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"Paperleon... dai, scorcia!"
Tutti a Paperleone quando comincia a parlare a ruota libera

Paperleon dai Scorcia è una storia del 1995, parodia in costume dei film di Mario Monicelli L'armata Brancaleone e Brancaleone alle Crociate. È stata scritta da Nino Russo e disegnata da Andrea Freccero.

Trama[]

I episodio[]

Nel Medioevo, nel villaggio italiano di Paperetola, il ricchissimo banchiere Don Paperon (Paperon de' Paperoni) si lamenta di essere snobbato dagli aristocratici locali, che gli rimproverano il fatto di non avere titoli nobiliari. Il magnate decide quindi di inviare il suo scudiero Paperleone (Paperino), soprannominato Paperleon dai Scorcia per la sua logorrea inarrestabile, in missione per l'Europa per conquistare un titolo nobiliare per conto del banchiere; questi ricompenserà il suo sottoposto concedendogli la mano della bella nipote Paperosa (Paperina), di cui Paperleone è perdutamente innamorato. Nel caso però in cui Paperleone non saprà conquistare un titolo entro un anno, si impegna a lavorare gratis per Don Paperon per dieci anni.

Così lo scudiero, divenuto cavaliere, accompagnato dai suoi tre nipotini (Qui, Quo, Qua) e dal geniale scienziato Archimedio (Archimede), parte alla ventura in sella a un cavallo dall'eloquente nome di Rappezzato. Poco dopo la partenza, si prospetta una prima impresa per il cavaliere: da un castello una dama chiama aiuto gridando di essere minacciata da un mostro. Paperleone, rendendosi conto che il mostro non è altro che un topo, salva facilmente la nobildonna, che si presenta come la duchessa Paperanna d'Anatrola e gli promette riconoscenza. Il cavaliere crede che la duchessa intenda sposarlo, e, essendo lei tutt'altro che una bellezza, lui ritiene opportuno defilarsi insieme ai suoi compagni, e dirigersi ancor più verso nord[1], come del resto è suggerito nel Manuale dei giovani scudieri di cui sono dotati i nipotini.

Arrivati in Helvetia, Paperleone e il suo seguito trovano ospitalità nel paesino di Patasbrinz, che poco tempo dopo viene assediato da un esercito di invasori. Paperleone suggerisce di mettere in fuga i nemici bombardandoli con le numerose forme di formaggio prodotte e conservate nel paese: lo stratagemma riesce, ma avendo gli avversari fatto fuoco con le loro spingarde, i formaggi rimasti sul campo di battaglia rimangono traforati. Gli abitanti di Patasbrinz si infuriano e costringono i nostri eroi alla fuga; poco dopo, tuttavia, il borgomastro apprende che il formaggio con i buchi è considerato più pregiato e può essere rivenduto a maggior prezzo, e insegue inutilmente Paperleone per consegnargli un documento. Non trovandolo, si limita a lasciare l'incarico a Paperanna, a sua volta giunta sul posto per ritrovare il cavaliere.

II episodio[]

Paperleone, Archimedio e i nipotini sono ora in Franza, sempre alla disperata ricerca di imprese che possano fruttare il conferimento di un titolo nobiliare. Il paesino di Paperville, in procinto di organizzare una grande giostra con in palio il titolo di visconte, sembrerebbe offrire un'occasione imperdibile.

Paperleone, malgrado gli iniziali timori, riesce clamorosamente a sconfiggere tutti i cavalieri avversari grazie alle armi messe a punto da Archimedio, e acquisisce il diritto a essere nominato visconte: tuttavia il borgomastro di Paperville, perennemente indebitato a causa della sua passione per le scommesse, aveva impegnato il titolo in palio per poter scommettere ancora sul Cavaliere Nero, considerato il più forte concorrente alla giostra.

