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  • Paolino Pocatesta e la bella Franceschina
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Paolino Pocatesta e la bella Franceschina è una storia del 1980 di Guido Martina (sceneggiatura) e Giovan Battista Carpi (disegni), parodia delle vicende di Francesca da Polenta e Paolo Malatesta cantate, fra l'altro, da Dante Alighieri.

Trama[]

A Ravenna nel XIII secolo si svolgono le nozze fra Franceschina, figlia del notabile del luogo Guido Novello da Polenta, e Paolino Pocatesta, dopodiché i due presunti sposi si recano a Gradara presso la pensione dei Pocatesta. Franceschina non è entusiasta di aver sposato Paolino, ma non aveva molta scelta, perché suo padre poteva darle solo dei sacchi di granoturco come dote. Ancora più amara è la delusione della papera quando viene a sapere che Paolino l'ha sposata solo per procura: infatti il marito è suo fratello maggiore, il burbero e avarissimo Pocatesta senior, lo "zoppo di Gradara".

Quest'ultimo è proprietario di una pensione che gestisce con criteri di strettissima economia, e ha sposato Franceschina solo per la sua dote (userà il granoturco per servire polenta ai pensionanti - fra cui figura anche un caricaturale Dante Alighieri - senza dover comprare altri generi alimentari). Franceschina, che avrebbe voluto un matrimonio d'amore, è disperata, e diventa facile preda dell'astuzia del Passatore, un bandito che opera nella zona.

Il Passatore inganna Franceschina facendole credere che fuggirà con lei, e la invita a lasciare aperta la porta della pensione. La papera attende invano, e la mattina dopo i Pocatesta trovano la cassaforte scassinata: il bandito si era introdotto nella pensione per rubare le ricchezze di Pocatesta senior, senza sapere che erano altrove.

Approfittando di un'assenza dello zoppo, Franceschina e Paolino si coalizzano per cercare il tesoro del ricco congiunto: quando lei trova la mappa in un libro, sopraggiunge all'improvviso Pocatesta senior, e Paolino lascia goffamente cadere la mappa che si era nascosto in tasca. Il fratello maggiore, infuriato, scaraventa entrambi fuori dalla finestra con un calcio. I due sono sollevati di peso da una bufera di vento che li porterà all'inferno: Dante Alighieri, che ha osservato tutta la scena, ne trarrà spunto per il canto V della sua Divina Commedia.

Analisi[]

L'Inferno di Topolino di Guido Martina e Angelo Bioletto, capostipite delle Parodie Disney ispirata alla Commedia dantesca, non aveva trattato le notissime vicende degli amanti Paolo e Francesca, che Dante incontra all'Inferno fra i lussuriosi. Più di trent'anni dopo L'Inferno di Topolino fu pubblicata una parodia dedicata proprio a questi personaggi, per la sceneggiatura dello stesso Martina e i disegni di Giovan Battista Carpi.

Paolino Pocatesta e la bella Franceschina è però molto diversa dalla grande parodia originaria, e si inserisce in un sottofilone di parodie brevi che vedono come protagonisti due personaggi ispirati a Paperino e Paperina, abbastanza fortunate fra la fine degli anni '70 e l'inizio degli '80[1]. La trama, semplice e comica e a tratti demenziale, non manca di anacronismi (le armi da fuoco o la polenta stessa, sconosciuti nel Medioevo) e di concessioni agli stereotipi sull'Emilia-Romagna (il lambrusco, il personaggio del Passatore che pronuncia la C dolce simile alla Z per riprodurre la parlata locale).

Pubblicazioni in Italia[]

  • Topolino 1261 (1980)
  • I Grandi Classici Disney 4 (1982)
  • I Grandi classici Disney (cartonati) 1 (1982)
  • Tutto Disney 8 - Io Paperino (1997)
  • I Maestri Disney 25 - Guido Martina (2003)
  • Super Disney 30 - Le grandi avventure di Messer Papero (2004)
  • I Classici della Letteratura 13 - La Storia di Marco Polo detta Il Milione (2006)
  • 100 anni di fumetto italiano 6 - Paperino - Parodie nella storia (2009)
  • La Storia Universale Disney 15 - Messer Papero e altre storie (2011)
  • I Classici della Letteratura (2a edizione) 29 - La storia di Marco Polo detta Il milione (2013)

Note[]

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