- Paperino il Paladino (personaggio)
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- "Fuggitevene, felloni! Dissennata impresa per voi saria il pugnar meco!"
- ―Paperino il Paladino ai suoi avversari
Paperino il Paladino è un personaggio del mondo dei paperi, cavaliere di ventura vissuto nel Medioevo, antenato di Paperino e Qui, Quo, Qua. Apparve per la prima volta nella storia Paperino il Paladino di Carlo Chendi e Luciano Bottaro, nel 1960, e fu ripreso più tardi in Paperino e il tesoro di Papero Magno (1972) e in Paperino e Paperotta (1996).
Storia[]
Paperino dovrebbe essere nato attorno al 970 d.C, dato che nel 999, anno in cui si svolge la storia, era già adulto. Egli era un prode cavaliere di ventura senza macchia e senza paura, che vagava di regno in regno per difendere i poveri indifesi. Un giorno si imbatté con il suo scudiero Ciccio, nel castello del Duca Paperone e, dopo un deplorevole disguido, fu costretto dal nobile a lavorare per lui. Al castello conobbe Madonna Paperina, nipote del duca e se ne innamorò. Purtroppo la papera era innamorata di Messer Gastone, un menestrello stonato e Paperino non riuscì mai a sposarla, anzi fu costretto dal di lei zio a lavorare per lui vita natural durante.
Paperino il Paladino compare più o meno con le stesse caratteristiche nella parodia Paperin furioso: si noti che in questo caso la vicenda è immaginata dal Paperino moderno, succubo di un incantesimo della strega Nocciola, ma il papero potrebbe pur sempre aver immaginato avvenimenti realmente capitati al suo antenato.
Anni dopo il personaggio è ripreso nelle altre storie del Ciclo paperingio: Paperino e il tesoro di Papero Magno e Paperino e Paperotta dello stesso Bottaro[1]. In entrambe le storie Paperino è al servizio di un altro signore, Papero Magno; in Paperino e Paperotta è incaricato di condurre da lui la bella Paperotta a scopo matrimoniale. Paperino non tarda a innamorarsi di Paperotta, che però, un po' come avvenuto con Madonna Paperina, sdegna sia lui che Papero Magno e finisce per sposare un personaggio simile a Gastone.
Un personaggio del tutto analogo è presentato nella più antica parodia Paperin furioso (1966): anche in questo caso il paladino è al servizio di Papero Magno, ed è particolarmente sfortunato in amore (si innamora della bella Angelica, che però per ironia della sorte finisce per sposare nientemeno che Ciccio lo scudiero). La vicenda, tuttavia, è solo sognata dal Paperino moderno, vittima di un incantesimo di Nocciola, e potrebbe non aver avuto luogo nel Medioevo dei paperi.
Aspetto fisico e carattere[]
Come ogni personaggio antico antenato di Paperino, egli è la sua copia esatta, a parte il fatto che veste un'armatura medioevale. Al contrario di Paperino, il suo nobile antenato era però un grande combattente e riusciva in poco tempo a sbaragliare le potenti forze nemiche.
Aspetti linguistici[]
Nella storia d'esordio la sceneggiatura di Carlo Chendi prevede che Paperino il Paladino si esprima in un colorito italiano antico simile a quello usato dal celebre condottiero immaginario Brancaleone da Norcia, interpretato da Vittorio Gassman in due film per la regia di Mario Monicelli. Da notare che la parodia Disney è cronologicamente anteriore ai suddetti film[2].
Niente di tutto ciò in Paperin furioso, in Paperino e il tesoro di Papero Magno e in Paperino e Paperotta (non sceneggiate da Chendi), in cui il paladino medievale usa un italiano privo di connotazioni particolari.
Note[]
- ↑ Pur mancando richiami diretti alla vicenda di esordio, in queste storie il paladino ha lo stesso aspetto del personaggio originale, ed è accompagnato dallo stesso cavallo e dallo stesso scudiero.
- ↑ Cfr. http://lucaboschi.nova100.ilsole24ore.com/2010/05/da-paperino-il-paladino-allarmata-brancaleone.html