- Paperino e il mistero degli Incas
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- "Ti porterò se tu vorrai laggiù nel Texas! T'insegnerò a cavalcar come i cow-boys del Texas!"
- ―Canzone degli abitanti di Testaquadra
Paperino e il mistero degli Incas (Lost in the Andes!) è una storia di Carl Barks, realizzata il 21 ottobre 1948 e pubblicata per la prima volta nell'aprile del 1949. I personaggi principali sono Paperino e Qui, Quo, Qua.
Questa storia, un classico dell'autore dell'Oregon, è attualmente al 5° posto nella classifica delle 100 migliori storie Disney secondo il sito INDUCKS[1]
Trama[]
Paperino il custode del Museo della scienza e della tecnica di Paperopoli, sta spolverando un cubo di pietra, ma accidentalmente lo fa cadere a terra e il cubo si rompe come un uovo, un uovo quadrato! Paperino, avvisa immediatamente il direttore del museo e la notizia mette in subbuglio tutto il mondo scientifico.
Per svelare il mistero il professor Arcibaldo Gentiloni Arraffa organizza una spedizione in Perù (da lì provenivano i reperti archeologici) alla ricerca delle galline e delle stesse uova quadre; alla spedizione partecipano anche Paperino e Qui, Quo, Qua.
Durante il viaggio il comandante chiede una frittata e la domanda, attraverso una lunga scala gerarchica arriva sino ai nipotini, che però, non avendo uova normali, decidono di usare quelle quadrate. La frittata fa il percorso gerarchico al contrario e ogni assistente assaggia un boccone della frittata. Il risultato è che tutti i membri della spedizione scientifica sono attanagliati da profondi dolori viscerali. La diagnosi del medico di bordo è inconfutabile: si tratta di un quadro di Tetragogeocoliquadrite acuta.
Quando la nave attracca in Perù, tutti i luminari sono ancora in convalescenza e a Paperino e i suoi nipotini viene affidato l'importante compito di trovare le galline quadrate.
I paperi seguendo le indicazioni del professor Sentimento Cuorcontento, colui che aveva trovato le uova, cercano di trovare questi leggendari animali. Tuttavia non riescono a trovare alcuna informazione finché non incontrano un vecchio oriundo che aveva ospitato anni prima un professore in fin di vita che portava con sé delle uova quadrate. L'anziano indica ai paperi la strada che conduce alla Valle delle Nebbie, luogo in cui il professore trovò le uova.
I Paperi decidono così di mettersi in cammino verso quella direzione e, scesa la sera, decidono di accamparsi. Al mattino si risvegliano circondati da una fitta nebbia e vagando a caso, arrivano all'entrata di un misterioso tunnel; l'accesso nascosto per la mitica città di Testaquadra.
I paperi si nascondono per vedere se gli abitanti sono pacifici e ne hanno la completa conferma quando uno di loro, tutto spigoloso e squadrato, inizia a fischiettare una canzone in Inglese, con la tipica inflessione del Sud. Paperino e nipoti gli vanno incontro e lui, li accoglie come degli ospiti graditissimi, presentandoli davanti al loro capo, il quale organizza una ricchissima festa in onore dei visitatori.
Al banchetto i quattro apprendono che gli abitanti passano il loro tempo a mangiare uova e cantare la canzone in Inglese che è stata insegnata loro dal professore Cuorcontento, l'unico contatto con il mondo esterno che abbiamo mai avuto. I paperi chiedono ai simpatici e disponibili abitanti dove siano le galline quadrate, ma gli abitanti non conoscono alcun animale. Loro si limitano a raccogliere ogni mattina le uova, che crescono in una radura piena di sassi, ma i nipotini scoprono che i massi sono proprie le galline acciambellate. Dopo tale notizia i paperi vengono proclamati benefattori di Testaquandra.
Durante il banchetto in loro onore, Qui, Quo e Qua, si divertono a fare i palloni con le con le gomme da masticare e violano una legge molto importante per gli abitanti: hanno realizzato un oggetto tondo e sferico.. Per questo vengono condannati all'impiccagione. Tuttavia verrà loro concessa la grazia se entro cinque giorni riusciranno a riprodurre dei palloni dalla forma quadrata.
