- Paperoga Fetonte e il carro del sole
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Paperoga Fetonte e il carro del sole è una storia di Roberto Gagnor e Alessandro Gottardo, pubblicata per la prima volta sul numero 2947 di Topolino. È il quarto e ultimo episodio della saga de I miti di Paperogate di Creta.
Trama[]
Paperin Apollo guida ogni giorno il carro del sole, trainato non da due destrieri, ma dalla capretta Billy. Suo cugino, Paperoga Fetonte, passeggia invece con Ciccio Atteone e gli confida il desiderio di avere qualche volta un passaggio da Paperin: chiede quindi al cugino di poter guidare il carro per una volta, ma riceve un rifiuto: il carro gli è stato affidato dall’esigente Zeus Paperone e gli orari di partenza ed arrivo devono essere precisissimi. Ma Paperoga non si arrende e, dopo che Paperin è andato a dormire, sveglia il sole dal suo letto, lo lega al carro a cui aggioga Billy, fa montare anche Ciccio e parte: ma è notte, c’è già la luna e l’arrivo del sole, per giunta da nord, sbigottisce gli abitanti che non capiscono più che ora sia.
Per di più, l’irrequieto e riottoso Billy non risponde ai comandi dei due impacciati aurighi e, sempre trascinando il perplesso sole, combina un mare di guai, finché interviene, “deus ex machina”, Zeus Paperone, che fulmina la compagnia e la fa cadere nella terra di Malinconia Inferiore: il loro arrivo è particolarmente benaccetto agli abitanti: la Malinconia si chiamava così a causa del clima piovoso e triste, ma il carro ha scacciato le nuvole e riportato il caldo. Zeus Paperone trova allora un compromesso:
Paperin e Paperoga guideranno a turno il carro, ma Paperoga si limiterà a fare scuola guida nella Malinconia, ormai diventata una meta turistica per la gioia di Zeus Paperone che accumula le dracme dei bagnanti.
Riferimenti mitologici e letterari[]
- La storia si ispira alla vicenda di Fetonte che chiese al padre Helios di poter guidare il carro del sole ma, inesperto, incendiò la terra e prosciugò i fiumi. Zeus intervenne coi suoi fulmini e il giovane, caduto nel fiume Eridano, annegò.
- Atteone, secondo nome di Ciccio, è un giovane cacciatore che venne punito da Artemide perché si era fermato a guardarla mentre la dea faceva il bagno. Ma ad avere consonanza con la storia è l’altro aspetto del mito: Atteone rappresentava anche i danni del calore sulla terra e le sue statue dovevano servire a tener lontana la canicola
- ”Deus ex machina”, come spiegato dalla didascalia, è così chiamato il personaggio, una divinità solitamente, che in alcune tragedie interviene a risolvere una situazione drammatica ed è calato dall'alto grazie a una speciale macchina scenica.
Pubblicazioni italiane[]
- Topolino 2947 (2012)
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Paride Paperoga e il pomo della discordia | 22 maggio 2012 | - |