- Paperiliade
- Commenti
- "Cantami, o musa, del paperide l'ira funesta che infiniti GRATTACAPI addusse"
- ―L'incipit di Pippomero
- "Anche noi possiamo essere EROI"
- ―La chiusa finale di Pippomero
Paperiliade è una storia in 2 parti scritta da Roberto Gagnor e coi disegni Alessandro Perina, pubblicata per la prima volta sui numeri 3473-3474 di Topolino.
Si tratta di una parodia dell'Iliade di Omero, celebre poema greco, che ha come protagonisti personaggi sia dell'universo dei topi e dell'universo dei paperi. La storia segue la precedente Topodissea, parodia dell'Odissea di Omero sempre a opera di Gagnor.
Personaggi e corrispondenze col mito originale[]
I Paperi Achei[]
- Paperino è Paperachille, irrascibile eroe (Achille)
- Paperone è Paperennone, parsimonioso capo della spedizione (Agamennone)
- Rockerduck è Rockerao, vice capo dalla commestibile bombetta (Menelao)
- Qui, Quo e Qua sono Pa, Tro e Clo, giovani mirmidoni (Patroclo e i Mirmidoni)
- Archimede è Archimedisseo dal multiforme ingegno (Odisseo/Ulisse)
- Paperina è Paperatena, protettrice degli eroi (dea Atena)

I Topi Troiani[]
- Basettoni è Re Priamoni, benevolo e angustiato sovrano (Re Priamo)
- Petulia è Petuliecuba, regina dei cinquanta nipoti (Regina Ecuba)
- Topolino è Topoettore, coraggioso eroe (Ettore)
- Minni è Minnomaca, eroica fidanzata (Andromaca, moglie di Ettore)
- Tip e Tap sono Astia e Natte, giovani eroi (Astianatte, figlio di Ettore)
- Gambadilegno è Ares Gamba, nume che sostiene i troiani (dio Ares)
Altri (in ordine di apparizione)[]
- Pippo è l'aedo Pippomoero (ispirato all'autore Omero)
- Pico de Paperis è l'acheo Nestopico (Nestore)
- Trudy è Trudy Afrodite (dea Afrodite)
- Amelia è Eris Amelia, dea dei battibecchi (dea Eris)
- Clarabella è Clarapersefone (dea Persefone)
- Gastone è il troiano Gastonaride (Paride)
- Brigitta è Brigittelena, la papera piena di personalità (Elena)
- Miss Paperett è Briseide Paperett (Briseide)
- Nonna Papera è Nonna Teti Papera (dea Teti)
- Macchia Nera è il troiano Macchianeroco
- I Bassotti sono i mercenari Bassottidi
- Dinamite Bla è l'acheo Tersite Bla (Tersìte)
- Paperoga e Sgrizzo Papero sono gli achei Aiace Paperoga dalle pessime idee e Aiace Sgrizzo dalle idee improponibili (Aiace Oileo e Aiace Telamonio)
- Ciccio è l'acheo Ciccio Diomede dalle molteplici pause pranzo (Diomede)
- Lusky è Luschio dalla lingua felpata, scudiero di Rockerao
- Paperetta Yè Yè è Criseide Yè Ye, biografa di Paperachille (Criseide)
- Orazio è uno dei troiani
Trama[]
Libro primo: l'ira funesta (episodio 1)[]
Pippomoero introduce la storia precisando che sarà diversa dalla Topodissea e i personaggi potrebbero cambiare un pochino.

