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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Paperino (disambigua).
  • Paperino (nipote di Ser Paperone)
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Paperino è un personaggio del Mondo dei paperi creato da Guido Martina e Giovan Battista Carpi per la Saga di Messer Papero e di Ser Paperone pubblicata nel 1983. Come gli altri paperi protagonisti della saga, non appartiene all'universo dei paperi "reale" in quanto è frutto dell'immaginazione di Paperon de' Paperoni.

Storia[]

Paperino, come suo zio Ser Paperone, discende dall'esule fiorentino Messer Papero, accusato ingiustamente di essere un guelfo e costretto all'esilio. Dopo un secolo e mezzo lui e lo zio continuano a girovagare per la Toscana: nelle loro peregrinazioni Paperino si innamora della bellissima Gemma, senza peraltro potersi fidanzare con lei, e riesce addirittura a vincere il Palio di Siena per la contrada dell'Anatra. Poi, venuti a sapere che Firenze, superate le annose rivalità fra guelfi e ghibellini, è soggetta all'illuminato governo di Lorenzo il Magnifico, i due paperi tornano nella città dei loro avi.

Dopo la morte del Magnifico, Firenze viene assediata da re Carlo VIII di Francia e Paperino, insieme allo zio, si barrica in casa. Alla fine dell'assedio, Ser Paperone apprende che un certo Colombo ha scoperto delle nuove terre ricche d'oro, così, sempre seguito dal nipote, raggiunge Siviglia, dove finanzia un nuovo viaggio per il navigatore fiorentino Amerigo Vespucci. Paperino partirà alla volta del nuovo mondo con lo zio e finirà i suoi giorni in America.

Aspetto fisico e carattere[]

Paperino è in tutto e per tutto simile al suo omonimo moderno, se non per l'abbigliamento, adeguato al periodo del tardo Medioevo. La sua caratterizzazione, come generalmente quelle dei personaggi di questa saga, non è molto approfondita e si limita a riprendere quella del Paperino italiano, pigro, incapace e sfortunato. Dato però che si tratta pur sempre di una creazione della fantasia di Paperone, quest'ultimo, spinto dal nipote che desidera che il suo omologo compia delle imprese degne di nota, acconsente a far sì che il Paperino del tardo Medioevo vinca nientemeno che il Palio di Siena.


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