Il giorno fatidico, i nipotini riescono nell'impresa, grazie all'aiuto di tre piccoli pulcini a cui avevano insegnato a gonfiare le gomme da masticare e che avevano nascosto nel loro petto. Dopo tale avventura Paperino scopre che gli abitanti di Testaquadra conservano ancora i cimeli del professore, tra cui una bussola e grazie a questo strumento riescono a trovare la via per casa. Con loro hanno portato due galline per produrre uova quadrate, ma sfortunatamente sono tutte e due femmine.
La storia si conclude a Paperopoli, dove Paperino e i nipoti si recano in un ristorante, ma quando il cuoco propone un intero menù a base di uova Paperino, indemoniato, distrugge tutto il locale.
Analisi[]
All'interno della storia Il ritorno di Capitan Duck di Geoffrey Blum (sceneggiatura) e Carlos Motta (disegni), Paperino cerca di intervistare un celebre autore dei fumetti chiamato Carl Parks (alter-ego fumettistico di Carl Barks). L'autore rievoca una storia mai conclusa, che sarebbe proprio Paperino e il mistero degli Incas.
Utilizzo in Don Rosa[]
Don Rosa, nella sua prima storia Disney intitolata Zio Paperone e il figlio del sole, inserisce il vecchio montanaro che aveva indirizzato Paperino e nipotini verso la Valle delle Nebbie. Il personaggio ad ogni occasioni che si presenti ripete sempre le seguenti parole: "Questi americani sono pazzi", riferendosi ovviamente alla celebre frase di Asterix:"Sono pazzi questi romani".
Nel 1989, invece, Don Rosa scrive la storia Paperino e il ritorno a Testaquadra, un vero e proprio seguito di Paperino e il mistero degli Incas, in cui Paperone e il suo nemico Cuordipietra Famedoro effettuano un viaggio a Testaquadra, per cercare di arricchirsi alle spalle degli abitanti.
In più all'inizio del 3 capitolo della Saga di Paperon de' Paperoni, Il cowboy delle Terre Maledette il futuro papero più ricco del mondo parla con un simpatico esploratore avanti negli anni, che è casualmente venuto in possesso delle mitiche uova quadrate. Lì per lì il giovane Paperone non crede che siano effettivamente delle uova ("Se questo è un uovo quadrato, allora io sono la gallina che l'ha deposto!"), ma un proiettile vagante gli rompe sulla testa l'oggetto appena deriso, facendo così scoprire che all'interno ci sono tuorlo e albume.
Pubblicazioni italiane[2][3][]
- Topolino (libretto) 4-6 (1949)
- Albi della Rosa 2014 (1958)
- Io Paperino (volume, prima edizione, 1971)
- Albi di Paperino ANAF 10 (1982)
- Club Giovani 11 - Io Paperino (1984)
- Zio Paperone Speciale Paperino 3 (1988)
- Zio Paperone 88 (1997)
- Carl Barks Comic Art 9 (1998)
- I Super Miti Mondadori 17 - Paperincas (2001)
- Topolino (ristampa Disney) 4-6 (2002)
- I Classici del Fumetto di Republica 4 (2003)
- La grande dinastia dei paperi 42 (2008)
- Topolino (ristampa Lo Scarabeo) 4-6
- Topolino (ristampa Corriere della Sera) 4-6
- Carl Barks Rizzoli Lizard 1 (volume, 2012)
- Uack! 25 (2016)
Curiosità[]
- Il 22 settembre 2010 il creatore Dark Horse ha realizzato una statuetta, al costo di 50 dollari, per la storia Paperino e il mistero degli Incas, basata sulla tela ad olio di Carl Barks.
- Nella versione originale, gli esemplari portati dai paperi con sé sono due galli, anziché galline, ma comunque inadatti ad accoppiarsi.
Galleria[]
Note[]
- ↑ Top 100: [1] Classifica INDUCKS
- ↑ https://inducks.org/s.php?c=W%20OS%20%20223-02
- ↑ La Grande Dinastia dei Paperi n° 42, pag. 12
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