Paperleone, vedendosi defraudato del titolo che gli spetta, lascia furibondo la città, senza sapere che il sonnolento servitore del borgomastro aveva in realtà scommesso su di lui per errore, quindi il titolo poteva essere riscattato e consegnato al vincitore. Ancora una volta Paperanna d'Anatrola giunge sul posto quando Paperleone se ne è già allontanato, e anche in questo caso la nobildonna riceve dal borgomastro l'incarico di consegnare al cavaliere il titolo che gli spetta.

III episodio[]

I nostri eroi, non sapendo più cosa fare per conquistare un titolo, hanno varcato la Manica e sono giunti in Inglaterra. Qui trovano alloggio alla corte della contessa di Rugby, presso cui, per mancanza di denaro, devono adattarsi a lavorare duramente.

L'ambiente nel feudo è teso perché la contessa viene sistematicamente derubata dei suoi gioielli, inoltre i consiglieri, fratelli Bassets (Bassotti), non gradiscono affatto la presenza dei nuovi venuti, tanto da impedire ai nipotini di Paperleone di giocare con un pallone. I paperini si insospettiscono e decidono di esaminare più attentamente il pallone. Ne nasce una zuffa fra i paperi e i Bassets, in cui il pallone viene alternativamente calciato e lanciato con le mani, e tanto strapazzato da prendere una forma ovale. Alla fine l'oggetto colpisce in pieno viso proprio la contessa, affacciatasi al balcone per rendersi conto dell'accaduto.

Paperleone e i suoi amici, terrorizzati dalla reazione della nobildonna, fuggono a gambe levate, senza sapere che la contessa trova nel pallone una delle sue preziose collane e si rende conto che erano i Bassets a derubarla, celando la refurtiva appunto in questi oggetti. Paperleone viene elogiato sia per aver risolto il problema dei furti sia per inventato un nuovo gioco (che prenderà il nome dal feudo di Rugby), ma anche in questo caso è già diventato irreperibile. Ed è ancora la duchessa Paperanna, sempre in cerca del cavaliere e sempre giunta troppo tardi, che riceve l'incarico di consegnargli un altro documento.

L'anno di tempo concesso da Don Paperon è ormai scaduto e Paperleone deve rassegnarsi a tornare a Paperetola con le pive nel sacco. Fra la disperazione di Paperosa, che aveva sempre creduto nelle possibilità del suo innamorato di farsi valere, Paperleone è costretto a firmare un impegno di lavoro gratuito per il ricco banchiere. Solo allora arriva la duchessa, più che mai decisa a ritrovare il cavaliere a tutti i costi: in realtà non per sposarlo, dato che era già fidanzata, ma per conferirgli un titolo che sarebbe bastato a soddisfare l'impegno preso da Paperleone con Don Paperon; e per giunta, per consegnargli altri documenti comprovanti i titoli conseguiti dallo stesso cavaliere in Helvetia, in Franza e in Inglaterra.

Paperleone ha già firmato e non può sottrarsi all'impegno lavorativo: i titoli soddisfano Don Paperon, che finalmente può aver accesso al circolo dei nobili locali, e possono valere anche a garantire il matrimonio di Paperleone e Paperosa. La storia si conclude con il nostro eroe impegnato a eseguire gli ordini non solo del ricco banchiere, ma anche quelli della sua novella sposa...

Pubblicazioni[]

La storia è stata pubblicata sei volte in Italia:

  • Topolino 2046-2047-2048 (1995)
  • Più Disney 27 - Le storie del Paperevo (2003)
  • La Storia Universale Disney 20 - Paperin de la Ventura e altre storie (2011)
  • Topostorie Disney 19 - Invito a teatro (2015)
  • Le più belle storie Disney 30 - Del Medioevo (2017)
  • Raccolta Topolino (libretto) 147 (1998 ?)

ma ha avuto proporzionalmente più successo sul mercato estero, essendo stata tradotta e pubblicata in Brasile, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Norvegia, Olanda, Polonia e Svezia.

Note[]

  1. Il fatto che la comitiva si diriga verso nord e che arrivi in Svizzera permette di situare il villaggio di Paperetola in Italia, circostanza altrimenti non esplicitata.