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  • Paperinik, Nonna Papera e il mistero della fattoria
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Paperinik, Nonna Papera e il mistero della fattoria è una storia di Gabriele Mazzoleni e Libero Ermetti, pubblicata per la prima volta sul numero 3075 di Topolino.

Trama[]

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Paperinik ha accettato di proteggere un prezioso quadro (il "Tarsio sull'albero") esposto nella galleria d'arte moderna di Paperopoli. L'eroe si prepara a svolgere la sorveglianza notturna dopo aver rassicurato il direttore che gli porta del caffè. Ma finisce per addormentarsi e, al suo risveglio, due ladri stanno scappano in auto col dipinto. Il video della sua brutta figura finisce sui media che ridicolizzano l'eroe.

Dopo una settimana di sberleffi, Paperino decide di andare a Quack Town alla fattoria di Nonna Papera. Approfittando dell'assenza di Ciccio fuori città, Paperino accompagna la Nonna fare spese con la 313. Dopo essere passata all'emporio della pettegola Agata, la prossima tappa è la fattoria del burbero contadino Billy (in cui modi ricordano qualcuno) per comprare le sue fragole. Ma Billy dice che il raccolto è stato rovinato ed è solo l'ultimo di una serie di incidenti che colpiscono la fattoria ogni notte come rumori spaventosi e disegni comparsi sui muri. Il superstizioso contadino è convinto che si tratta dalle maledizione del popolo indiano dei Tew-Peka sul cui terreno il suo avo costruì la fattoria. Billy è pronto ad andarsene se accadranno altri incidenti e non vuole aiuto.

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Paperino decide di far luce sul mistero e, scesa la notte, rimette i panni di Paperinik. Raggiunta la fattoria di Billy con la 313-x incontra Nonna Papera, anche lei presente per lo stesso motivo, e le spiega di essere chiamato dal nipote. I paperi vedono arrivare due persone con maschere da indiani che cominciano a scrivere sul muro. Paperinik li riconosce: sono i ladri del dipinto!. Decide di pedinarli, accompagnato da Elvira, e li vede incontrarsi in una villa col direttore del museo. Usando una torcia-spia per ascoltarli, scopre che il furto è stato organizzato proprio dal direttore che lo aveva addormentato con del sonnifero nel caffè. Sfortunatamente i suoi due complici, inseguiti poi da Paperinik, hanno pensato bene di nascondere la refurtiva nel fienile di Billy ed ora non è possibile recuperarlo senza rischiare di essere scoperti dal contadino. Saputo che è credulone, hanno allora organizzato gli scherzi per terrorizzarlo e farlo scappare. Paperinik ha sentito abbastanza e decide di agire in stile diabolico vendicatore.

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Il giorno seguente Nonna Papera mette in giro la voce che Billy se n'è andato mentre Paperinik si occupa dei preparativi. Quella notte il direttore ed i suoi complici recuperano il quadro dal fienile in tranquillità quando improvvisamente si trovano davanti degli spaventapasseri che ridono. Successivamente il trattore ed altri oggetti cominciano a muoversi da soli e compare lo spirito di uno stregone tew-peka, furioso per come si sono presi gioco della maledizione. Terrorizzato, il direttore confessa il suo crimine e Paperinik pone fine alla mascherata permettendo alla polizia di intervenire ad arrestarli.

Rimborsato Billy e con la notizia del quadro recuperato sui giornali, la reputazione di Paperinik è riabilitata. La Nonna racconta tutto a Paperino (che ha finto di dormire tutto il tempo) il quale ora può tornare a casa. Nell'uscire però gli cade la torcia-spia che viene raccolta dall'anziana papera al quale viene un dubbio sul nipote.

Pubblicazioni italiane[]

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