- Paperino e il covo… scovato
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Paperino e il covo… scovato è una storia di Vito Stabile ed Emilio Urbano, pubblicata per la prima volta nel numero 3263 di Topolino.
Trama[]
La storia parte con un flashback dove Paperino Paperotto scappa da un cane di nome Butch e si rifugia nella sua casa sull'albero, il suo rifugio segreto.

Nel presente, Paperino scappa da un creditore (il fornaio che, ironicamente, è un cane antropomorfo di nome Butch) ed arrivato nei pressi di casa decide di nascondersi nel rifugio sotterraneo di Paperinik usando l'entrata di emergenza sotto un cespuglio. Paperino si sente al sicuro, ma è ignaro che alla scena abbia assistito il suo vicino Anacleto Mitraglia che va a controllare di persona il cespuglio trovando una botola e cominciando a scendere nella galleria. Sentendolo arrivare, Paperino lo ferma prima che ne veda l'interno e (avendo solo una car-can) spaccia il rifugio per una cantina che sta allestendo per permettere a Qui, Quo e Qua di suonare senza disturbare. Paperino manda via il vicino e torna in casa dall'ascensore-armadio.
Nel frattempo i nipotini stanno tornando da scuola ed Anacleto si lascia scappare della camera sotterranea. Paperino vede Qui, Quo e Qua aprire la botola e li ferma dicendo che la camera non è ancora pronta. La situazione prende una brutta piega perché ora i nipotini vogliono invitare i loro amici a vedere la camera e, senza poter avere delle car-can da Archimede che è fuori città, Paperino deve inventare qualcosa alla svelta. Decide così di usare uno dei gadget di Paperinik (una colla super fissante) per bloccare la botola dall'interno. Quando Qui, Quo e Qua tornano coi loro amici dice loro che ha dovuto sigillare l'ingresso per ordine del comune perché deve sorgere un grosso parcheggio sotterraneo e la cantina sarebbe d'intralcio.
Mentre però prepara loro una colazione, i ragazzini cominciano a far circolare la notizia sui social facendo nascere un gruppo di protesta contro il parcheggio ed in breve tempo si forma una piccola folla davanti casa di Paperino il quale non ha idea su come uscirne fuori. Come non bastasse giunge anche Zio Paperone che non è affatto contento di una camera abusiva sulla sua proprietà. Anacleto intanto sta guardando un servizio televisivo su Paperinik che parla del suo covo e capisce finalmente la verità. Esce così fuori casa dichiarando che Paperino è l'eroe mascherato ed alcuni giornalisti televisivi di passaggio si precipitano a verificare. Paperone decide di vederci chiaro una volta per tutte e comincia ad usare tutte le sue forze per aprire la botola sigillata. Approfittando del diversivo fornito dallo zio, Paperino rientra in casa e, usando l'armadio-ascensore, sposta in fretta e furia tutti i suoi gadget e costumi dal rifugio alla camera da letto. Fa giusto in tempo perché Paperone è riuscito ad apire la botola e tutti scendono trovando la camera vuota. Anacleto deve così rimangiarsi tutto e se ne ritorna a casa mentre Paperone allontana i giornalisti.

Tornati all'esterno, arriva il sindaco che vuole sapere chi ha messo in giro la notizia del falso parcheggio. Sorprendendo il nipote, Paperone si fa avanti dicendo che in realtà la camera è un secondo Deposito che stava facendo costruire di nascosto e Paperino ha mentito solo per tenere la cosa segreta. Ed ora che lo sanno tutti, lo farà smantellare. Così il sindaco e la folla se ne vanno ed anche Qui, Quo e Qua ed i loro amici, tristi per non avere più la stanza a disposizione. Rimasti soli, Paperone spiega al nipote che ha capito che è Paperinik perché la colla usata per sigillare la botola è la stessa che l'eroe ha usato per riparare il Deposito ed ora vuole l'affitto arretrato per l'uso della stanza segreta. Paperino allora gli offre una car-can cancellando così la memoria allo zio degli eventi della giornata. Tutto si è risolto per il meglio, ma Paperino ha un altra cosa da fare. Costruisce quindi una casa sull'albero per i nipotini dove poter suonare ed avere anche loro un covo personale.
Pubblicazioni italiane[]
- Topolino 3263 (2018)