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  • Paperino e la fiaba natalizia
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Paperino e la fiaba natalizia (titolo originale, Best Christmas) è una storia scritta e disegnata da Carl Barks, pubblicata per la prima volta nel 1945 negli Stati Uniti, e solo a partire dal 1980 in Italia.

Trama[]

Si avvicina il Natale e Paperino comunica a Qui, Quo, Qua che intende passarlo in modo speciale. A tale scopo il papero noleggia una slitta tirata da un cavallo, per recarsi con doni, ornamenti e un succulento pranzo natalizio alla Fattoria di Nonna Papera, dove i quattro festeggeranno con la Nonna.

Appena i paperi si sono allontanati da casa, però, cominciano i problemi. Il cielo diventa plumbeo e comincia a nevicare; poi, un trasportatore su un carro di fieno si trova proprio sulla loro strada e impedisce alla slitta di passare, causando una perdita di tempo e un forte malumore in Paperino. La neve cade sempre più copiosa, tanto che il cavallo a un certo punto rifiuta di avanzare; dovendo scendere per spronare l'animale, Paperino cade in un lago ghiacciato, e i nipotini riescono a stento a salvarlo. Per proteggere lo zio dall'assideramento, i tre chiedono ospitalità alla casa più vicina.

Nella casa si trovano una signora sola con due bambini. Gli sconosciuti hanno solo un bicchiere di latte a testa, ma tutti lo offrono spontaneamente a Paperino perché si riscaldi; nella dispensa, come notano Qui, Quo, Qua, c'è solo un barattolo di zucca conservata che evidentemente dovrà servire il giorno dopo per il pranzo di Natale.

Quando Paperino sta meglio, i quattro ripartono per la loro destinazione, ma dopo un po' il papero si accorge che non ci sono più i doni e i cibi caricati sulla slitta: inizialmente pensa a un furto, ma i nipotini gli spiegano che hanno regalato tutto alla famiglia povera che li aveva accolti con tanto altruismo. Paperino, date le circostanze, non si arrabbia, ma decide comunque di tornare a casa. La Nonna però si è organizzata con cibi e regali preparati da lei, e quando si incontrano possono sempre festeggiare un bellissimo Natale.

Analisi[]

Come ogni anno, le pubblicazioni Disney per il dicembre 1945 prevedevano una storia di Natale, con argomento obbligato e manifestazione esplicita di buoni sentimenti. Barks, che notoriamente non amava questo genere di storie, ideò una vicenda indubbiamente dotata di un certo sentimentalismo, soprattutto nel "sacrificio" di doni e cibo a favore della famiglia povera, e con immancabile lieto fine (che vede, per la prima volta nella produzione barksiana, la presenza di Nonna Papera).

Si possono leggere fra le righe, però, anche delle sottili critiche al consumismo imposto dal sistema, nella raffigurazione della famiglia per cui il Natale non può cambiare un'esistenza misera e triste (tanto più in un'epoca, subito dopo la seconda guerra mondiale, in cui molte famiglie dovevano essere composte da giovani vedove in ristrettezze con bambini), e a certi luoghi comuni sul Natale e l'inverno in genere, per cui la neve e il tragitto in slitta non sono visti in chiave gioiosa, ma con tutto il realismo che le avverse condizioni atmosferiche comportano.

Un altro piccolo dettaglio dissacrante nei confronti del Natale e dei suoi riti si può notare nel fatto che, se all'inizio della storia Paperino è entusiasta di cantare le classiche canzoncine natalizie, quando, verso la fine del disastroso viaggio, i ragazzini cominciano a intonare Jingle Bells, lo zio replica acidamente "Basta con questa solfa!"

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Nonna Papera come viene raffigurata in questa storia.

Curiosità e incongruenze[]

  • Come detto, si tratta della prima storia in cui Barks utilizza il personaggio di Nonna Papera, creato qualche anno prima per le strisce quotidiane di Al Taliaferro. Tuttavia, in Paperino e la fiaba natalizia la Nonna appare ben diversa dal personaggio, severo e autoritario, raffigurato nelle strisce, sia fisicamente (non ha capelli, ha una cuffia in testa, porta una lunga gonna ed è scalza) sia caratterialmente (è molto più allegra e disinvolta, tanto da saltare e ballare per la gioia di vedere i nipoti). Questa versione, però, non avrà seguito e successivamente lo stesso Barks definirà il personaggio con caratteristiche fisiche e comportamentali abbastanza simili a quelle previste da Taliaferro.
  • Nella versione italiana della storia[1] Paperino, dopo essersi accorto che i ragazzini hanno regalato tutto alla famiglia povera, decide di tornare a casa e fa fare marcia indietro al cavallo. Tuttavia, non è chiaro come mai, poco dopo questo cambiamento di rotta, affermi di essere arrivato alla fattoria di Nonna Papera, dove l'anziana parente accoglie i nipoti con doni e cibi preparati a sorpresa da lei. Sembra più logico in definitiva che nella sceneggiatura originale l'incontro avvenga a casa di Paperino, dove Nonna Papera si sarebbe recata di sua iniziativa senza dir nulla ai nipoti.

Pubblicazioni in Italia[]

La storia è stata pubblicata nove volte in Italia:

  • Complete Carl Barks 3 (1980)
  • Paperino di Barks collezione ANAF 4 (1982)
  • Zio Paperone 27 (1991)
  • Carl Barks Comic Art 4 (1996)
  • I Classici della Letteratura 20 - Canto di Natale (2006)
  • La grande dinastia dei paperi 36 - 1945-46 - Paperino e il terrore di Golasecca (2008)
  • I Classici della Letteratura (2a edizione) 1 - Paperino e il canto di Natale (2012)
  • Uack! 9 (2014)
  • Raccolta Zio Paperone 7

Note[]

  1. Si fa riferimento alla traduzione presente nel n° 9 di Uack!.
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Paperino campione di acquaplano

Dicembre 1945 Paperino e la banconota da dieci dollari