a quest'ultima. I Mbamgi invece, cresciuti fuori dalla società occidentale, riescono a convivere senza problemi con la natura senza desiderare nient'altro.
Pappo inoltre è attanagliato dal cosidetto mal d'Africa. Come tutti gli esploratori occidentali, dopo che ha conosciuto le bellezze del continente nero non riesce a separarsene e così abbandona all'ultimo minuto la nave in partenza per Topolinia per tornare a nuoto dai suoi amati Mbangi.