- Paperoga Prometeo e la conquista del fuoco
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Paperoga Prometeo e la conquista del fuoco è una storia di Roberto Gagnor e Alessandro Gottardo, pubblicata per la prima volta sul numero 2935 di Topolino; è il primo episodio della saga de I miti di Paperogate di Creta.
Trama[]
Mentre l’umanità versa ancora in uno stato di barbara maleducazione, Paperoga Prometeo si propone di superare il buzzurrismo e coinvolge nell’impresa Ciccio Epimeteo. Dopo una faticosa salita all’Olimpo per incontrare Zeus Paperone, ottengono da lui tre doni, ma Ciccio Epimeteo vanifica il risultato chiedendo solo feta e dessert: Hermes Battista parte di volata e torna con quattro giare, che non contengono però formaggio, ma intelligenza -da non sprecare- memoria, fuoco; solo della quarta non è specificato il contenuto, l'etichetta impone tuttavia di non aprirla. Inizia la vendita di questi beni e si forma una discreta coda di acquirenti. Ma l’offerta del fuoco da parte di Paperoga Prometeo non riscuote tanto successo: il pasticcione incendia le tendine di Nonna Papera e mette in fuga un’altra dama.
Compare allora Zeus Paperone coi suoi fulmini, indignato perché i doni dati a Paperoga Prometeo, erroneamente per una svista di Battista, sono quelli destinati invece a dèi e vip: per punizione, l’incauto papero viene incatenato a una rupe e costretto a guardare per mezz'ora un reality show. Intanto Ciccio, rimasto solo con il vaso del fuoco, dopo molto pensare ha una luminosa idea: cuocerci le salsicce.
Corre quindi da Paperoga Prometeo, ancora incatenato e alle prese con le nominations, e propone a Zeus Paperone l’uso del fuoco a scopi culinari: Zeus Paperone inventa così la tavola calda, che è subito un successo, ma nel bel mezzo del banchetto Paperoga Prometeo scivola e manda in pezzi il quarto vaso che avrebbe dovuto rimanere chiuso: è il vaso di Pandora che contiene i mali del mondo. E mentre tutti fuggono, inseguiti dai mostruosi spiriti dei brufoli, dei brutti voti e dei compiti delle vacanze, Zeus Paperone insegue Paperoga Prometeo e gli promette mille anni d'incatenamento coatto davanti alla TV.
Riferimenti mitologici e letterari[]
Il mito ispiratore della storia è quello di Prometeo che rubò il fuoco agli dèi per darlo agli uomini e fu per questo condannato da Zeus a un crudele tormento: ogni sera, presso la rupe dov'era incatenato, arrivava un’aquila a divorargli il fegato, fegato che poi ricresceva per essere ancora, la notte successiva, pasto dell’uccello di Zeus. Eracle giunse poi a liberare Prometeo. Epimeteo è il fratello più semplice di Prometeo (come spiega anche la didascalia nella storia, Prometeo significa avveduto, Epimeteo invece poco sagace) che venne ammaliato da Pandora, ossia la donna in cui sono raccolti tutti i doni; Pandora aprì il vaso delle sciagure e queste si diffusero tra gli uomini. Il tragediografo Eschilo dedicò una trilogia al mito di Prometeo.
Pubblicazioni italiane[]
- Topolino 2935 (2012)
Storia precedente | Paperoga Fetonte e il carro del sole | Storia successiva |
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- | 28 febbraio 2012 | Il Cicciotauro |