Da 10 anni i paperi achei cingono d'assedio Troia che è chiamata anche Ilio (da cui il nome Iliade) ed hanno piantato le tende sulla spiaggia davanti la città. Dall'altra parte ci sono i topi troiani che difendono la città le cui "porte scee" sono al momento chiuse. Pippomero interroga i soldati di entrambi gli schieramenti, ormai stufi e impigriti. Lo scontro coinvolge anche il monte Olimpapero dove gli dei Paperatena e Ares Gamba litigano su chi debba vincere.
Intanto, all'accampamento acheo, Paperennone e Rockerao discutono su quali metodi usare per vincere prima di finire sul lastrico per le spese. I mirmidoni Pa, Tro e Clo consigliano di rivolgersi al loro guerriero più forte, lo zio Paperachille il quale però è anche estremamente vanitoso e presuntuoso. Paperachille sconfigge facilmente delle truppe troiane e chiede un incontro con Paperennone, intento a litigare con Rockerao sui motivi dietro la guerra.

Pippomero racconta quindi che tutto è cominciato da una contesa tra le dee Paperathena, Clarapersefone ed Eris Amelia su chi fosse la più bella e meritasse la mela d'oro. Amelia propose di interrogare un papero a caso e la scelta ricadde sul troiano Gastonaride. Non interessato ai premi di Paperathena e Clarapersefone, il troiano assegnò la vittoria ad Eris che gli fece conoscere una papera speciale. Con una certa delusione di Gastonaride, si trattava di Brigittelena (la papera più... simpatica) che colse l'occasione per cercare di attirare l'attenzione dell'amato Paperennone e farsi rapire.

Tornando al presente Paperennone spiega che Brigittelena ha portato con sé qualcosa a cui tiene, per questo devono conquistare Troia e ritrovarla. Paperachille interviene chiedendo un trattamento da star con uno staff che includa Briseide Paperett come ufficio stampa. Archimedisseo interviene a far da pacere ricordano come lui è stato costretto a partecipare per i debiti verso Paperennone. Questi cerca di usare la lista dei debiti di Paperachille, ma l'eroe la respinge essendo invulnerabile grazie a Nonna Papera Teti che, da paperotto, lo bagnò dentro una fonte magico rendendolo immune a debiti e sfortune.
Paperennone insiste che combatta e un arrabbiato Paperachille decide allora di andarsene. Il troiano Macchianeroco, spiando la scena, corre a riferire la notizia.
Libro primo: l'ira funesta (episodio 2)[]
Il Re Priamoni accoglie felicemente la notizia del ritiro di Paperachille, cosa che stopperà l'assedio grazie anche alla presenza del loro eroe Topoettore. Il topo, accompagnato dalla fidanzata Minnomaca e dai nipoti Astia e Natte, propone di trattare con Paperennone per la pace. Ma Macchianeroco (con le sue truppe Bassottidi) si oppone e, stranamente, Re Priamoni gli dà ragione ed ordina di attaccare.

Così, fuori dalle mura, troiani ed achei schierano le truppe e si uniscono a loro gli dei Ares Gamba per i primi e Paperathena per i secondi. Paperennone chiama a raccolta tutti i guerrieri, inclusi Aiace Paperoga, Aiace Sgrizzio e Ciccio Diomede, ma naturalmente manca Paperachille (occupato a dettare la sua biografia a Criseide Yè Yè). I due eserciti si affrontano così senza esclusioni di colpi con Pippomero a commentare la situazione dando pagelle e commentando gli episodi chiave come un cronista sportivo.
Mentre Topoettore osserva la situazione degenerarsi, ritenendo tutto ciò un assurdità, gli achei sono costretti a tornare all'accampamento ed una pioggia di frecce infuocate brucia le loro navi. Paperathena e i tre mirmidoni commentano che solo Paperachille può ribaltare la situazione e cercano di convincerlo senza successo a tornare. Pa, Tro e Clo hanno allora un'idea e si fanno prestare l'armatura dello zio.

