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  • Paperino, Amelia e il mitico Numero 1
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Paperino, Amelia e il mitico Numero 1 è una storia di Bruno Sarda e Giuseppe Dalla Santa, pubblicata la prima volta nel numero 2784 di Topolino.

E' una storia celebrativa per i 60 anni dalla creazione del periodico in formato "libretto".

Trama[]

Paperone vuole comprare la catena di ristoranti italiani di Mister Rigatoni. Questi ha l'hobby di collezionare oggetti rari e introvabili e chiede in cambio della sua firma di trovare il Numero Uno, un albo a fumetti. Paperone incarica quindi Paperino e Paperoga di partire per l'Italia alla ricerca dell'albo spiegandone l'origine. Nel paese era uscito per anni un giornale per ragazzi grande quanto un quotidiano finchè l'editore non decise di cambiare il formato in uno tascabile. La leggenda narra che fu un tipografo a dargli l'idea dopo aver trovato inspiegabilmente una copia tascabile tra i giornali che stava stampando. Quella copia è il mitico Numero Uno, ambito da tutti i collezionisti e che si riconosce da qualcosa di strabiliante sulla copertina.

Paperino e Paperoga arrivano così a Milano, città dove ha sede la casa editrice, ma viene detto loro che si tratta di una bufala per collezionisti. I due vengono tuttavia indirizzati alla vecchia tipografia nella cittadina di Gutenbergam Di Sopra. Vengono avvicinati da un individuo che mostra loro la vecchia tipografia di Loris Stampa e tira fuori il Numero Uno affermando di averlo da generazioni, ma essere pronto a venderlo per 1000 dollari. Paperino però capisce che è un falso; infatti la città pullula di truffatori con false copie del Numero Uno da rifilare ai turisti. Dopo aver parlato con zio Paperone al telefono, i due paperi vengono avvicinati al ristorante da un cuoco. Questi non vuole speculare sulla leggenda come gli altri perchè conosceva personalmente il tipografo che trovò l'albo speciale e ne portò una copia all'editore. Il tipografo gli aveva raccontato che l'originale Numero Uno gli era stato rubato da una strega, ma aveva timore di essere preso per pazzo. Aveva così fatto un disegno della strega che i paperi riconoscono subiTo; è Amelia!.

Topolino 2784 - 071

L'editore di Topolino, Mario Gentilini

Arrivati al Vesuvio, Paperino e Paperoga vedono la strega intenta a scacciare una sua rivale di nome Astolfa. Quest'ultima vuole vendicarsi di Amelia che ha vinto il premio della fattuchiera dell'anno ed ha cercato di rubare il prezioso tesoro di Amelia che altro non è che il Numero Uno (che conserva in una teca come Paperone col suo decino). Paperino e Paperoga si presentano alla porta proponendole di comprare il prezioso albo, ma qualcuno approfitta della distrazione per rubarlo. Amelia capisce che è stata Astolfa dopo aver trovato un filo della sua giacca nera e chiede ai paperi di aiutarla. Amelia prova a far un incantesimo per arrivare alla rivale volando sulla sua scopa ma i primi tentativi portano i tre prima in un campo di calcio accanto ad un arbitro e poi da un prestigiatore.

Finalmente trovano Astolfa che ha raggiunto i suoi parenti tirolesi, in una paese tra le montagne, tra cui suo zio il Conte Mago. Amelia capisce che vuole preparare un filtro contro di lei usando l'albo e cerca di fermarla, ma i suoi incantesimi cominciano a far cilecca facendo anche cadere tutte e tre dalla scopa che si rompe. Arrivati all magione del Conte Mago riescono ad entrare dalle segrete, ma Paperino e Paperoga chiedono alla strega di non usare più la magia visto i risultati. Nel frattempo Astolfa e lo zio stanno preparando un incantesimo per togliere ad Amelia tutti i poteri una volta gettato l'albo nel calderone. Paperino riesce a riprenderlo e lo restituisce ad Amelia che immobilizza la rivale nel ghiaccio mentre Paperino e Paperoga mettono fuori gioco il mago buttandogli un armatura addosso. Amelia ora ha di nuovo il controllo dei suoi poteri e, dopo aver ricomposto la scopa riporta lei, Paperino e Paperoga a casa.

Amelia racconta quindi che molti anni fa doveva sostenere l'esame di stregoneria e voleva prepararsi su un tomo medievale magico che stava per essere stampato da una tipografia nel nord Italia. Essendo troppo grande, decise di ridurlo a dimensioni tascabili ma per l'emozione colpì il giornale col suo incantesimo. Dato che si trattava anche del suo primo sortilegio (che è molto importante per una strega perchè perdendolo si rischia di fallire ogni magia), costrinse quindi il tipografo a lasciarglielo. Capendo quanto sia importante per lei il Numero Uno, Paperino e Paperoga non se la sentono di prenderlo. Per loro fortuna arriva una telefonata di Zio Paperone che dice loro di lasciar perdere poichè Rigatoni si è convinto che il Numero Uno sia solo una bufala. La loro nuova missione è ora trovare la ricetta a fumetti della pizza pazza fatta da un cuoco pittore napoletano. Amelia si offre di dar loro una mano e per sicurezza ora porta il Numero Uno al collo ridotto alle dimensioni di un decino.

Curiosità[]

  • Il nome del periodico (Topolino) non viene mai nominato direttamente nella storia sebbene in altre storie italiane ,sia celebrative che non, sia stato citato senza problemi.

Pubblicazioni italiane[]

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