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  • Paperino viceré sottomarino
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Paperino viceré sottomarino è una storia scritta da Rodolfo Cimino, disegnata e inchiostrata da Massimo De Vita, pubblicata per la prima volta in Italia il 2 marzo 1969 su Topolino n° 692.

Trama[]

Paperino si dedica attivamente alla pesca subacquea e allestisce gustose grigliate di pesce in giardino, a cui puntualmente lo zio Paperone si autoinvita. Mentre scrocca uno di questi pranzi, il multimiliardario suggerisce al nipote di andare a pescare delle aragoste in una zona della costa particolarmente pericolosa, ventilando al nipote la possibilità di accettare una sua richiesta di un prestito.

Paperino, non osando contraddire lo zio, si dirige verso la burrascosa baia, ma ogni volta che fa per immergersi viene ricacciato indietro da minacciosi cavalloni. Quando finalmente l'immersione riesce, il papero viene spinto dalle onde in una caverna sotterranea, in cui trova un curioso elmo d'oro abbandonato. Una volta indossato il cimiero, Paperino scopre con sorpresa che il mare si è completamente calmato; non solo, ma appena prova a immergersi può respirare e parlare perfettamente sott'acqua, nonché comunicare con gli animali marini, che lo trattano come il loro padrone.

Riemerso con l'aiuto di una docile tartaruga, Paperino ritrova i nipotini, increduli quanto lui. Una volta a casa, i quattro si documentano e scoprono che l'oggetto misterioso è l'elmo del "viceré sottomarino", un alto dignitario di un popolo che in tempi remoti viveva sotto la superficie del mare nei pressi di Paperopoli: con il possesso del magico copricapo il viceré si assicurava la benevolenza e la sottomissione di tutto il mondo sommerso.

Paperone, avendo captato casualmente i discorsi dei nipoti, irrompe in casa di Paperino deciso a impadronirsi dell'elmo (che gli interessa solo per il suo peso in oro) a saldo dei numerosi debiti che Paperino ha con lui. Il nipote non vuol saperne di cedere l'oggetto all'avido zio, e, per evitare che quest'ultimo metta in atto espedienti legali per impossessarsene, preferisce riportare il cimiero sul fondo del mare.

Nell'abisso Paperino chiede a un pesce di portarlo dal re, e fa conoscenza con uno strano tipo dall'apparenza simile al mitico Nettuno: si tratta del professor Mantilus, un tempo celebre oceanografo, che dopo aver scoperto notizie sull'antico popolo sottomarino e sui suoi elmi magici ha deciso di trasferirsi per sempre sui fondali, proclamandosi "re del mare" grazie all'elmo da lui trovato, e governando saggiamente la natura e gli animali subacquei. Il professore prende in simpatia Paperino e gli permette di tenere il cimiero da viceré, anzi gli mostra una grotta in cui ha accumulato i tesori appartenuti alle navi affondate nel luogo per molti secoli e gli permette di usare liberamente di queste ricchezze, a condizione che non ne abusi.

Paperino, tornato in superficie, si serve delle monete antiche ritrovate in mare per saldare ogni debito con Paperone, che a questo punto non può più accampare pretese sull'elmo. Avendo capito che il nipote ha preso le ricchezze sul fondale marino, il ricco papero decide a sua volta di immergersi, ma, non avendo con sé il magico elmo, gli animali marini gli sono ostili e lo scacciano. Paperone, sempre più roso dall'avidità e dall'invidia per il successo del nipote, mette in atto un espediente spregevole: suggerisce a Paperina che il suo fidanzato si immerge per incontrarsi con una bellissima sirena, e lei, furiosa per la gelosia, massacra Paperino di botte senza neppure lasciarlo parlare.

Paperino ritiene di essere ormai soddisfatto della situazione e offre a Paperone di vendergli l'elmo per un milione di dollari. Pensando alle ricchezze sommerse su cui si potrebbe impadronire, il multimiliardario accetta a denti stretti e, finalmente in possesso dell'elmo, corre a immergersi nei fondali e immediatamente chiede a un pesce dove può trovare dell'oro. La felicità di Paperone però dura poco: Mantilus è stato avvertito dagli animali della presenza dell'estraneo e si rende subito conto della sua malafede, cosicché toglie ogni potere all'elmo e ricaccia il papero in superficie, diffidandolo dal rimettere piede nel luogo. Paperone rimane con il cimiero ormai inutilizzabile, mentre Paperino si può godere il suo milione di dollari.

Viceresottomarinocopertina

La copertina del n° 1213 degli Albi di Topolino, dedicata alla storia.

Analisi[]

Si tratta di una delle numerose storie di Cimino che si sviluppano da un oggetto dotato di misteriosi poteri, che sembra agire in maniera irrazionale ma con una sorta di logica morale di fondo. La buona fede e la sobrietà nei desideri, incarnate da Paperino, si contrappongono alla cieca avidità e alla meschinità di Paperone, con finale che premia inevitabilmente il primo.

La componente fiabesca della storia - si noti che come nella saga di Reginella o in Paperino e l'errore del Paperzucum, un universo parallelo dalle caratteristiche totalmente fantastiche sembra trovarsi a distanza incredibilmente breve da Paperopoli - è accentuata dagli ottimi disegni di Massimo De Vita, particolarmente efficaci nel rendere i fondali marini e le varie specie di animali subacquei, docili o aggressivi a seconda delle circostanze.

Pubblicazioni[]

La storia è stata edita otto volte in Italia:

Inoltre è stata tradotta e pubblicata in altri undici paesi, tutti europei (Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Jugoslavia, Norvegia, Olanda, Polonia, Spagna e Svezia).

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