Con l'aiuto di Archimedisseo, l'armatura viene modificata in modo che i tre possano manovrarla dal suo interno. Spacciandosi per lo zio, Paperachille, Pa, Tro e Clo riescono a spaventare Ii Bassottidi troiani ma appare Topoettore ad affrontarli. L'armatura stranamente si allenta e Topoettore sconfigge l'avversario rimanendo sorpreso di trovare dei ragazzini. Questo è troppo ed il topo chiede di fermarsi, ma Macchianeroco incita le truppe alla carica.
Grazie a Topoettore, Pa, Tro e Clo tornano sani e salvi al campo ma Paperachille si infuria perché il topo ha preso la sua armatura come trofeo. Incurante dei sospetti di nipoti su qualcosa dietro gli eventi, Paperachille decide di sfidare Topoettore a duello.
Libro secondo: la caduta (episodio 1)[]
Nella tenda-Deposito di Paperoennone, il capo della spedizione e Paperachille si mettono d'accordo sul contratto del guerriero. Paperachille però ha bisogno di una nuova armatura ed Archimedisseo ne crea una ricca del potere più grande, quello di narrare storie che rimarranno famose anche in futuro.

Con la nuova armatura, Paperachille monta in sella al carro-313 e si dirige verso le mura di Troia. Dal canto suo, Topoettore saluta una preoccupata Minnomaca ed esce fuori ad affrontare il papero acheo. Lo scontro sembra alla pari finché improvvisamente l'armatura di Topoettore si rompe e Paperachille coglie l'occasione per sconfiggere l'avversario. Decantando la vittoria, Paperachille lega così il topo e lo trascina col suo carro ma improvvisamente una ruota si rompe e i due precipitano nel fiume Scamandro.
Mentre Minnomaca si dispera, Macchianeroco si incontra di nascosto coi suoi complici che si rivelano essere l'acheo Rockerao e gli dei Ares Gamba ed Eris Amelia. Si scopre infatti che l'intera guerra è stata orchestrata dai quattro (con Eris intervenuta diverse volte con sabotaggi magici) che progettano, usando le truppe Bassottidi, di battere sia achei che troiani (ora privi dei loro eroi più forti) e dominare la Grecia Papera. Eris inoltre è interessata ad ottenere la prima dracma di Paperennone che Brigittelena si è portata via per sbaglio e che la renderebbe le dea più potente di tutte.

I 4 cominciano così a spodestare Priamoni prendendo il controllo di Troia mentre Paperathena interviene in aiuto di Minnomaca e Brigittelena. Le tre vengono scoperte da Ares, ma Minnomaca lo distrae dando tempo alle papere di scappare (non potendo Paperathena usare i suoi poteri bloccati da Eris). Nel frattempo Paperachille riemerge dal fiume, salvato da Topoettore che però sembra sparito, ed ammette che alla fine è stato il troiano il vero aristos[1]. Tornato al campo acheo, Paperachille si incontra coi nipotini e Paperathena che informa tutti del complotto chiedendo di finire la guerra e salvare i troiani onesti. Archimedesseo ha un idea che potrebbe rimanere nella storia.
La mattina dopo, i Bassottidi vedono gli achei levare le tende e lasciare qualcosa di fronte alle porte di Troia.
Libro secondo: la caduta (episodio 2)[]

Di fronte alle mura di Troia, i paperi achei hanno lasciato un grande cavallo di legno in onore degli dei. A parte Ares, gli altri alleati sono sospettosi ma Eris non riesce ad avvicinarsi a causa di un forte odore d'aglio. Il nume ordina così di portare dentro il cavallo e iniziare i festeggiamenti, ignaro che al suo interno si nascondano Paperachille, i nipotini e Paperathena che ha riempito il cavallo di aglio perché è l'unica debolezza di Eris.
A notte inoltrata, dopo molte ore di festa e coi Bassottidi addormentati, i paperi escono allo scoperto. Nonostante vengano scoperti da Ares, riescono lo stesso ad aprire le Porte Scee permettendo all'esercito acheo (che ha fino di partire) di entrare. I Bassottidi di Macchianeroco vengono colti di sorpresa e Paperennenone affronta il traditore Rockerao mentre Paperathena è alle prese con Ares. Intanto Gastonaride viene aggiornato da Aiace Paperoga e vorrebbe rimediare ma accidentalmente fa scagliare da Aiace Sgrizzo una freccia che colpisce Paperachille al tallone, unico suo punto debole, togliendogli l'invulnerabilità. Eris cerca di scappare dopo aver trovato la prima dracma tra gli oggetti di Brigittelena, ma viene scoperta dai mirmidoni che la mettono fuori gioco usando con l'aglio del cavallo e restituiscono la moneta a Paperennone.

