- Paolino Paperino inviato speciale
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Paolino Paperino inviato speciale (in edizioni successive, anche Paperino inviato speciale) è una storia scritta e disegnata da Federico Pedrocchi, pubblicata per la prima volta su Paperino (giornale) fra il 5 maggio e il 24 novembre 1938.
Trama[]
Paperino, dopo aver scontato la pena per aver schiaffeggiato un poliziotto[1], incontra casualmente il suo amico Meo Porcello, che non vedeva da molto tempo; i due vengono insistentemente seguiti da un tipo strano, che dopo un po' si rivela Linotipi, il direttore del giornale L'Altro Mondo. Avendo saputo della missione di Paperino su Marte, Linotipi vuol affidare al papero un compito molto delicato: dovrebbe andare come inviato speciale in Selvania, un paese non molto lontano attualmente in guerra con la confinante Marinzia, e fotografare il comandante in capo dell'esercito selvanese, la cui identità non è tuttora nota al pubblico. Paperino accetta, insieme a Meo che si offre di accompagnarlo, e i due partono per la Selvania.
Durante il viaggio Paperino e Meo Porcello incontrano uno sconosciuto che si presenta come "Il Gatto", sostiene di essere un giornalista di un'altra testata e offre loro di collaborare. Ingenuamente i due accettano, ma una volta arrivati alla frontiera selvanese scoprono che il Gatto ha fatto sparire i loro passaporti. Le autorità del paese sono inflessibili con gli stranieri, e dopo un processo sommario, condannano Paperino e Meo alla fucilazione. Solo corrompendo un secondino i nostri amici riescono a far arrivare un telegramma a Linotipi, che interviene giusto in tempo per chiarire la situazione dei suoi collaboratori e salvare loro la vita.
Una volta liberi, il papero e il porcello chiedono informazioni su come poter trovare il comandante; un soldato (in realtà sempre il Gatto travestito) li indirizza in una polveriera, dove i due fotografano uno strano tizio che credono il comandante, ma una scintilla provocata dal lampo a magnesio dà fuoco alle polveri, secondo il piano del Gatto. I due comunque sopravvivono all'esplosione e riescono a spedire la foto al giornale che la pubblica immediatamente.
Gli inviati speciali finiscono nuovamente nei pasticci con la giustizia selvanese, in quanto hanno diffuso una fotografia non autentica; tuttavia il comando concede loro la grazia in quanto la persona fotografata era una pericolosa spia che si nascondeva nella polveriera ed era stato possibile identificarla proprio grazie alla foto sul giornale.
Identificato finalmente il comandante selvanese, tale generale Miele, il Gatto riesce ad allontanare i suoi avversari facendoli cadere in un canale e si prepara a fotografare il generale: ma Paperino e Meo, a causa della rottura di una chiusa, finiscono proprio sul luogo dove si trova il comandante e il Gatto finisce per ritrarre Paperino anziché Miele, per spedire la foto non ancora sviluppata al Mondo Intero; il giornale pubblica così l'immagine del papero.
Il Gatto cerca di sfruttare ancora una volta la situazione, facendo credere ai marinziani che Paperino sia effettivamente il comandante nemico, come riportato dal giornale; poi attirando Paperino in un tranello e spedendolo a bordo di una barca alla deriva verso il territorio marinziano. Qui il papero viene preso prigioniero e portato al cospetto del comandante locale Fiele, che crede di essersi impossessato del generale nemico; Paperino l'equivoco e fa credere a Fiele di avere la situazione in pugno per chiedere un armistizio a tutto vantaggio della Marinzia.
Grazie a un intervento di Meo Porcello, che è riuscito a sottrarre un aereo selvanese, Paperino e Fiele sono riportati in Selvania, e a questo punto è quest'ultimo paese ad avere in proprio pugno il generale nemico e a poter condurre le trattative. La guerra volge alla conclusione, ma il Gatto, violando agli accordi presi, riesce comunque a fotografare il comandante selvanese e a spedire la foto al suo giornale. In realtà quello che si credeva Miele era solo un sottoposto del vero comandante, che per premiare Paperino e Meo Porcello decide di sua iniziativa di spedire una sua foto all'Altro Mondo. La missione del Gatto fallisce su tutta la linea, mentre Paperino e Meo sono ricevuti da Linotipi come trionfatori.
Commento[]
In anni in cui l'Europa si avvia a passi rapidi verso l'ecatombe della Seconda Guerra Mondiale, Federico Pedrocchi concepisce e pubblica la sua seconda storia avventurosa con Paperino protagonista, ideando una vicenda complessa e ricca di colpi di scena, non molto dissimile da quelle di Floyd Gottfredson con Topolino, e d'altronde lontanissima dalle semplici disavventure quotidiane del Paperino raffigurato all'epoca da Al Taliaferro negli Stati Uniti.
Quasi a risentire del clima geopolitico della fine degli anni Trenta, stavolta Paperino è coinvolto in una vicenda bellica relativamente realistica, dove non mancano particolari piuttosto crudi, dal continuo rischio di morte (anche per fucilazione) per i protagonisti al processo fin troppo sommario a cui sono sottoposti Paperino e il suo compagno. L'umorismo, invece, è affidato soprattutto a giochi di parole.
Al contrario che in Paolino Paperino e il mistero di Marte, Pedrocchi sceglie di dare una spalla al papero e, scartato Topolino (personaggio che non prese mai in grande considerazione), optò per Meo Porcello, già noto al pubblico tramite il cortometraggio La Gallinella Saggia. I due compari, trasportati fuori dal semplice clima agreste del cartone animato, si muovono in una vicenda avventurosa senza troppi complessi, compiendo notevoli atti di coraggio, pur senza mancare di alcuni lati comici e antieroici.
Pedrocchi fa esordire inoltre altri personaggi destinati a cadere nel dimenticatoio, ma dotati di una caratterizzazione non banale: verranno ripresi in altre storie, in particolare, il direttore di giornale Linotipi e il subdolo avversario di Paperino noto come Il Gatto.
Curiosità[]
- Nella storia, così come nella sua antecedente Paolino Paperino e il mistero di Marte, non compare nessun personaggio femminile.
- Il nome di uno dei due non meglio identificati stati in guerra, Selvania, potrebbe aver ispirato, molti decenni più tardi, Romano Scarpa nella creazione del paese sottoposto a regime dittatoriale di Ciao Minnotchka (in questo caso Selvanja, con grafia resa più esotica dalla J).
Pubblicazioni[]
La storia è stata pubblicata nove volte in Italia:
- Paperino e altre avventure 19-48 (1938)
- Albi d'oro (anteguerra) 21 - Paperino inviato speciale (1938)
- Albi d'oro 66 - Paperino inviato speciale (1947)
- Super Almanacco Paperino 9 (1979)
- Cartonatoni Disney 14 - Paperino il Grande (1984)
- Paperino Mese 124 (1990)
- Albi d'oro (ristampa Camillo Conti) 66 - Paperino inviato speciale (1995)
- Albi d'oro (anteguerra) (ristampa Comic Art) 21 - Paperino inviato speciale idem
- Raccolta Paperino Mese / Paperino 5
Per quasi mezzo secolo, invece, è rimasta inedita fuori dall'Italia: negli anni '80 è stata tradotta è pubblicata in alcuni paesi del Nord Europa (Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia), e dopo il 2000 anche in India, Portogallo e Stati Uniti.
Note[]
- ↑ Cfr. Paolino Paperino e il mistero di Marte, di cui questa storia è immaginata come il seguito.