Nel frattempo, nel palazzo, i sovrani vengono liberati dai paperi. Astia e Natte corrono dalla zia Minnomaca, ma arriva un furioso Macchianeroco che per vendicarsi appicca un incendio. Appare però un redivivo Topoettore che affronta e vince il vile Macchianeroco. I congiurati vengono esiliati, ma l'incendio ormai si è esteso e la città deve essere evacuata.

Il mattino dopo, della città di Troia non restano che macerie. Paperennone propone allora a Re Priamoni di ricostruirla come centro turistico e stabilisce un alleanza coi troiani dichiarando la fine della guerra. Paperachille coglie l'occasione per ringraziare Topoettore che ora considera suo amico. Ma, mentre il topo preferisce dedicarsi solo alla famiglia, Paperachille ora deve fare i conti coi debiti che ha verso Paperennone e da cui non è più protetto.
Pippomero conclude così il poema epico ammettendo di essersi preso qualche libertà, ma che l'importante è aver capito che un eroe non riconosce dalle armature o dalle dracme ma è colui che combatte cercando la pace, non diventa come i suoi nemici e dà il meglio anche quando tutto sembra perduto. Quindi tutti possono diventare degli aristo.
Curiosità[]
- Come per l'Odissea, non è la prima volta che viene realizzata una parodia del celebre poema omerico. Nel 1959, Guido Martina e Luciano Bottaro portarono su Topolino la Paperiade. Come era solito, Martina si ispirò soltanto alla storia originale ambientandola ai tempi moderni. Nel 1985 invece, in Topolino e la guerra di Troia, Topolino e Pippo viaggiano con la macchina del tempo ai tempi della guerra di Troia incrociando alcuni personaggi del poema (diversi da quelli immaginati). Elementi come il cavallo di Troia sono stati inoltre utilizzati in storie ambientate nel presente come Zio Paperone - Una cavalcata nella storia del 1994 di Carl Barks e la danese Topolino e il ritorno del Cavallo di Troia del 1993.
- Come viene anticipato da Pippomero nelle prime pagine la storia presenta varie differenze con la precedente Topodissea. La prima evidente sono i differenti ruoli interpretati da paperi e topi, in particolare quello di Odisseo che era interpretato da Topolino mentre qui da Archimede (gli unici rimasti identici sono Pippomero e Paperathena). Inoltre la guerra di Troia veniva raccontata dal topo come una missione per liberare la città-Deposito di Zeus Paperonio in mano ai Bassottidi (quest'ultimo particolare parzialmente ripreso).
- Come è nello stile di Roberto Gagnor, la storia presenta diverse gag anacronistiche. La guerra viene commentata da Pippomero come una sorte di match sportivo con tanto di pagelle e l'uso del VAR per gli episodi incerti mentre Paperachille ha un comportamento da star vanesia con tanto di contratti e sponsor. Viene inoltre richiamato l'uso di internet con Paperathena che ipotizza di usare Papernet per risolvere la contesa tra le dee ed alcuni eroi che hanno biografi che usano slang da social network.
Pubblicazioni italiane[]
- Topolino 3473-3474 (2022)
- Disney Special Books Panini 25 - Paperiliade e Topodissea (2023)
- The Best of le più belle storie Disney 20 - Paperodissea (2024)
Note[]
- ↑ il migliore in greco antico